Politica
Elezioni regionali tra settembre e novembre, Emiliano non ci sta
Nota congiunta con De Luca, Toti e Zaia: «Necessario dare la possibilità di anticipare a luglio»
Italia - lunedì 20 aprile 2020
18.57
Il consiglio dei ministri, secondo quanto trapelato nel pomeriggio di lunedì 20 aprile, avrebbe approvato un provvedimento tramite il quale è disposto il rinvio delle elezioni regionali e amministrative tra settembre e novembre.
Netta è la contrarietà manifestata da quattro presidenti di regione: il pugliese Michele Emiliano, il campano Vincenzo De Luca, il veneto Luca Zaia e Giovanni Toti, che guida la Liguria.
«Il provvedimento che prevede lo slittamento del voto cancella la finestra di luglio sulla quale erano state consultate, con esito positivo, molte delle regioni che andranno al voto» hanno affermato in una nota congiunta. «Spiace che il governo abbia approvato un diverso decreto senza alcun ulteriore confronto. Ovviamente aspetteremo di leggere il testo per esprimere un compiuto giudizio che vada oltre il metodo» hanno aggiunto.
Emiliano, De Luca, Toti e Zaia hanno ribadito «la necessità di garantire agli elettori l'inalienabile diritto a esprimersi nel tempo più rapido possibile, compatibilmente con l'andamento della epidemia. Pertanto, ritenendo, per quanto è possibile prevedere oggi, l'estate sia la stagione più sicura dal punto di vista epidemiologico, ribadiamo ulteriormente la necessità di allargare la finestra di voto, come da noi richiesto, al mese di luglio. In ogni caso è comune intendimento delle nostre regioni convocare i cittadini al voto nella prima data utile consentita dal provvedimento del governo» hanno concluso
Netta è la contrarietà manifestata da quattro presidenti di regione: il pugliese Michele Emiliano, il campano Vincenzo De Luca, il veneto Luca Zaia e Giovanni Toti, che guida la Liguria.
«Il provvedimento che prevede lo slittamento del voto cancella la finestra di luglio sulla quale erano state consultate, con esito positivo, molte delle regioni che andranno al voto» hanno affermato in una nota congiunta. «Spiace che il governo abbia approvato un diverso decreto senza alcun ulteriore confronto. Ovviamente aspetteremo di leggere il testo per esprimere un compiuto giudizio che vada oltre il metodo» hanno aggiunto.
Emiliano, De Luca, Toti e Zaia hanno ribadito «la necessità di garantire agli elettori l'inalienabile diritto a esprimersi nel tempo più rapido possibile, compatibilmente con l'andamento della epidemia. Pertanto, ritenendo, per quanto è possibile prevedere oggi, l'estate sia la stagione più sicura dal punto di vista epidemiologico, ribadiamo ulteriormente la necessità di allargare la finestra di voto, come da noi richiesto, al mese di luglio. In ogni caso è comune intendimento delle nostre regioni convocare i cittadini al voto nella prima data utile consentita dal provvedimento del governo» hanno concluso