Scuola
Emiliano: «Stop alla didattica in presenza»
L'ordinanza del presidente della Regione Puglia
Puglia - mercoledì 28 ottobre 2020
19.15
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha annunciato la sospensione della didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado da venerdì 30 ottobre fino al 24 novembre.
«Ciascun evento di positività attiva una ingente carico di lavoro sul servizio sanitario. Essendo i soggetti inseriti in una classe. Uno studente positivo genera almeno una ventina di contatti stretti più quelli familiari. Se ad essere positivo è un docente che ha in carico più classi, questo numero si moltiplica ulteriormente. Tradotto significa: migliaia di persone in isolamento fiduciario di almeno 10 giorni per contatto stretto, con tutti i disagi a carico delle famiglie specie quando sono i più piccoli a essere messi in quarantena. Ma significa anche migliaia di ore di lavoro per gli operatori dei dipartimenti di prevenzione, perché devono effettuare i tamponi, la sorveglianza sanitaria e le attività di tracciamento, a cui si aggiunge l'enorme carico di lavoro dei laboratori per l'analisi dei tamponi. Inoltre gli studi dei pediatri nelle ultime settimane sono stati presi d'assalto dalle centinaia di genitori che avevano bisogno dei certificati per la riammissione a scuola» ha aggiunto e concluso l'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco.
«Le attività in presenza saranno possibili solo per i laboratori e per le esigenze di frequenza degli studenti con bisogni educativi speciali. La decisione è stata presa di fronte all'evidenza dei dati rilevati dai dipartimenti di prevenzione. L'impegno encomiabile dei bambini, dei ragazzi e di tutto il personale scolastico non è stato un argine sufficiente a tenere il virus fuori dalle nostre scuole. Sono almeno 286 le scuole pugliesi toccate da casi Covid. Tutto questo in un solo mese di apertura e nonostante in Puglia la scuola sia iniziata il 24 settembre, ben 17 giorni dopo altre regioni. I dati ci dicono che sono almeno 417 gli studenti risultati positivi e 151 i casi positivi tra docenti e personale scolastico. Questa disposizione tiene conto anche dell'appello dei pediatri pugliesi. Ci auguriamo che i dati epidemiologici consentano al più presto il ritorno alla didattica in presenza» ha dichiarato il governatore.«Ciascun evento di positività attiva una ingente carico di lavoro sul servizio sanitario. Essendo i soggetti inseriti in una classe. Uno studente positivo genera almeno una ventina di contatti stretti più quelli familiari. Se ad essere positivo è un docente che ha in carico più classi, questo numero si moltiplica ulteriormente. Tradotto significa: migliaia di persone in isolamento fiduciario di almeno 10 giorni per contatto stretto, con tutti i disagi a carico delle famiglie specie quando sono i più piccoli a essere messi in quarantena. Ma significa anche migliaia di ore di lavoro per gli operatori dei dipartimenti di prevenzione, perché devono effettuare i tamponi, la sorveglianza sanitaria e le attività di tracciamento, a cui si aggiunge l'enorme carico di lavoro dei laboratori per l'analisi dei tamponi. Inoltre gli studi dei pediatri nelle ultime settimane sono stati presi d'assalto dalle centinaia di genitori che avevano bisogno dei certificati per la riammissione a scuola» ha aggiunto e concluso l'assessore alla sanità Pier Luigi Lopalco.