Politica
Enzo Di Pierro: «Angarano, un uomo solo»
«Abbandonato al suo destino dal gruppo di Silvestris»
Bisceglie - mercoledì 4 dicembre 2019
9.45
L'ex assessore Enzo Di Pierro, fortemente critico rispetto all'amministrazione comunale, ha analizzato la situazione politica biscegliese in una nota inviata ai media.
«Nella fase pre-elettorale ricordiamo tutti il movimento Bisceglie 2018, progetto promosso dall'ex parlamentare europeo Sergio Silvestris, dalla Lega e alcuni pezzi del vecchio centrodestra. La loro intenzione di presentarsi compatti alle elezioni amministrative, con un candidato unico - probabilmente nella persona dello stesso Silvestris - cadde nel nulla dopo aver sondato la città» ha affermato Di Pierro.
«A seguito del tradimento di Spina nei confronti del buon Vittorio Fata per sostenere Napoletano e della discesa in campo di Casella, Silvestris e Forza Italia deviarono, con un'inversione di marcia, su un candidato appena fuoriuscito dal Partito Democratico, inventandosi una coalizione di liste civiche che andavano dalla dissidenza di sinistra al centrodestra, comprendente perfino Forza Nuova.
Angarano accettò tutto questo probabilmente perché nelle varie liste c'erano candidati che avevano già fatto esperienza in altre amministrazioni e anche perché gli fu garantito un apporto, come ticket nel ruolo di vicesindaco, nella persona di Angelo Consiglio, reduce da esperienze amministrative» ha aggiunto.
«Fin dall'inizio questa amministrazione è sembrata balbettante ma ci si aspettava il rilancio dopo la fase di ambientamento. La luna di miele, però, finisce e i problemi si presentano giornalmente. L'igiene pubblica: la città sembra allo sbando ed è più sporca di prima, tutte le promesse anti mastello non mantenute e soprattutto le infinite proroghe al limite della regolarità. Eppure su questo aspetto l'esperto vicesindaco, già caposervizio all'igiene pubblica nella prima amministrazione Spina, non incide.
A questi problemi se ne aggiungono altri: abusivismo, ztl, traffico, via La Spiaggia e centro storico, tutti temi inerenti le deleghe del vicesindaco. Piano piano il buon Silvestris, dopo due candidature di servizio in competizioni nelle quali ha visto eleggere ahi lui i suoi scudieri (Dario Damiani alle politiche) e ha dimezzato le preferenze personali (europee), si sfila o meglio si nasconde e lo stesso chiede di fare ai suoi assessori. Non che finora abbiano brillato: l'unica cosa per la quale emergono, adesso, è lasciare Angarano solo nelle mani della segretaria generale, la cui scelta fu peraltro avallata dalla stessa forza politica. Il resto è sotto gli occhi di tutti in questi giorni.
Nella storia di Bisceglie non si sono mai visti errori così grossolani e maldestri. La città è bloccata».
«Nella fase pre-elettorale ricordiamo tutti il movimento Bisceglie 2018, progetto promosso dall'ex parlamentare europeo Sergio Silvestris, dalla Lega e alcuni pezzi del vecchio centrodestra. La loro intenzione di presentarsi compatti alle elezioni amministrative, con un candidato unico - probabilmente nella persona dello stesso Silvestris - cadde nel nulla dopo aver sondato la città» ha affermato Di Pierro.
«A seguito del tradimento di Spina nei confronti del buon Vittorio Fata per sostenere Napoletano e della discesa in campo di Casella, Silvestris e Forza Italia deviarono, con un'inversione di marcia, su un candidato appena fuoriuscito dal Partito Democratico, inventandosi una coalizione di liste civiche che andavano dalla dissidenza di sinistra al centrodestra, comprendente perfino Forza Nuova.
Angarano accettò tutto questo probabilmente perché nelle varie liste c'erano candidati che avevano già fatto esperienza in altre amministrazioni e anche perché gli fu garantito un apporto, come ticket nel ruolo di vicesindaco, nella persona di Angelo Consiglio, reduce da esperienze amministrative» ha aggiunto.
«Fin dall'inizio questa amministrazione è sembrata balbettante ma ci si aspettava il rilancio dopo la fase di ambientamento. La luna di miele, però, finisce e i problemi si presentano giornalmente. L'igiene pubblica: la città sembra allo sbando ed è più sporca di prima, tutte le promesse anti mastello non mantenute e soprattutto le infinite proroghe al limite della regolarità. Eppure su questo aspetto l'esperto vicesindaco, già caposervizio all'igiene pubblica nella prima amministrazione Spina, non incide.
A questi problemi se ne aggiungono altri: abusivismo, ztl, traffico, via La Spiaggia e centro storico, tutti temi inerenti le deleghe del vicesindaco. Piano piano il buon Silvestris, dopo due candidature di servizio in competizioni nelle quali ha visto eleggere ahi lui i suoi scudieri (Dario Damiani alle politiche) e ha dimezzato le preferenze personali (europee), si sfila o meglio si nasconde e lo stesso chiede di fare ai suoi assessori. Non che finora abbiano brillato: l'unica cosa per la quale emergono, adesso, è lasciare Angarano solo nelle mani della segretaria generale, la cui scelta fu peraltro avallata dalla stessa forza politica. Il resto è sotto gli occhi di tutti in questi giorni.
Nella storia di Bisceglie non si sono mai visti errori così grossolani e maldestri. La città è bloccata».