Cronaca
Eseguita l'autopsia sul corpo di Alessia Ferrante
Potrebbero rendersi necessari ulteriori accertamenti
Bisceglie - venerdì 17 aprile 2020
10.11
L'autopsia effettuata nel pomeriggio di giovedì 16 aprile non ha chiarito subito i dubbi riguardo la morte della 37enne influencer biscegliese Alessia Ferrante.
L'esito delle analisi e dei numerosi esami tossicologici disposti sarà noto nei prossimi giorni. L'emergenza sanitaria in corso potrebbe incidere sulle tempistiche. Non è escluso un supplemento di accertamenti per meglio comprendere se la donna abbia assunto farmaci entrati in collisione con l'anestetico somministratole nell'ambulatorio di Monopoli per lo svolgimento di un intervento di liposuzione mai avvenuto per il sopraggiunto arresto cardiocircolatorio che le è costato la vita.
Le indagini sul decesso di Alessia Ferrante, affidate dalla Procura di Bari ai Carabinieri di Monopoli, proseguono allo scopo di ricostruire cosa sia accaduto dal momento in cui la biscegliese ha accusato il malore all'interno del centro estetico gestito dal chirurgo plastico Francesco Reho. Particolare attenzione è rivolta sulla dinamica dei fatti relativa alle chiamate dei soccorsi e all'arrivo dell'ambulanza, come anche rispetto al possesso, da parte della struttura, dei requisiti per continuare a svolgere l'attività nonostante le restrizioni imposte.
L'esito delle analisi e dei numerosi esami tossicologici disposti sarà noto nei prossimi giorni. L'emergenza sanitaria in corso potrebbe incidere sulle tempistiche. Non è escluso un supplemento di accertamenti per meglio comprendere se la donna abbia assunto farmaci entrati in collisione con l'anestetico somministratole nell'ambulatorio di Monopoli per lo svolgimento di un intervento di liposuzione mai avvenuto per il sopraggiunto arresto cardiocircolatorio che le è costato la vita.
Le indagini sul decesso di Alessia Ferrante, affidate dalla Procura di Bari ai Carabinieri di Monopoli, proseguono allo scopo di ricostruire cosa sia accaduto dal momento in cui la biscegliese ha accusato il malore all'interno del centro estetico gestito dal chirurgo plastico Francesco Reho. Particolare attenzione è rivolta sulla dinamica dei fatti relativa alle chiamate dei soccorsi e all'arrivo dell'ambulanza, come anche rispetto al possesso, da parte della struttura, dei requisiti per continuare a svolgere l'attività nonostante le restrizioni imposte.