Attualità
Ex Cdp, i sindacati: basta a decisioni unilaterali che non coinvolgono i lavoratori
CGIL, CISL, UIL, FIALS, FSI, UGL e USB firmano compatte per chiedere l'annullamento di tutti gli atti non discussi con le segreterie sindacali
Bisceglie - giovedì 18 gennaio 2018
9.51
Parlano ancora di "iniziative prese unilateralmente" dall'amministrazione dell'Universo Salute, senza il coinvolgimento delle segreterie aziendali.
CGIL, CISL, UIL, FIALS, FSI, UGL e USB scrivono a Michele D'Alba e Paolo Telesforo, presidente e amministratore delegato di Universo Salute, al direttore amministrativo Marcello Paduanelli, al commissario straordinario Bartolo Cozzoli per chiedere ancora una volta attenzione sulle condizioni dei lavoratori dell'ex Casa Divina Provvidenza.
«È del tutto evidente – scrivono – che materie come l'orario di servizio debbano essere affrontate in sede di contrattazione integrativa aziendale e non solo comunicate ai lavoratori».
Chiedono, per questo, la sospensione degli effetti di ogni azione unilaterale già posta in essere: «visto che non esistono gli estremi per l'adozione di atti urgenti, considerato che le attività aziendali non risultano mutate rispetto al passato».
«Gli argomenti – ricordano i sindacati - vanno portati al tavolo negoziale in tempi stretti, come da disposizioni dall'accordo sottoscritto presso il ministero del lavoro, che prevede l'avvio della contrattazione integrativa aziendale nel termine di sei mesi dall'inizio delle attività».
CGIL, CISL, UIL, FIALS, FSI, UGL e USB scrivono a Michele D'Alba e Paolo Telesforo, presidente e amministratore delegato di Universo Salute, al direttore amministrativo Marcello Paduanelli, al commissario straordinario Bartolo Cozzoli per chiedere ancora una volta attenzione sulle condizioni dei lavoratori dell'ex Casa Divina Provvidenza.
«È del tutto evidente – scrivono – che materie come l'orario di servizio debbano essere affrontate in sede di contrattazione integrativa aziendale e non solo comunicate ai lavoratori».
Chiedono, per questo, la sospensione degli effetti di ogni azione unilaterale già posta in essere: «visto che non esistono gli estremi per l'adozione di atti urgenti, considerato che le attività aziendali non risultano mutate rispetto al passato».
«Gli argomenti – ricordano i sindacati - vanno portati al tavolo negoziale in tempi stretti, come da disposizioni dall'accordo sottoscritto presso il ministero del lavoro, che prevede l'avvio della contrattazione integrativa aziendale nel termine di sei mesi dall'inizio delle attività».