Politica
Ex Sirenella, Natale Parisi risponde a Spina: «L'ennesima bugia»
L'assessore: «Nel 2014 furono chiusi solo gli ingressi; questa volta abbiamo messo l'immobile in piena sicurezza»
Bisceglie - domenica 23 giugno 2019
8.29
«Ancora una volta ci tocca smentire l'ennesima bugia del consigliere Francesco Spina, alla disperata e affannosa ricerca di pretesti per calunniare e offendere chi governa la città». Lo ha dichiarato l'assessore alle manutenzioni Natale Parisi rispondendo alle osservazioni dell'ex sindaco sulla questione degli interventi effettuati recentemente sull'edificio che ha ospitato per diverso tempo il ristorante "La sirenella".
«Sui lavori eseguiti a maggio scorso per mettere in sicurezza l'immobile della ex Sirenella, il consigliere ci ha accusato di aver speso molto di più rispetto alla sua amministrazione nel 2014. Peccato però che gli interventi non siano neanche lontanamente paragonabili» ha spiegato.
«La giunta Spina, nel 2014, fece solo chiudere gli ingressi all'immobile, al fine di evitare atti vandalici all'interno, senza l'ausilio di ponteggi. Come dimostra l'eloquente relazione fotografica dell'ufficio tecnico comunale precedente agli interventi di maggio scorso, l'edificio era in condizioni fatiscenti, con la caduta di calcinacci dal parapetto a sotto la tettoia, la presenza di un manufatto in ferro altamente pericolante a ridosso della pista ciclabile, la copertura in tegole estremamente danneggiata e molti elementi divelti e prossimi alla caduta. Uno stato dei luoghi che rendeva necessari interventi urgenti per eliminare pericoli per la pubblica e privata incolumità» ha aggiunto.
«E così, a maggio scorso, i lavori hanno riguardato la chiusura completa delle pertinenze esterne, la messa in sicurezza del cornicione con installazione di rete protettiva, l'eliminazione delle parti in ferro pericolanti, la rimozione delle tegole ammalorate e pericolanti, il trasporto e lo smaltimento di quanto rimosso. Lavori che hanno richiesto l'ausilio di un ponteggio metallico. Il costo dei lavori è stato contabilizzato con la redazione di un computo metrico secondo i prezzi del listino regionale delle opere pubbliche, ribassati del 30%» ha puntualizzato l'assessore.
«I lavori realizzati nel 2014 costarono 2745 euro e servirono a ben poco, come dimostrato dallo stato dei luoghi nel mese scorso, mentre gli interventi del 2019 sono costati 16920 euro e sono serviti a tutelare efficacemente la sicurezza e l'incolumità dei passanti, scongiurando potenziali pericoli, nell'attesa di poter riqualificare quell'immobile.
Ecco, quindi, smascherata l'ennesima menzogna di Spina. Eppure il consigliere dovrebbe sapere che il costo è rapportato ai lavori eseguiti. Un po' come avviene al ristorante: se ordini ostriche e crostacei il conto è molto più salato rispetto ad un comune piatto di spaghetti al pomodoro. O forse, anche in questo caso di tratta di un difetto di memoria? Come per il canale di scolo a Salsello, che era lì dal 2015 ma del quale il consigliere si è ricordato solo ora. O come il muretto crollato a Ripalta anni fa, del quale il consigliere si è accorto solo ora. Chissà perché. Prima non si fa niente per risolvere i problemi e poi si accusa, pretestuosamente e ossessivamente, chi è ora al governo. Vecchi metodi, vecchia politica» ha concluso Natale Parisi.
«Sui lavori eseguiti a maggio scorso per mettere in sicurezza l'immobile della ex Sirenella, il consigliere ci ha accusato di aver speso molto di più rispetto alla sua amministrazione nel 2014. Peccato però che gli interventi non siano neanche lontanamente paragonabili» ha spiegato.
«La giunta Spina, nel 2014, fece solo chiudere gli ingressi all'immobile, al fine di evitare atti vandalici all'interno, senza l'ausilio di ponteggi. Come dimostra l'eloquente relazione fotografica dell'ufficio tecnico comunale precedente agli interventi di maggio scorso, l'edificio era in condizioni fatiscenti, con la caduta di calcinacci dal parapetto a sotto la tettoia, la presenza di un manufatto in ferro altamente pericolante a ridosso della pista ciclabile, la copertura in tegole estremamente danneggiata e molti elementi divelti e prossimi alla caduta. Uno stato dei luoghi che rendeva necessari interventi urgenti per eliminare pericoli per la pubblica e privata incolumità» ha aggiunto.
«E così, a maggio scorso, i lavori hanno riguardato la chiusura completa delle pertinenze esterne, la messa in sicurezza del cornicione con installazione di rete protettiva, l'eliminazione delle parti in ferro pericolanti, la rimozione delle tegole ammalorate e pericolanti, il trasporto e lo smaltimento di quanto rimosso. Lavori che hanno richiesto l'ausilio di un ponteggio metallico. Il costo dei lavori è stato contabilizzato con la redazione di un computo metrico secondo i prezzi del listino regionale delle opere pubbliche, ribassati del 30%» ha puntualizzato l'assessore.
«I lavori realizzati nel 2014 costarono 2745 euro e servirono a ben poco, come dimostrato dallo stato dei luoghi nel mese scorso, mentre gli interventi del 2019 sono costati 16920 euro e sono serviti a tutelare efficacemente la sicurezza e l'incolumità dei passanti, scongiurando potenziali pericoli, nell'attesa di poter riqualificare quell'immobile.
Ecco, quindi, smascherata l'ennesima menzogna di Spina. Eppure il consigliere dovrebbe sapere che il costo è rapportato ai lavori eseguiti. Un po' come avviene al ristorante: se ordini ostriche e crostacei il conto è molto più salato rispetto ad un comune piatto di spaghetti al pomodoro. O forse, anche in questo caso di tratta di un difetto di memoria? Come per il canale di scolo a Salsello, che era lì dal 2015 ma del quale il consigliere si è ricordato solo ora. O come il muretto crollato a Ripalta anni fa, del quale il consigliere si è accorto solo ora. Chissà perché. Prima non si fa niente per risolvere i problemi e poi si accusa, pretestuosamente e ossessivamente, chi è ora al governo. Vecchi metodi, vecchia politica» ha concluso Natale Parisi.