Cultura
Fabio Squeo finalista del concorso "Club della poesia" di Cosenza
Originario di Trani ma residente da anni a Bisceglie, è nella cinquina con la raccolta "I poeti fioriscono al buio"
Bisceglie - lunedì 1 ottobre 2018
13.53
Fabio Squeo, giovane dottore in filosofia e poeta originario di Trani che vive a Bisceglie già da diversi anni, figura tra i cinque finalisti della decima edizione del concorso "Club della poesia" di Cosenza, premio letterario nazionale riservato alle opere edite. Il suo lavoro, intitolato "I poeti fioriscono al buio", parteciperà all'evento conclusivo della kermesse, in programma nel capoluogo cosentino sabato 27 ottobre alle ore 16:30.
"I poeti fioriscono al buio" (Bibliotheka edizione) è una struggente raccolta di poesie imperniata sull'unico sentimento capace di dominare il mondo: l'amore, come filosofia, cura e libertà. Una raccolta poetica capace di trasmettere emozioni e di regalare sprazzi di assoluta sincerità e malinconica illusione.
Non è un caso che l'autore sia uno studioso della filosofia esistenzialista: anche qui è perpetuo ed incessante l'interrogarsi sul non senso della vita, il non riuscire a dominare l'abissale vuoto cosmico che regola le nostre vite.
Cosa ci può salvare da questo deserto in cui siamo costretti a vivere? L'amore. O, meglio, il ricordo di un sentimento che, ingannevole ed effimero, ha lasciato brividi e squarci nella nostra anima e, tra le nostre mani, spine al posto di rose.
"I poeti fioriscono al buio" è una raccolta che non lascia spazio alla speranza e ci ricorda, verso dopo verso, quanto corriamo impazienti verso un qualcosa (l'altro, il sogno, il ricordo), più veloci di una primavera senza futuro
"I poeti fioriscono al buio" (Bibliotheka edizione) è una struggente raccolta di poesie imperniata sull'unico sentimento capace di dominare il mondo: l'amore, come filosofia, cura e libertà. Una raccolta poetica capace di trasmettere emozioni e di regalare sprazzi di assoluta sincerità e malinconica illusione.
Non è un caso che l'autore sia uno studioso della filosofia esistenzialista: anche qui è perpetuo ed incessante l'interrogarsi sul non senso della vita, il non riuscire a dominare l'abissale vuoto cosmico che regola le nostre vite.
Cosa ci può salvare da questo deserto in cui siamo costretti a vivere? L'amore. O, meglio, il ricordo di un sentimento che, ingannevole ed effimero, ha lasciato brividi e squarci nella nostra anima e, tra le nostre mani, spine al posto di rose.
"I poeti fioriscono al buio" è una raccolta che non lascia spazio alla speranza e ci ricorda, verso dopo verso, quanto corriamo impazienti verso un qualcosa (l'altro, il sogno, il ricordo), più veloci di una primavera senza futuro