Attualità
Famiglie numerose, pubblicato l'avviso per richiedere i contributi
La scadenza per la presentazione delle domande è venerdì 3 maggio alle 12
Bisceglie - giovedì 4 aprile 2024
18.39 Comunicato Stampa
È stato pubblicato sui siti internet istituzionali di Bisceglie e Trani l'avviso pubblico dell'Ufficio di Piano – Ambito Territoriale Sociali n. 5 Trani-Bisceglie per il sostegno economico alle famiglie numerose.
L'avviso interessa "nuclei familiari, anche monogenitoriali, con un numero di figli conviventi fiscalmente a carico pari o superiore a tre e fino al ventiseiesimo anno di età, compresi eventuali minori in affidamento familiare, in affido preadottivo, composti da cittadini italiani o di uno Stato membro dell'Unione Europea, cittadini extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo o di un permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno residenti in Puglia da almeno sei mesi" mentre l'accesso al contributo è "definito sulla base del numero e della composizione del nucleo familiare e di un ISEE non superiore a 25.000 euro.
Gli interventi, sostenuti con finanziamento regionale (Piano politiche familiari 2020-2022 prorogato per l'annualità 2023, approvato dalla Regione Puglia con Giunta Regionale n. 220 del 25 febbraio 2020), mirano a prevenire condizioni di disagio economico e sociale a seguito della numerosità dei figli al fine di promuovere il benessere famigliare e la tutela dei figli a carico.
Nello specifico è possibile richiedere un contributo per rette per scuole dell'infanzia e mense scolastiche; per riduzione della TARI; per trasporto scolastico; per rette relativi a ludoteche, servizi educativi e per il tempo libero, attività formative e culturali extra scolastiche per ragazzi (campi scuola, vacanze studio, accesso a musei, teatri, cinema, attività sportive, attività ludico-motorie); per spese mediche e per l'acquisto di libri e materiale scolastico.
La domanda di contributo, formulata secondo il modello allegato, dovrà essere presentata, a pena di esclusione, entro le ore 12 del 3 maggio 2024, tramite consegna a mani presso l'Ufficio protocollo del Comune di Trani (farà fede il timbro di accettazione) in quanto Comune capofila dell'Ambito Sociale di zona o tramite PEC indirizzata a protocollo@cert.comune.trani.bt.it (farà fede la data di invio). Le domande dovranno riportare il seguente oggetto: "Richiesta contributo regionale Famiglie numerose 2024".
«Si tratta di una misura che è già una risposta concreta calibrata sulle risultanze dell'indagine sulla povertà realizzata dall'Università di Bari su commissione del Comune di Bisceglie - hanno sottolineato il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, e l'Assessore all'inclusione sociale, Roberta Rigante -. Il report sottolinea infatti che la povertà educativa è da tenere in massima considerazione e che le maggiori criticità si annidano nelle famiglie numerose. La misura regionale ci dà l'opportunità di agire proprio in questo senso: sostenere i nuclei familiari più numerosi dando loro la possibilità di sostenere spese per attività formative e culturali dei figli, il che si traduce in maggiori possibilità di inclusione, investendo così sul futuro di questi ragazzi e offrendo loro maggiori strumenti e opportunità per emnciparsi dallo stato di bisogno».
L'avviso interessa "nuclei familiari, anche monogenitoriali, con un numero di figli conviventi fiscalmente a carico pari o superiore a tre e fino al ventiseiesimo anno di età, compresi eventuali minori in affidamento familiare, in affido preadottivo, composti da cittadini italiani o di uno Stato membro dell'Unione Europea, cittadini extracomunitari in possesso di permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo o di un permesso di soggiorno di durata non inferiore ad un anno residenti in Puglia da almeno sei mesi" mentre l'accesso al contributo è "definito sulla base del numero e della composizione del nucleo familiare e di un ISEE non superiore a 25.000 euro.
Gli interventi, sostenuti con finanziamento regionale (Piano politiche familiari 2020-2022 prorogato per l'annualità 2023, approvato dalla Regione Puglia con Giunta Regionale n. 220 del 25 febbraio 2020), mirano a prevenire condizioni di disagio economico e sociale a seguito della numerosità dei figli al fine di promuovere il benessere famigliare e la tutela dei figli a carico.
Nello specifico è possibile richiedere un contributo per rette per scuole dell'infanzia e mense scolastiche; per riduzione della TARI; per trasporto scolastico; per rette relativi a ludoteche, servizi educativi e per il tempo libero, attività formative e culturali extra scolastiche per ragazzi (campi scuola, vacanze studio, accesso a musei, teatri, cinema, attività sportive, attività ludico-motorie); per spese mediche e per l'acquisto di libri e materiale scolastico.
La domanda di contributo, formulata secondo il modello allegato, dovrà essere presentata, a pena di esclusione, entro le ore 12 del 3 maggio 2024, tramite consegna a mani presso l'Ufficio protocollo del Comune di Trani (farà fede il timbro di accettazione) in quanto Comune capofila dell'Ambito Sociale di zona o tramite PEC indirizzata a protocollo@cert.comune.trani.bt.it (farà fede la data di invio). Le domande dovranno riportare il seguente oggetto: "Richiesta contributo regionale Famiglie numerose 2024".
«Si tratta di una misura che è già una risposta concreta calibrata sulle risultanze dell'indagine sulla povertà realizzata dall'Università di Bari su commissione del Comune di Bisceglie - hanno sottolineato il Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, e l'Assessore all'inclusione sociale, Roberta Rigante -. Il report sottolinea infatti che la povertà educativa è da tenere in massima considerazione e che le maggiori criticità si annidano nelle famiglie numerose. La misura regionale ci dà l'opportunità di agire proprio in questo senso: sostenere i nuclei familiari più numerosi dando loro la possibilità di sostenere spese per attività formative e culturali dei figli, il che si traduce in maggiori possibilità di inclusione, investendo così sul futuro di questi ragazzi e offrendo loro maggiori strumenti e opportunità per emnciparsi dallo stato di bisogno».