Attualità
Fascicolo della Corte dei Conti sulla nomina di Spina nel cda di Innovapuglia
I magistrati amministrativi intendono accertare un'ipotesi di inconferibilità dell'incarico all'ex sindaco
Bisceglie - giovedì 31 gennaio 2019
14.37
La Corte dei Conti ha aperto un fascicolo d'indagine a proposito della nomina di due dei tre componenti del consiglio di amministrazione di InnovaPuglia, la società pubblica posseduta per il 100% dalla regione Puglia che si occupa anche della gestione della centrale unica degli appalti.
I magistrati amministrativi intendono accertare le procedure che hanno portato alla designazione di Alessandra Lopez e dell'ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina. L'inchiesta per danno erariale - secondo quanto anticipato dal quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno in un articolo odierno a firma del giornalista Massimiliano Scagliarini - ha preso spunto da un precedente fascicolo relativo all'analisi delle consulenze sottoscritte dall'ente.
Spina è in carica nel cda di InnovaPuglia dal 2 agosto del 2017: fu nominato il 28 luglio dalla giunta regionale. Il suo compenso (pari a quello dell'altro consigliere Lopez) è di 20 mila euro lordi annui. Gli inquirenti ipotizzano una posizione di inconferibilità dell'incarico al momento della nomina, essendo Spina, all'epoca dei fatti, ancora primo cittadino di Bisceglie (fu dichiarato decaduto in settembre).
Tutto ruota intorno al decreto legislativo n° 39 del 2013 e alle linee guida regionali per il conferimento degli incarichi. Gli ambienti vicini alla presidenza Emiliano hanno fatto notare che Spina è stato nominato nel cda di un ente che non avrebbe poteri di gestione e che l'iter sarebbe in linea con le pronunce dell'Autorità anticorruzione in materia.
Un'altra circostanza da chiarire riguarda la presentazione del curriculum da parte di Spina: la Corte dei Conti avrebbe rilevato la mancanza del riferimento al terzo mandato di sindaco della città di Bisceglie (dal giugno 2013 in poi), che sarebbe stato inserito successivamente.
I magistrati amministrativi intendono accertare le procedure che hanno portato alla designazione di Alessandra Lopez e dell'ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina. L'inchiesta per danno erariale - secondo quanto anticipato dal quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno in un articolo odierno a firma del giornalista Massimiliano Scagliarini - ha preso spunto da un precedente fascicolo relativo all'analisi delle consulenze sottoscritte dall'ente.
Spina è in carica nel cda di InnovaPuglia dal 2 agosto del 2017: fu nominato il 28 luglio dalla giunta regionale. Il suo compenso (pari a quello dell'altro consigliere Lopez) è di 20 mila euro lordi annui. Gli inquirenti ipotizzano una posizione di inconferibilità dell'incarico al momento della nomina, essendo Spina, all'epoca dei fatti, ancora primo cittadino di Bisceglie (fu dichiarato decaduto in settembre).
Tutto ruota intorno al decreto legislativo n° 39 del 2013 e alle linee guida regionali per il conferimento degli incarichi. Gli ambienti vicini alla presidenza Emiliano hanno fatto notare che Spina è stato nominato nel cda di un ente che non avrebbe poteri di gestione e che l'iter sarebbe in linea con le pronunce dell'Autorità anticorruzione in materia.
Un'altra circostanza da chiarire riguarda la presentazione del curriculum da parte di Spina: la Corte dei Conti avrebbe rilevato la mancanza del riferimento al terzo mandato di sindaco della città di Bisceglie (dal giugno 2013 in poi), che sarebbe stato inserito successivamente.