Attualità
Fase 2, lunedì 18 maggio riaprono anche bar e ristoranti
Il via libera dal Governo. Emiliano punzecchia Di Maio sulla cassa integrazione in deroga. Boccia: «Inizia la fase di responsabilità per le Regioni»
Italia - lunedì 11 maggio 2020
20.56
Bar, ristoranti e altre attività potranno riaprire al pubblico e al dettaglio sul territorio pugliese a partire da lunedì 18 maggio. È quanto emerso dalla videoconferenza Stato-Regioni con la partecipazione, fra gli altri, del presidente del consiglio Giuseppe Conte.
«Il Governo ha accettato la richiesta delle Regioni di consentire, a partire dal 18 maggio, la riapertura delle attività economiche lasciando a ciascuna regione, in funzione dell'effettivo pericolo epidemiologico, la decisione in margine ai tempi e alle specifiche modalità di esecuzione delle attività» ha commentato il presidente Michele Emiliano al termine.
«Ho richiesto di conoscere per quale ragione il ministro degli esteri Di Maio, in materia non pertinente alla sua delega, abbia sferrato alle Regioni un attacco cosi ingiusto accusandole di non avere terminato l'istruttoria delle pratiche presentate dalle aziende per la cassa integrazione in deroga» ha aggiunto.
«Ho specificato che la Puglia ha terminato questo lavoro, pertanto l'Inps può procedere senza indugio alla immediata liquidazione delle somme. Ho chiesto al presidente del consiglio e al ministro della salute di conoscere qual è il numero di tamponi ritenuto ottimale per la Fase 2, visto che la Puglia sta facendo investimenti milionari per l'acquisto di macchinari e reagenti per arrivare a effettuare fino a diecimila tamponi al giorno.
In particolare, ho chiesto se non fosse il caso di individuare la soglia di tamponi ritenuta sufficiente e di procedere agli acquisti di macchinari e reagenti in modo collettivo, non mettendo in concorrenza in un mercato scarso di forniture le singole regioni, precisando che questi acquisti ricadranno nel budget della protezione civile per l'emergenza Coronavirus, e quindi dovranno essere sostenuti dallo Stato» ha concluso Emiliano.
Le riaperture saranno anticipate dalla pubblicazione, tra giovedì e venerdì, dei protocolli di sicurezza e delle linee guida - indicati per ciascuna tipologia di esercizio commerciale - per consentire agli operatori di svolgere le attività nelle condizioni di massima sicurezza, garantendo la salute di tutti.
«Inizia la fase della responsabilità per le Regioni», ha sottolineato il ministro Francesco Boccia, specificando che «in capo al Governo rimane la possibilità di intervenire nel caso in cui, in base all'andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della salute, fosse necessario attuare ulteriori misure per contrastare una nuova diffusione del Covid-19».
«Il Governo ha accettato la richiesta delle Regioni di consentire, a partire dal 18 maggio, la riapertura delle attività economiche lasciando a ciascuna regione, in funzione dell'effettivo pericolo epidemiologico, la decisione in margine ai tempi e alle specifiche modalità di esecuzione delle attività» ha commentato il presidente Michele Emiliano al termine.
«Ho richiesto di conoscere per quale ragione il ministro degli esteri Di Maio, in materia non pertinente alla sua delega, abbia sferrato alle Regioni un attacco cosi ingiusto accusandole di non avere terminato l'istruttoria delle pratiche presentate dalle aziende per la cassa integrazione in deroga» ha aggiunto.
«Ho specificato che la Puglia ha terminato questo lavoro, pertanto l'Inps può procedere senza indugio alla immediata liquidazione delle somme. Ho chiesto al presidente del consiglio e al ministro della salute di conoscere qual è il numero di tamponi ritenuto ottimale per la Fase 2, visto che la Puglia sta facendo investimenti milionari per l'acquisto di macchinari e reagenti per arrivare a effettuare fino a diecimila tamponi al giorno.
In particolare, ho chiesto se non fosse il caso di individuare la soglia di tamponi ritenuta sufficiente e di procedere agli acquisti di macchinari e reagenti in modo collettivo, non mettendo in concorrenza in un mercato scarso di forniture le singole regioni, precisando che questi acquisti ricadranno nel budget della protezione civile per l'emergenza Coronavirus, e quindi dovranno essere sostenuti dallo Stato» ha concluso Emiliano.
Le riaperture saranno anticipate dalla pubblicazione, tra giovedì e venerdì, dei protocolli di sicurezza e delle linee guida - indicati per ciascuna tipologia di esercizio commerciale - per consentire agli operatori di svolgere le attività nelle condizioni di massima sicurezza, garantendo la salute di tutti.
«Inizia la fase della responsabilità per le Regioni», ha sottolineato il ministro Francesco Boccia, specificando che «in capo al Governo rimane la possibilità di intervenire nel caso in cui, in base all'andamento dei dati sulla curva del contagio e dei criteri definiti dalla circolare del ministero della salute, fosse necessario attuare ulteriori misure per contrastare una nuova diffusione del Covid-19».