Politica
Fata: «Città allo sbando, problemi anche sui servizi cimiteriali»
Il consigliere di opposizione rimarca le criticità che a suo modo di vedere l'amministrazione non è in grado di fronteggiare
Bisceglie - venerdì 8 ottobre 2021
«È una città allo sbando, e non per modo di dire». Vittorio Fata, consigliere comunale del Partito Democratico di Bisceglie, non usa mezzi termini. Il tono delle sue parole, raccolte da BisceglieViva, rivela una forte preoccupazione. «Tralascio, per carità di patria, le critiche che potremmo rivolgere all'attuale amministrazione rispetto all'incapacità di programmare o anche solo di pensare alla città del futuro, di cui non c'è neppure la più pallida idea. L'aspetto più grave di questa fase della vita della nostra comunità è la totale mancanza di diversi servizi essenziali per i cittadini» ha affermato.
«Basti pensare al fatto che, dopo oltre mezzo secolo, il trasporto pubblico è rimasto bloccato per un periodo inaccettabile e lunghissimo di diversi mesi, per poi essere riattivato solo da alcune settimane. Il guaio è che nell'ultima riunione del consiglio comunale, tenutasi a seguito dell'inizio del nuovo anno scolastico, è emerso chiaramente come l'amministrazione non avesse ancora tracciato alcuna pianificazione riguardo il trasporto degli studenti da e per le scuole, sottovalutando in particolare la necessità di dare risposte concrete alle esigenze di centinaia di scolari che si sono ritrovati a fronteggiare il trasferimento della "Monterisi" da viale Calace a Salnitro» ha aggiunto Fata.
«Qualcuno, poi, è in grado di fornire una data di inizio della refezione scolastica? È mai possibile che quasi a metà ottobre sia ancora tutto in alto mare? Si ha una vaga idea dell'impatto che questa serie di inefficienze comporta sulle famiglie biscegliesi?» è l'analisi del consigliere di opposizione.
Un'altra forte criticità emersa prepotentemente in questo periodo riguarda la gestione dei servizi cimiteriali: «Le segnalazioni sono sempre più numerose e allarmanti. Non sappiamo che fine faranno i nostri defunti: alcune salme sono ormai da troppo tempo in deposito nella camera mortuaria del cimitero» ha rilevato l'esponente dem, chiedendo a gran voce provvedimenti urgenti in merito al problema sollevato da diversi cittadini.
«Questa amministrazione ha beneficiato solo dei finanziamenti straordinari del Governo per l'emergenza Covid e di alcuni contributi regionali. Bisceglie è allo sbando» ha concluso Vittorio Fata.
«Basti pensare al fatto che, dopo oltre mezzo secolo, il trasporto pubblico è rimasto bloccato per un periodo inaccettabile e lunghissimo di diversi mesi, per poi essere riattivato solo da alcune settimane. Il guaio è che nell'ultima riunione del consiglio comunale, tenutasi a seguito dell'inizio del nuovo anno scolastico, è emerso chiaramente come l'amministrazione non avesse ancora tracciato alcuna pianificazione riguardo il trasporto degli studenti da e per le scuole, sottovalutando in particolare la necessità di dare risposte concrete alle esigenze di centinaia di scolari che si sono ritrovati a fronteggiare il trasferimento della "Monterisi" da viale Calace a Salnitro» ha aggiunto Fata.
«Qualcuno, poi, è in grado di fornire una data di inizio della refezione scolastica? È mai possibile che quasi a metà ottobre sia ancora tutto in alto mare? Si ha una vaga idea dell'impatto che questa serie di inefficienze comporta sulle famiglie biscegliesi?» è l'analisi del consigliere di opposizione.
Un'altra forte criticità emersa prepotentemente in questo periodo riguarda la gestione dei servizi cimiteriali: «Le segnalazioni sono sempre più numerose e allarmanti. Non sappiamo che fine faranno i nostri defunti: alcune salme sono ormai da troppo tempo in deposito nella camera mortuaria del cimitero» ha rilevato l'esponente dem, chiedendo a gran voce provvedimenti urgenti in merito al problema sollevato da diversi cittadini.
«Questa amministrazione ha beneficiato solo dei finanziamenti straordinari del Governo per l'emergenza Covid e di alcuni contributi regionali. Bisceglie è allo sbando» ha concluso Vittorio Fata.