Politica
Fata: «Tari e igiene urbana tra confusione, disservizi e aumenti»
«I cittadini ricordano ancora le importanti riduzioni dei costi sulle loro cartelle tra il 2017 e il 2018, nel periodo in cui ero Sindaco. Come può la situazione essere precipitata fino a questo punto?»
Bisceglie - mercoledì 24 novembre 2021
12.43
Il senso di incertezza che si è determinato in tutta la città a seguito dell'invio delle cartelle per il saldo Tari 2021 non fa sicuramente bene al rapporto tra gli utenti biscegliesi e la Pubblica Amministrazione. «Lunedì mattina ho fatto un salto all'ufficio fiscalità locale del Comune di Bisceglie in via Galilei, nel quartiere San Pietro, per meglio comprendere quali dinamiche possano aver ingenerato una situazione di confusione che oggettivamente poteva essere evitata» ha affermato Vittorio Fata, consigliere comunale di opposizione.
«La riflessione che desidero portare all'attenzione dei biscegliesi è più ampia: la raccolta differenziata nella nostra città è in vigore ormai da più di cinque anni. Uno dei punti di forza su cui si basava l'introduzione del servizio fu la garanzia, fornita da diversi tecnici del settore, di un graduale risparmio per i singoli utenti perché in sostanza si sarebbe ridotta la quantità di indifferenziata da portare in discarica e la vendita dei rifiuti differenziati avrebbe comportato delle entrate, che avrebbero perciò ridotto i costi per il cittadino. E in effetti, fra il 2017 e il 2018, nel periodo in cui ho avuto l'onore di svolgere il ruolo di Sindaco, quella riduzione fu percepita e accolta con particolare soddisfazione dai biscegliesi» ha ricordato Fata.
«Cos'è accaduto dopo? Se consideriamo il periodo di inevitabile minor produzione dei rifiuti nel lockdown e soprattutto teniamo conto degli stanziamenti di risorse aggiuntive dallo Stato verso i Comuni, viene naturale chiedere a chi ci sta amministrando da quasi quattro anni per quale motivo non solo non si sia proseguito sulle riduzioni dei costi ma addirittura l'importo Tari da pagare sia aumentato...» ha osservato.
«I controlli si svolgono? E se sì, quale contezza può averne la comunità? Siamo proprio certi non sussistano conflitti di interesse tra chi dovrebbe essere sottoposto a controllo e coloro i quali dovrebbero vigilare?
Credo opportuno che l'attuale Sindaco informi i cittadini urgentemente e da questo momento in poi con puntualità e continuità, fino a quando ricoprirà tale incarico, su quello che accade in merito al servizio di igiene urbana, specie in ragione del momento critico che si sta attraversando.
Sarebbe anche il caso di comprendere, a distanza di oltre quattro anni, quali e quante delle 10 proposte lanciate nell'ottobre 2017 dagli allora esponenti della coalizione di centrodestra "Bisceglie 2018", poi confluita nel variegato cartello elettorale che ha sostenuto l'elezione di Angelantonio Angarano, abbiano avuto un'applicazione concreta: il vicesindaco Angelo Consiglio saprà sicuramente fornire le dovute risposte» ha puntualizzato.
«Anche il Partito Democratico di Bisceglie vuole vederci chiaro. In consiglio comunale chiederemo l'immediata costituzione di una commissione che faccia una volta per tutte chiarezza sulla gestione del servizio rifiuti e sulla Tari. I cittadini hanno diritto di conoscere la verità e noi saremo sempre in prima linea per difendere I diritti della nostra comunità» ha concluso Vittorio Fata.
«La riflessione che desidero portare all'attenzione dei biscegliesi è più ampia: la raccolta differenziata nella nostra città è in vigore ormai da più di cinque anni. Uno dei punti di forza su cui si basava l'introduzione del servizio fu la garanzia, fornita da diversi tecnici del settore, di un graduale risparmio per i singoli utenti perché in sostanza si sarebbe ridotta la quantità di indifferenziata da portare in discarica e la vendita dei rifiuti differenziati avrebbe comportato delle entrate, che avrebbero perciò ridotto i costi per il cittadino. E in effetti, fra il 2017 e il 2018, nel periodo in cui ho avuto l'onore di svolgere il ruolo di Sindaco, quella riduzione fu percepita e accolta con particolare soddisfazione dai biscegliesi» ha ricordato Fata.
«Cos'è accaduto dopo? Se consideriamo il periodo di inevitabile minor produzione dei rifiuti nel lockdown e soprattutto teniamo conto degli stanziamenti di risorse aggiuntive dallo Stato verso i Comuni, viene naturale chiedere a chi ci sta amministrando da quasi quattro anni per quale motivo non solo non si sia proseguito sulle riduzioni dei costi ma addirittura l'importo Tari da pagare sia aumentato...» ha osservato.
«I controlli si svolgono? E se sì, quale contezza può averne la comunità? Siamo proprio certi non sussistano conflitti di interesse tra chi dovrebbe essere sottoposto a controllo e coloro i quali dovrebbero vigilare?
Credo opportuno che l'attuale Sindaco informi i cittadini urgentemente e da questo momento in poi con puntualità e continuità, fino a quando ricoprirà tale incarico, su quello che accade in merito al servizio di igiene urbana, specie in ragione del momento critico che si sta attraversando.
Sarebbe anche il caso di comprendere, a distanza di oltre quattro anni, quali e quante delle 10 proposte lanciate nell'ottobre 2017 dagli allora esponenti della coalizione di centrodestra "Bisceglie 2018", poi confluita nel variegato cartello elettorale che ha sostenuto l'elezione di Angelantonio Angarano, abbiano avuto un'applicazione concreta: il vicesindaco Angelo Consiglio saprà sicuramente fornire le dovute risposte» ha puntualizzato.
«Anche il Partito Democratico di Bisceglie vuole vederci chiaro. In consiglio comunale chiederemo l'immediata costituzione di una commissione che faccia una volta per tutte chiarezza sulla gestione del servizio rifiuti e sulla Tari. I cittadini hanno diritto di conoscere la verità e noi saremo sempre in prima linea per difendere I diritti della nostra comunità» ha concluso Vittorio Fata.