Economia e lavoro
Fials Bat chiede proroghe ai contratti in scadenza e stabilizzazione dei precari
I segretari Somma e Di Liddo si rivolgono all'Asl Bt
Bisceglie - mercoledì 20 maggio 2020
8.56
Il Decreto del presidente del consiglio dei ministri pubblicato nelle ultime ore in Gazzetta Ufficiale è stato accolto con soddisfazione dalla Fials, la più grande e rappresentativa organizzazione sindacale nell'ambito della sanità. Sui tavoli, in Puglia, le procedure di ricognizione avviate dalle aziende sanitarie locali per le stabilizzazioni del personale sanitario. Giovedì 21 maggio è in programma un incontro in Regione tra il capo del Dipartimento della salute Vito Montanaro e i referenti delle sigle sindacali.
«La conversione del Decreto Milleproroghe permetterà di ampliare la platea dei possibili destinatari e allungare i tempi per procedere alle assunzioni a tempo indeterminato dei lavoratori che prestano servizio presso le pubbliche amministrazioni con contratti a termine» hanno rimarcato Angelo Somma e Sergio Di Liddo, componenti della segreteria territoriale Fials Bat.
«La materia non è mai stata molto semplice ed è quindi giunto il momento di fare il punto della situazione. È in dirittura d'arrivo la risoluzione di una dicotomia assurda e ingiustificata del requisito temporale della stabilizzazione tra personale medico-tecnico professionale e infermieristico, con personale dirigenziale e altro personale (amministrativi, operatori sociosanitari).
L'articolo 20, comma 1 e 2 del Decreto legislativo n° 75/2017 ha subìto due sostanziali modifiche in seguito al Decreto Milleproroghe» hanno spiegato.
«Il termine ultimo per concludere le procedure di stabilizzazione è stato prorogato al 31 dicembre 2021. In sede di conversione è stato ampliato il periodo a cui fare riferimento per valutare i requisiti soggettivi dei lavoratori che possono ambire al posto al tempo indeterminato.
Finalmente, dopo tanti sforzi, la Regione Puglia si appronta a formalizzare la stabilizzazione di tutti i precari in servizio nelle Asl» hanno rimarcato i due sindacalisti.
«Resta ferma la possibilità per chi ha partecipato a un concorso di essere assunto, anche perché il Decreto rilancio ha previsto un consistente investimento in sanità proprio allo scopo di incrementare il personale. Non dimentichiamo che proprio l'emergenza sanitaria ha messo in evidenza le carenze d'organico negli ospedali, che ora vanno assolutamente ricolmate per non ritrovarci mai più in condizioni di inadeguatezza di fronte alle emergenze».
La segreteria territoriale Fials, guidata da Angelo Somma e Sergio Di Liddo, ha chiesto alla direzione strategica della Asl Bt - prima in Puglia, il 10 aprile scorso, nell'avviare le procedure di ricognizione del personale - di prorogare tutti i contratti a tempo determinato in scadenza nei prossimi mesi considerando le professionalità e l'esperienza già acquisita nelle varie unità operative degli ospedali del territorio, compreso il "Vittorio Emanuele II" di bisceglie e nel rispetto delle indicazioni nazionali e regionali, al fine di garantire l'applicazione di eventuali riconoscimenti per lo sforzo e la disponibilità fornita in un momento di emergenza sanitaria.
Un'altra richiesta è tesa a permettere il maturare dei periodi utili ai fine della stabilizzazione di tutto il personale sanitario in servizio, che nel pieno dell'emergenza Covid-19 ha lavorato con grande professionalità, mettendo a rischio la vita - e indirettamente quella dei familiari - nonostante la situazione di precarietà.
«La conversione del Decreto Milleproroghe permetterà di ampliare la platea dei possibili destinatari e allungare i tempi per procedere alle assunzioni a tempo indeterminato dei lavoratori che prestano servizio presso le pubbliche amministrazioni con contratti a termine» hanno rimarcato Angelo Somma e Sergio Di Liddo, componenti della segreteria territoriale Fials Bat.
«La materia non è mai stata molto semplice ed è quindi giunto il momento di fare il punto della situazione. È in dirittura d'arrivo la risoluzione di una dicotomia assurda e ingiustificata del requisito temporale della stabilizzazione tra personale medico-tecnico professionale e infermieristico, con personale dirigenziale e altro personale (amministrativi, operatori sociosanitari).
L'articolo 20, comma 1 e 2 del Decreto legislativo n° 75/2017 ha subìto due sostanziali modifiche in seguito al Decreto Milleproroghe» hanno spiegato.
«Il termine ultimo per concludere le procedure di stabilizzazione è stato prorogato al 31 dicembre 2021. In sede di conversione è stato ampliato il periodo a cui fare riferimento per valutare i requisiti soggettivi dei lavoratori che possono ambire al posto al tempo indeterminato.
Finalmente, dopo tanti sforzi, la Regione Puglia si appronta a formalizzare la stabilizzazione di tutti i precari in servizio nelle Asl» hanno rimarcato i due sindacalisti.
«Resta ferma la possibilità per chi ha partecipato a un concorso di essere assunto, anche perché il Decreto rilancio ha previsto un consistente investimento in sanità proprio allo scopo di incrementare il personale. Non dimentichiamo che proprio l'emergenza sanitaria ha messo in evidenza le carenze d'organico negli ospedali, che ora vanno assolutamente ricolmate per non ritrovarci mai più in condizioni di inadeguatezza di fronte alle emergenze».
La segreteria territoriale Fials, guidata da Angelo Somma e Sergio Di Liddo, ha chiesto alla direzione strategica della Asl Bt - prima in Puglia, il 10 aprile scorso, nell'avviare le procedure di ricognizione del personale - di prorogare tutti i contratti a tempo determinato in scadenza nei prossimi mesi considerando le professionalità e l'esperienza già acquisita nelle varie unità operative degli ospedali del territorio, compreso il "Vittorio Emanuele II" di bisceglie e nel rispetto delle indicazioni nazionali e regionali, al fine di garantire l'applicazione di eventuali riconoscimenti per lo sforzo e la disponibilità fornita in un momento di emergenza sanitaria.
Un'altra richiesta è tesa a permettere il maturare dei periodi utili ai fine della stabilizzazione di tutto il personale sanitario in servizio, che nel pieno dell'emergenza Covid-19 ha lavorato con grande professionalità, mettendo a rischio la vita - e indirettamente quella dei familiari - nonostante la situazione di precarietà.