Politica
Fials Bat: «Necessario riclassificare l'ospedale di Bisceglie al primo livello»
«L'offerta sanitaria della provincia deve essere potenziata»
BAT - lunedì 15 luglio 2019
10.51
«In riferimento alle notizie circa la volontà del ministero della salute di chiudere il punto nascita di Bisceglie si precisa che le stesse appaiono destituite da ogni fondamento. Il punto nascita dell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie ha presentato nel 2018 e negli anni precedenti un volume di attività sempre superiori allo standard minimo dei 500 parti l'anno. Attestandosi nel 2018 a 639 nascite, pertanto non sono mai ricorse le condizioni per la richiesta di parere di deroga al comitato percorso nascita nazionale, che ribadiamo riguardano esclusivamente i punti nascita con volumi inferiori a 500 parti annui» ha sottolineato Fials Bat.
«La regione Puglia in data 21 settembre 2018 ha presentato istanza di parere consultivo di deroga (a firma del dottor Giancarlo Rusciti) esclusivamente per i punti nascita di Scorrano, Gallipoli, e Galatina, che risultavano sotto gli standard rispetto al volume minimo di 500 parti annui e, nella stessa richiesta ha altresì affermato che, valutati dati dei punti nascita della Bat, non che la sussistenza dei requisiti previsti dallo Stato in materia intende procedere alla disattivazione del punto nascita di Bisceglie, considerata la possibilità che le altre unità operative di ostetricia e ginecologia della Bat ospedali di Andria e Barletta possono farsi carico della quota di parti del predetto punto nascita».
Si sottolinea che la delibera di giunta regionale numero 1195 del 2 luglio 2019 riordino della rete ospedaliera, in osservanza al dm 70, presentato dalla regione conferma la soppressione dei posti letto di ostetricia e ginecologia, nonché dell'intera unità operativa del presidio ospedaliero di Bisceglie. Pertanto la regione Puglia ha operato le sue scelte nell'ambito della sua autonomia. Alla luce di quanto ricostruito si conferma che il ministero della salute non ha mai richiesto la chiusura del punto nascita di Bisceglie» ha ricostruito la segreteria Fials Bat.
«Il presidente della regione Michele Emiliano ha annunciato che il punto nascita di Bisceglie rimarrà aperto. Alla fine il buon senso a prevalso e nell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie continueranno a nascere bambini. Ora però c'è bisogno di potenziare l'offerta sanitaria della provincia Bat riclassificando l'ospedale di Bisceglie al primo livello, (ci sono tutti i numeri, le unita operative e le professionalità) in attesa della realizzazione del nuovo grande ospedale mantenendo sempre alta l'attenzione sul nostro ospedale e a tutta la sanità del territorio. Ringraziamo il ministro Grillo, il presidente Emiliano, i parlamentari del territorio, il sindaco di Bisceglie e tutti i consiglieri comunali presenti nel consiglio comunale monotematico» ha concluso il movimento guidato da Angelo Somma e Sergio Di Liddo.
«La regione Puglia in data 21 settembre 2018 ha presentato istanza di parere consultivo di deroga (a firma del dottor Giancarlo Rusciti) esclusivamente per i punti nascita di Scorrano, Gallipoli, e Galatina, che risultavano sotto gli standard rispetto al volume minimo di 500 parti annui e, nella stessa richiesta ha altresì affermato che, valutati dati dei punti nascita della Bat, non che la sussistenza dei requisiti previsti dallo Stato in materia intende procedere alla disattivazione del punto nascita di Bisceglie, considerata la possibilità che le altre unità operative di ostetricia e ginecologia della Bat ospedali di Andria e Barletta possono farsi carico della quota di parti del predetto punto nascita».
Si sottolinea che la delibera di giunta regionale numero 1195 del 2 luglio 2019 riordino della rete ospedaliera, in osservanza al dm 70, presentato dalla regione conferma la soppressione dei posti letto di ostetricia e ginecologia, nonché dell'intera unità operativa del presidio ospedaliero di Bisceglie. Pertanto la regione Puglia ha operato le sue scelte nell'ambito della sua autonomia. Alla luce di quanto ricostruito si conferma che il ministero della salute non ha mai richiesto la chiusura del punto nascita di Bisceglie» ha ricostruito la segreteria Fials Bat.
«Il presidente della regione Michele Emiliano ha annunciato che il punto nascita di Bisceglie rimarrà aperto. Alla fine il buon senso a prevalso e nell'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie continueranno a nascere bambini. Ora però c'è bisogno di potenziare l'offerta sanitaria della provincia Bat riclassificando l'ospedale di Bisceglie al primo livello, (ci sono tutti i numeri, le unita operative e le professionalità) in attesa della realizzazione del nuovo grande ospedale mantenendo sempre alta l'attenzione sul nostro ospedale e a tutta la sanità del territorio. Ringraziamo il ministro Grillo, il presidente Emiliano, i parlamentari del territorio, il sindaco di Bisceglie e tutti i consiglieri comunali presenti nel consiglio comunale monotematico» ha concluso il movimento guidato da Angelo Somma e Sergio Di Liddo.