Attualità
Flash mob degli avvocati per le udienze in Tribunale
Venerdì 29 maggio in piazza Duomo
BAT - mercoledì 27 maggio 2020
9.28
Gli avvocati del Foro di Trani parteciperanno al flash mob indetto a livello nazionale per chiedere la ripresa effettiva delle attività e delle udienze in Tribunale dopo il lockdown. L'appuntamento è in Piazza Duomo, a Trani, venerdì 29 maggio alle ore 12.
L'iniziativa è partita da un gruppo di avvocati che hanno aperto la pagina Facebook "La Giustizia sospesa" attraverso la quale spiegano le loro ragioni e danno appuntamento davanti a tutti i tribunali d'Italia per consegnare i loro codici.
Gli avvocati chiedono di essere sentiti per contribuire all'adozione di interventi urgenti e concreti che consentano alla giustizia di ripartire davvero; di essere riconosciuti come una componente essenziale del sistema produttivo. E ancora di partecipare ai processi decisionali che determinano, modificano, incidono sulla loro attività e di contribuire alla programmazione di un sistema di gestione dell'attività giudiziaria che ne assicuri lo svolgimento ordinato e regolare anche in caso di recrudescenza dell'epidemia.
«Non è possibile andare avanti con una Giustizia a mezzo servizio. Tutte le attività riaprono ma i tribunali restano indietro. Gli accessi sono limitati, i tempi degli adempimenti in cancelleria e delle udienze si allungano. Una buona parte dei procedimenti fissati nel periodo di sospensione sono stati rinviati in autunno. I protocolli per le udienze a trattazione scritta o per quelle da remoto sono diversi. Agli avvocati è stato impedito di svolgere la professione ed ai cittadini di tutelare i loro diritti nel periodo del lockdown e la ripresa è ancora un miraggio» hanno affermato.
Il Comitato spontaneo del Foro di Trani "La Giustizia sospesa" è composto dagli avvocati Alessandro Moscatelli, Lucio De Benedictis, Tommaso Divincenzo, Pasquale Di Noia, Domenico Di Pierro, Agata Oliva, Giovanni Cozzoli, Gennaro Rociola e Marco Pedico.
L'iniziativa è partita da un gruppo di avvocati che hanno aperto la pagina Facebook "La Giustizia sospesa" attraverso la quale spiegano le loro ragioni e danno appuntamento davanti a tutti i tribunali d'Italia per consegnare i loro codici.
Gli avvocati chiedono di essere sentiti per contribuire all'adozione di interventi urgenti e concreti che consentano alla giustizia di ripartire davvero; di essere riconosciuti come una componente essenziale del sistema produttivo. E ancora di partecipare ai processi decisionali che determinano, modificano, incidono sulla loro attività e di contribuire alla programmazione di un sistema di gestione dell'attività giudiziaria che ne assicuri lo svolgimento ordinato e regolare anche in caso di recrudescenza dell'epidemia.
«Non è possibile andare avanti con una Giustizia a mezzo servizio. Tutte le attività riaprono ma i tribunali restano indietro. Gli accessi sono limitati, i tempi degli adempimenti in cancelleria e delle udienze si allungano. Una buona parte dei procedimenti fissati nel periodo di sospensione sono stati rinviati in autunno. I protocolli per le udienze a trattazione scritta o per quelle da remoto sono diversi. Agli avvocati è stato impedito di svolgere la professione ed ai cittadini di tutelare i loro diritti nel periodo del lockdown e la ripresa è ancora un miraggio» hanno affermato.
Il Comitato spontaneo del Foro di Trani "La Giustizia sospesa" è composto dagli avvocati Alessandro Moscatelli, Lucio De Benedictis, Tommaso Divincenzo, Pasquale Di Noia, Domenico Di Pierro, Agata Oliva, Giovanni Cozzoli, Gennaro Rociola e Marco Pedico.