Economia e lavoro
Fp Cgil all'Asl Bt: «Sia celere nelle procedure di stabilizzazione dei precari»
«Fondamentale valorizzare la qualità dei servizi e livelli di efficienza toccati in questo periodo»
Bisceglie - martedì 19 maggio 2020
9.33
Il tema della stabilizzazione degli operatori sanitari precari è tornato centrale nel dibattito a seguito dell'emergenza epidemiologica che ne ha esaltato le competenze e rimarcato - qualora ce ne fosse bisogno - l'indispensabilità. L'argomento riguarda, inevitabilmente, anche parte del personale in servizio all'ospedale "Vittorio Emanuele II" di Bisceglie, in attesa di uscire da una situazione di incertezza e di precariato.
«Accogliamo con favore l'approvazione in emergenza Covid-19 dell'ultimo Decreto della presidenza del consiglio dei ministri riguardo l'incremento e l'incentivazione dei fondi contrattuali, utili a remunerare prioritariamente il personale dipendente delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale (Asl Bt compresa) correlato alle particolari condizioni di lavoro e alla valorizzazione della qualità dei servizi e dei livelli di efficienza dei servizi nel comparto sanità» è il commento in merito della segreteria della Fp Cgil Bat.
«Un risultato che giunge dopo anni di lotta delle organizzazioni sindacali, e della Cgil in particolare, per superare il precariato nella Pubblica Amministrazione e nella sanità in particolare, garantendo continuità nell'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza che, a partire dalle stabilizzazioni in Puglia, è proseguita sino all'approvazione della Legge Madia n° 75/2017 e in ultimo con il nuovo Dpcm, spostando il requisito per il personale medico, tecnico professionale, infermieristico, dirigenziale e no, dal 31/12/2019 al 31/12/2020» hanno affermato il coordinatore provinciale sanità Luigi Marzano e il segretario provinciale della Funzione pubblica Rosa Matera.
«Bisogna continuare su questa strada in quanto la carenza di personale, incrementata notevolmente con il blocco alle assunzioni nel corso dei vari piani di rientro ed operativi in Puglia e il lavoro precario e non stabile restano una piaga della società e del Servizio Sanitario Nazionale; quindi il suo superamento è garanzia per i livelli essenziali di assistenza, per la qualità dei servizi pubblici e della sanità, a difesa del diritto alla salute pubblica dei cittadini - sancito dall'articolo 32 della nostra Costituzione - oggi come non mai rivalutato, a seguito di una piaga mondiale qual è l'attuale pandemia da Coronavirus» hanno rimarcato i due esponenti sindacali.
Marzano e Matera hanno rivolto un appello alla direzione strategica della Asl Bt che per prima in Puglia, il 10 aprile scorso, ha avviato le procedure di ricognizione del personale, utile ai fini della stabilizzazione del personale medico, tecnico-professionale, infermieristico, dirigenziale e no. «Si proceda con altrettanta celerità alla loro stabilizzazione così come a favorire la proroga dei contratti in essere, a tempo determinato, per il personale dirigente medico laureato e con particolare riferimento a coloro i quali hanno acquisito esperienza presso l'Asl Bat nel settore dell'emergenza urgenza, periodi utili poi al fine del periodo previsto dalla stessa Legge Madia n° 75/2017 per le successive stabilizzazioni anziché favorire il ricorso a contratti flessibili e autonomi co. co. co. non utili al fine del superamento del precariato» hanno concluso.
«Accogliamo con favore l'approvazione in emergenza Covid-19 dell'ultimo Decreto della presidenza del consiglio dei ministri riguardo l'incremento e l'incentivazione dei fondi contrattuali, utili a remunerare prioritariamente il personale dipendente delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale (Asl Bt compresa) correlato alle particolari condizioni di lavoro e alla valorizzazione della qualità dei servizi e dei livelli di efficienza dei servizi nel comparto sanità» è il commento in merito della segreteria della Fp Cgil Bat.
«Un risultato che giunge dopo anni di lotta delle organizzazioni sindacali, e della Cgil in particolare, per superare il precariato nella Pubblica Amministrazione e nella sanità in particolare, garantendo continuità nell'erogazione dei Livelli essenziali di assistenza che, a partire dalle stabilizzazioni in Puglia, è proseguita sino all'approvazione della Legge Madia n° 75/2017 e in ultimo con il nuovo Dpcm, spostando il requisito per il personale medico, tecnico professionale, infermieristico, dirigenziale e no, dal 31/12/2019 al 31/12/2020» hanno affermato il coordinatore provinciale sanità Luigi Marzano e il segretario provinciale della Funzione pubblica Rosa Matera.
«Bisogna continuare su questa strada in quanto la carenza di personale, incrementata notevolmente con il blocco alle assunzioni nel corso dei vari piani di rientro ed operativi in Puglia e il lavoro precario e non stabile restano una piaga della società e del Servizio Sanitario Nazionale; quindi il suo superamento è garanzia per i livelli essenziali di assistenza, per la qualità dei servizi pubblici e della sanità, a difesa del diritto alla salute pubblica dei cittadini - sancito dall'articolo 32 della nostra Costituzione - oggi come non mai rivalutato, a seguito di una piaga mondiale qual è l'attuale pandemia da Coronavirus» hanno rimarcato i due esponenti sindacali.
Marzano e Matera hanno rivolto un appello alla direzione strategica della Asl Bt che per prima in Puglia, il 10 aprile scorso, ha avviato le procedure di ricognizione del personale, utile ai fini della stabilizzazione del personale medico, tecnico-professionale, infermieristico, dirigenziale e no. «Si proceda con altrettanta celerità alla loro stabilizzazione così come a favorire la proroga dei contratti in essere, a tempo determinato, per il personale dirigente medico laureato e con particolare riferimento a coloro i quali hanno acquisito esperienza presso l'Asl Bat nel settore dell'emergenza urgenza, periodi utili poi al fine del periodo previsto dalla stessa Legge Madia n° 75/2017 per le successive stabilizzazioni anziché favorire il ricorso a contratti flessibili e autonomi co. co. co. non utili al fine del superamento del precariato» hanno concluso.