Economia e lavoro
Fp Cgil: «Servizio igiene urbana, troppe criticità irrisolte»
Il segretario provinciale Papeo: «I lavoratori subiscono da anni le conseguenze di scelte aziendali inappropriate»
Bisceglie - mercoledì 10 agosto 2022
14.15
«Siamo rammaricati di quanto possa essere poco considerato l'impegno e il sacrificio dei lavoratori dell'igiene ambientale a Bisceglie». È l'amara constatazione alla base delle riflessioni di Emanuele Papeo, segretario della Funzione Pubblica Cgil Bat.
«Onesti lavoratori che subiscono ormai da anni le conseguenze di scelte aziendali inappropriate e di certo non improntate al rispetto di tutte le norme contrattuali previste per legge. Diverse aziende, negli anni, si sono susseguite assumendo sempre lo stesso atteggiamento, con scelte unilaterali e volte al risparmio a discapito dei dipendenti e con ricadute negative sul servizio. Identica è la situazione che si vive oggi con l'avvento di Greenlink l'azienda che dal 1° gennaio scorso si occupa della raccolta e spazzamento nel territorio di Bisceglie» ha osservato il rappresentante sindacale.
«Oltre 30 addetti (numero parecchio superiore a quanto consentito dalla legge) lavorano part-time da anni percependo molto meno persino di quanto è garantito dal reddito di cittadinanza. Il personale, talvolta, èutilizzato in mansioni diverse rispetto a quanto previsto dal loro inquadramento (il che significa ulteriore risparmio per l'azienda) e vista la situazione di bisogno da parte di questi padri di famiglia l'impresa riesce a sopperire alle esigenze con lavoro straordinario.
La dignità di questi uomini è pari a zero come se chi lavora per strada non meritasse il giusto rispetto, dato che per anni non ci sono state docce e servizi sanitari adeguati al numero dei dipendenti (100 unità circa) malgrado le numerose segnalazioni alle autorità competenti da parte della nostra organizzazione sindacale.
Dipendenti che ancora oggi lavorano per poche centinaia di euro (meno del reddito di cittadinanza), con la speranza che il telefono squilli anche di notte pur di andare a guadagnare qualche ora di straordinario (dato che prestano servizi appena per 3 giorni a settimana) fregandosene se poi sono costretti a cambiarsi e forse lavarsi a fine turno in container improvvisati e posizionati tra i mezzi e container di rifiuti con perdite di liquido riversate sul suolo» ha rilevato Papeo.
«Chiediamo alle istituzioni di intervenire, di fare qualcosa non solo per i lavoratori ma anche per i cittadini biscegliesi che hanno diritto ad un servizio pubblico svolto da lavoratori opportunamente retribuiti e motivati. Sono mesi che - insieme alle altre organizzazioni sindacali - cerchiamo il dialogo. Tanti sono stati gli incontri tra azienda e parti sociali; abbiamo interessato l'amministrazione comunale che nell'ultimo periodo ha anche presenziato agli incontri (dietro nostra esplicita richiesta) ma nulla è cambiato e per questo chiediamo che qualcuno si interessi alle storie di questi lavoratori ormai sempre più abbandonati nelle mani di aziende che adottano politiche del lavoro scellerate e non conformi a quanto previsto dalla legge» ha concluso Emanuele Papeo.
«Onesti lavoratori che subiscono ormai da anni le conseguenze di scelte aziendali inappropriate e di certo non improntate al rispetto di tutte le norme contrattuali previste per legge. Diverse aziende, negli anni, si sono susseguite assumendo sempre lo stesso atteggiamento, con scelte unilaterali e volte al risparmio a discapito dei dipendenti e con ricadute negative sul servizio. Identica è la situazione che si vive oggi con l'avvento di Greenlink l'azienda che dal 1° gennaio scorso si occupa della raccolta e spazzamento nel territorio di Bisceglie» ha osservato il rappresentante sindacale.
«Oltre 30 addetti (numero parecchio superiore a quanto consentito dalla legge) lavorano part-time da anni percependo molto meno persino di quanto è garantito dal reddito di cittadinanza. Il personale, talvolta, èutilizzato in mansioni diverse rispetto a quanto previsto dal loro inquadramento (il che significa ulteriore risparmio per l'azienda) e vista la situazione di bisogno da parte di questi padri di famiglia l'impresa riesce a sopperire alle esigenze con lavoro straordinario.
La dignità di questi uomini è pari a zero come se chi lavora per strada non meritasse il giusto rispetto, dato che per anni non ci sono state docce e servizi sanitari adeguati al numero dei dipendenti (100 unità circa) malgrado le numerose segnalazioni alle autorità competenti da parte della nostra organizzazione sindacale.
Dipendenti che ancora oggi lavorano per poche centinaia di euro (meno del reddito di cittadinanza), con la speranza che il telefono squilli anche di notte pur di andare a guadagnare qualche ora di straordinario (dato che prestano servizi appena per 3 giorni a settimana) fregandosene se poi sono costretti a cambiarsi e forse lavarsi a fine turno in container improvvisati e posizionati tra i mezzi e container di rifiuti con perdite di liquido riversate sul suolo» ha rilevato Papeo.
«Chiediamo alle istituzioni di intervenire, di fare qualcosa non solo per i lavoratori ma anche per i cittadini biscegliesi che hanno diritto ad un servizio pubblico svolto da lavoratori opportunamente retribuiti e motivati. Sono mesi che - insieme alle altre organizzazioni sindacali - cerchiamo il dialogo. Tanti sono stati gli incontri tra azienda e parti sociali; abbiamo interessato l'amministrazione comunale che nell'ultimo periodo ha anche presenziato agli incontri (dietro nostra esplicita richiesta) ma nulla è cambiato e per questo chiediamo che qualcuno si interessi alle storie di questi lavoratori ormai sempre più abbandonati nelle mani di aziende che adottano politiche del lavoro scellerate e non conformi a quanto previsto dalla legge» ha concluso Emanuele Papeo.