Politica
Francesco Boccia su Salvini e Di Maio: «Una grande scorreggia li seppellirà»
Il deputato biscegliese del Partito Democratico non le manda a dire ai due vicepremier
Italia - martedì 12 febbraio 2019
Francesco Boccia è un uomo di spirito e non ha perso l'opportunità per commentare, in modo anche abbastanza colorito, le esternazioni dei due vicepremier in merito all'epilogo della 69ª edizione del Festival della canzone italiana.
«Salvini e Di Maio? Ci mancava Sanremo. Già si erano espressi sulla nazionale. Questo continuo ricercare la pancia del Paese si ritorcerà contro di loro» ha affermato il parlamentare biscegliese del Partito Democratico intervistato da Radio Cusano Campus nel corso della trasmissione "Ho scelto Cusano" andata in onda lunedì 11 febbraio.
«L'altro giorno un medico gastroenterologo molto bravo, mentre parlavamo di politica, mi ricordava che, a furia di sottoporre a pressioni la pancia, questa fa aria prima o poi. Quindi, tutto si risolverà contro di loro con una grande scorreggia» ha rimarcato l'esponente dem.
«È una reazione inevitabile. Più si sollecita la pancia, più la pancia fa aria. Io sono oggettivamente stufo di questi due pseudo-leader politici che, anziché pensare al bene del Paese, continuano a sollecitare i peggiori sentimenti. Gli italiani, prima o poi, si stancheranno e avranno una reazione di pancia» ha evidenziato Boccia, riferendosi ai commenti espressi dal capo politico del Movimento 5 Stelle e dal leader leghista sul contestatissimo finale della gara canora.
«Mi dispiace siano stati strumentalizzati ragazzi straordinari come Ultimo e Mahmood, che magari nella vita reale sarebbero diventati amici e ora, poverini, sono obbligati a giustificare cosa? Il loro talento? Sono entrambi ragazzi di talento e ha vinto uno, anziché l'altro. Va bene così. È evidente che qualcosa non abbia funzionato, ma che la politica debba occuparsi di questo la trovo una cosa davvero penosa. E la trovo penosa per tutti, a partire da Salvini e Di Maio» ha dichiarato il deputato del Pd.
«L'Italia ha bisogno di un'altra politica, che sia di destra o di sinistra. Lo decideranno gli italiani, ma abbiamo bisogno di una politica che pensi al futuro del Paese e invece pensiamo solo al conflitto del conflitto. È una cosa insopportabile» ha concluso Francesco Boccia.
«Salvini e Di Maio? Ci mancava Sanremo. Già si erano espressi sulla nazionale. Questo continuo ricercare la pancia del Paese si ritorcerà contro di loro» ha affermato il parlamentare biscegliese del Partito Democratico intervistato da Radio Cusano Campus nel corso della trasmissione "Ho scelto Cusano" andata in onda lunedì 11 febbraio.
«L'altro giorno un medico gastroenterologo molto bravo, mentre parlavamo di politica, mi ricordava che, a furia di sottoporre a pressioni la pancia, questa fa aria prima o poi. Quindi, tutto si risolverà contro di loro con una grande scorreggia» ha rimarcato l'esponente dem.
«È una reazione inevitabile. Più si sollecita la pancia, più la pancia fa aria. Io sono oggettivamente stufo di questi due pseudo-leader politici che, anziché pensare al bene del Paese, continuano a sollecitare i peggiori sentimenti. Gli italiani, prima o poi, si stancheranno e avranno una reazione di pancia» ha evidenziato Boccia, riferendosi ai commenti espressi dal capo politico del Movimento 5 Stelle e dal leader leghista sul contestatissimo finale della gara canora.
«Mi dispiace siano stati strumentalizzati ragazzi straordinari come Ultimo e Mahmood, che magari nella vita reale sarebbero diventati amici e ora, poverini, sono obbligati a giustificare cosa? Il loro talento? Sono entrambi ragazzi di talento e ha vinto uno, anziché l'altro. Va bene così. È evidente che qualcosa non abbia funzionato, ma che la politica debba occuparsi di questo la trovo una cosa davvero penosa. E la trovo penosa per tutti, a partire da Salvini e Di Maio» ha dichiarato il deputato del Pd.
«L'Italia ha bisogno di un'altra politica, che sia di destra o di sinistra. Lo decideranno gli italiani, ma abbiamo bisogno di una politica che pensi al futuro del Paese e invece pensiamo solo al conflitto del conflitto. È una cosa insopportabile» ha concluso Francesco Boccia.