Politica
Franco Napoletano è pronto: «Disponibile a candidarmi a sindaco»
L'ex primo cittadino: «La gente si fida di chi ha già amministrato in passato»
Bisceglie - venerdì 16 marzo 2018
16.42
Franco Napoletano, già primo cittadino di Bisceglie dal 1996 al 2006, ha sciolto le riserve, comunicando, attraverso un lungo e dettagliato post sul suo profilo Facebook, la disponibilità a candidarsi nuovamente a sindaco.
«La gente chiede una guida sicura per rilanciare insieme la città di Bisceglie. Sono in tanti ad aspirare legittimamente a ricoprire la carica di sindaco della nostra città, ma non tutti sono in grado di farlo al meglio. Infatti, viviamo in tempi difficili e fare il sindaco non è semplicemente mettersi una fascia e farsi una fotografia.
Insieme al fondamentale requisito dell'onestà occorrono capacità, esperienza, cultura, autorevolezza, conoscenza della macchina amministrativa, idee chiare sullo sviluppo della città.
Soprattutto, occorre avere un rapporto diretto e sincero con i cittadini, che devono essere i veri protagonisti di un progetto di crescita della città. Ascoltare i cittadini e poi decidere per i cittadini: sempre! Non clientele, non privilegi ma il bene comune.
Ho già guidato la città, per dieci anni, durante i quali ho letteralmente trasformato Bisceglie, realizzando opere pubbliche e promuovendo progetti, come non si vedevano dagli anni '50 dell'immediato dopoguerra.
Ho anche lasciato molte opere che hanno completato ed inaugurato le amministrazioni successive.
Ho fatto della città un punto di riferimento dell'intero territorio regionale, dandogli anche notorietà nazionale e internazionale.
Nel contempo, sono stato vicino alla parte più disagiata della città, assegnando alloggi pubblici a chi ne aveva bisogno, facendo lavorare a rotazione decine e decine di disoccupati, aiutando chi ne aveva necessità, favorendo la creazione di nuove imprese e la ripresa di aziende in crisi (dal commercio all'edilizia).
Ho lasciato una città vivace, in crescita, Bandiera Blu, con migliaia di persone che, da fuori Bisceglie, animavano la movida biscegliese.
Ora sono i biscegliesi che sono tornati a frequentare le città vicine, mentre prima era, perfino, difficoltoso raggiungere la nostra litoranea (recuperata in quegli anni).
Bisceglie era diventata, ancor più di oggi, una città invidiata anche da quelle limitrofe.
Adesso, anche per l'intervenuta ed ancora perdurante crisi economica, ritrovo una città che ha bisogno di interventi decisi, in tutti i campi, a partire dai sevizi pubblici e dalla qualità della vita, mentre la stagione delle grandi opere non è affatto conclusa. Una città che vive un periodo di confusione e di smarrimento, nonostante che negli ultimi anni siano stati fatti interventi importanti (insieme ad interventi non sempre appropriati).
Dunque, è necessario un grande sforzo per consentire alla città di sviluppare appieno le proprie potenzialità. Per questo, è necessario un sindaco che sappia fare il sindaco, che abbia già dimostrato di saperlo fare e che, se dice una cosa, la fa!
Un sindaco che anteponga gli interessi collettivi a quelli, pur legittimi, di parte.
In questi ultimi 5 anni, pur rimanendo all'opposizione (costruttiva, ma opposizione), ho ricoperto la carica di presidente del consiglio Ccmunale, un ruolo istituzionale e di garanzia, ben distinto dalle responsabilità amministrative.
Esercitando questo ruolo, ho comunque consentito, fin dal primo giorno, le riprese televisive del consiglio comunale e ho dato la possibilità a tutti i consiglieri comunali, senza ulteriori costi per le casse comunali e facendo tesoro della mia esperienza parlamentare, di ricevere immediate risposte alle loro interrogazioni.
Da più parti e da tempo, mi pervengono numerosissime richieste che mi invitano a mettere ancora una volta a disposizione della nostra collettività il mio impegno e la mia passione, candidandomi a sindaco.
La gente conosce coloro che intendono candidarsi a sindaco ma, evidentemente, mostra di fidarsi di più non di chi promette ma di chi ha già amministrato Bisceglie in passato coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Pur auspicando fortemente la costruzione di una coalizione unitaria di governo cittadino, che ritengo assolutamente necessaria, con un programma condiviso di rilancio, è il momento di rompere gli indugi e dare la mia disponibilità a candidarmi nuovamente a sindaco. Per trasformare nuovamente Bisceglie, unire le forze e le esperienze migliori e preparare, nel contempo, la crescita di nuova classe dirigente a cui lasciare, in mani sicure, il testimone della guida amministrativa».
«La gente chiede una guida sicura per rilanciare insieme la città di Bisceglie. Sono in tanti ad aspirare legittimamente a ricoprire la carica di sindaco della nostra città, ma non tutti sono in grado di farlo al meglio. Infatti, viviamo in tempi difficili e fare il sindaco non è semplicemente mettersi una fascia e farsi una fotografia.
Insieme al fondamentale requisito dell'onestà occorrono capacità, esperienza, cultura, autorevolezza, conoscenza della macchina amministrativa, idee chiare sullo sviluppo della città.
Soprattutto, occorre avere un rapporto diretto e sincero con i cittadini, che devono essere i veri protagonisti di un progetto di crescita della città. Ascoltare i cittadini e poi decidere per i cittadini: sempre! Non clientele, non privilegi ma il bene comune.
Ho già guidato la città, per dieci anni, durante i quali ho letteralmente trasformato Bisceglie, realizzando opere pubbliche e promuovendo progetti, come non si vedevano dagli anni '50 dell'immediato dopoguerra.
Ho anche lasciato molte opere che hanno completato ed inaugurato le amministrazioni successive.
Ho fatto della città un punto di riferimento dell'intero territorio regionale, dandogli anche notorietà nazionale e internazionale.
Nel contempo, sono stato vicino alla parte più disagiata della città, assegnando alloggi pubblici a chi ne aveva bisogno, facendo lavorare a rotazione decine e decine di disoccupati, aiutando chi ne aveva necessità, favorendo la creazione di nuove imprese e la ripresa di aziende in crisi (dal commercio all'edilizia).
Ho lasciato una città vivace, in crescita, Bandiera Blu, con migliaia di persone che, da fuori Bisceglie, animavano la movida biscegliese.
Ora sono i biscegliesi che sono tornati a frequentare le città vicine, mentre prima era, perfino, difficoltoso raggiungere la nostra litoranea (recuperata in quegli anni).
Bisceglie era diventata, ancor più di oggi, una città invidiata anche da quelle limitrofe.
Adesso, anche per l'intervenuta ed ancora perdurante crisi economica, ritrovo una città che ha bisogno di interventi decisi, in tutti i campi, a partire dai sevizi pubblici e dalla qualità della vita, mentre la stagione delle grandi opere non è affatto conclusa. Una città che vive un periodo di confusione e di smarrimento, nonostante che negli ultimi anni siano stati fatti interventi importanti (insieme ad interventi non sempre appropriati).
Dunque, è necessario un grande sforzo per consentire alla città di sviluppare appieno le proprie potenzialità. Per questo, è necessario un sindaco che sappia fare il sindaco, che abbia già dimostrato di saperlo fare e che, se dice una cosa, la fa!
Un sindaco che anteponga gli interessi collettivi a quelli, pur legittimi, di parte.
In questi ultimi 5 anni, pur rimanendo all'opposizione (costruttiva, ma opposizione), ho ricoperto la carica di presidente del consiglio Ccmunale, un ruolo istituzionale e di garanzia, ben distinto dalle responsabilità amministrative.
Esercitando questo ruolo, ho comunque consentito, fin dal primo giorno, le riprese televisive del consiglio comunale e ho dato la possibilità a tutti i consiglieri comunali, senza ulteriori costi per le casse comunali e facendo tesoro della mia esperienza parlamentare, di ricevere immediate risposte alle loro interrogazioni.
Da più parti e da tempo, mi pervengono numerosissime richieste che mi invitano a mettere ancora una volta a disposizione della nostra collettività il mio impegno e la mia passione, candidandomi a sindaco.
La gente conosce coloro che intendono candidarsi a sindaco ma, evidentemente, mostra di fidarsi di più non di chi promette ma di chi ha già amministrato Bisceglie in passato coi risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Pur auspicando fortemente la costruzione di una coalizione unitaria di governo cittadino, che ritengo assolutamente necessaria, con un programma condiviso di rilancio, è il momento di rompere gli indugi e dare la mia disponibilità a candidarmi nuovamente a sindaco. Per trasformare nuovamente Bisceglie, unire le forze e le esperienze migliori e preparare, nel contempo, la crescita di nuova classe dirigente a cui lasciare, in mani sicure, il testimone della guida amministrativa».