Politica
Fratelli d'Italia su agricoltura e Psr: «Utilizzare le risorse che tornano indietro a Bruxelles»
Gemmato: «La regione Puglia si rivela tartaruga nell'istruttoria delle domande»
Bisceglie - mercoledì 28 febbraio 2018
13.25
Sono oltre 9 mila le richieste di finanziamento complessivamente presentate alla regione Puglia nell'ambito del Programma di sviluppo rurale 2014-2020.
Nel dettaglio, sono più di 3 mila i progetti relativi al miglioramento della competitività delle aziende agricole già esistenti per un totale di 630 milioni di euro di investimenti potenziali, ben dieci volte superiori alle risorse che l'Ente mette a disposizione. E ancora: oltre 5 mila le domande relative al «Pacchetto giovani» con una richiesta di 900 milioni di euro; 500 le istanze da parte dell'industria alimentare e oltre 700 quelle per gli agriturismo, anche in questo caso con una richiesta di contributi superiore alla disponibilità effettiva.
«Numeri che contengono una doppia chiave di lettura» ha spiegato Marcello Gemmato, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia e candidato alla Camera in tutti e quattro i collegi plurinominali sul territorio regionale: «Se da un lato queste cifre fotografano un settore primario che nella nostra regione è sempre in fermento, d'altra parte mostrano la gravissima inadeguatezza in tema di politiche agricole da parte degli attuali governi nazionale e regionale. Se è vero come è vero che le disponibilità finanziarie messe in campo dal Psr della regione Puglia sono appena un decimo rispetto alle richieste da parte di aziende che ancora oggi rappresentano il traino dell'economia pugliese, be' allora è del tutto evidente che siamo di fronte a una classe dirigente strabica incapace di leggere e interpretare le reali esigenze del territorio».
Gemmato ha aggiunto: «Come se non bastasse si registrano ritardi da tartaruga nelle istruttorie delle domande, con bandi pubblici che in alcuni casi sono stati pubblicati con un anno di ritardo rispetto ai corrispondenti avvisi pubblici. Il risultato è che oggi ci sono imprenditori ai quali non è dato sapere se, come, quando e quanto possono investire per migliorare la produttività delle proprie aziende. Oltretutto moltissimi rischiano di rimanere delusi tenuto conto dell'insufficienza delle risorse disponibili rispetto alle domande presentate. Queste istanze rappresentano il futuro dell'imprenditorialità agricola regionale ed è per questo che non è più rimandabile ogni sforzo possibile per ricercare maggiori risorse finanziarie e accogliere tutte le richieste di contributo che siano ovviamente in linea con le norme».
«In questa direzione è auspicabile una ricognizione di tutti i bandi comunitari attualmente in cantiere al fine di limitare la perdita dei finanziamenti comunitari che spesso tornano indietro a Bruxelles perché inutilizzati. Il primo compito del prossimo governo dovrà essere quello di monitorare e capire le cause vere del ritardo assurdo della nostra Regione e quello di provvedere immediatamente alla erogazione dei contributi del PSR, rimpinguando i budget a disposizione e allineandoli con le reali esigenze del territorio» ha concluso il leader pugliese di Fratelli d'Italia.
Nel dettaglio, sono più di 3 mila i progetti relativi al miglioramento della competitività delle aziende agricole già esistenti per un totale di 630 milioni di euro di investimenti potenziali, ben dieci volte superiori alle risorse che l'Ente mette a disposizione. E ancora: oltre 5 mila le domande relative al «Pacchetto giovani» con una richiesta di 900 milioni di euro; 500 le istanze da parte dell'industria alimentare e oltre 700 quelle per gli agriturismo, anche in questo caso con una richiesta di contributi superiore alla disponibilità effettiva.
«Numeri che contengono una doppia chiave di lettura» ha spiegato Marcello Gemmato, coordinatore regionale di Fratelli d'Italia e candidato alla Camera in tutti e quattro i collegi plurinominali sul territorio regionale: «Se da un lato queste cifre fotografano un settore primario che nella nostra regione è sempre in fermento, d'altra parte mostrano la gravissima inadeguatezza in tema di politiche agricole da parte degli attuali governi nazionale e regionale. Se è vero come è vero che le disponibilità finanziarie messe in campo dal Psr della regione Puglia sono appena un decimo rispetto alle richieste da parte di aziende che ancora oggi rappresentano il traino dell'economia pugliese, be' allora è del tutto evidente che siamo di fronte a una classe dirigente strabica incapace di leggere e interpretare le reali esigenze del territorio».
Gemmato ha aggiunto: «Come se non bastasse si registrano ritardi da tartaruga nelle istruttorie delle domande, con bandi pubblici che in alcuni casi sono stati pubblicati con un anno di ritardo rispetto ai corrispondenti avvisi pubblici. Il risultato è che oggi ci sono imprenditori ai quali non è dato sapere se, come, quando e quanto possono investire per migliorare la produttività delle proprie aziende. Oltretutto moltissimi rischiano di rimanere delusi tenuto conto dell'insufficienza delle risorse disponibili rispetto alle domande presentate. Queste istanze rappresentano il futuro dell'imprenditorialità agricola regionale ed è per questo che non è più rimandabile ogni sforzo possibile per ricercare maggiori risorse finanziarie e accogliere tutte le richieste di contributo che siano ovviamente in linea con le norme».
«In questa direzione è auspicabile una ricognizione di tutti i bandi comunitari attualmente in cantiere al fine di limitare la perdita dei finanziamenti comunitari che spesso tornano indietro a Bruxelles perché inutilizzati. Il primo compito del prossimo governo dovrà essere quello di monitorare e capire le cause vere del ritardo assurdo della nostra Regione e quello di provvedere immediatamente alla erogazione dei contributi del PSR, rimpinguando i budget a disposizione e allineandoli con le reali esigenze del territorio» ha concluso il leader pugliese di Fratelli d'Italia.