Attualità
Gara-ponte igiene urbana, per il dirigente Pedone mancano le coperture economiche
Spunta un documento per certi versi sensazionale: respinta la proposta del consiglio comunale
Bisceglie - giovedì 28 marzo 2019
16.54
La proposta di gara-ponte per la gestione del servizio di igiene urbana a Bisceglie è priva di copertura finanziaria. Lo ha messo nero su bianco Angelo Pedone, dirigente della ripartizione economico-finanziaria del comune.
Una tegola pesantissima per l'ente, che potrebbe avere ripercussioni sull'approvazione del bilancio di previsione, prevista fra alcuni giorni.
«Per tramite del Segretario generale, si restituisce la proposta perché risulta priva di copertura finanziaria al capitolo 6391 del bilancio in esercizio provvisorio e successivi 2020 e 2021» ha scritto Pedone, specificando che «dalla proposta di provvedimento consiliare si rileva un importo complessivo da porre a base di gara di 13.36 milioni di euro - privo di copertura finanziaria per 261954.02 euro».
Il dirigente della ripartizione ha evidenziato che «trattandosi di servizio a totale copertura della tariffa (Tari) a carico dei contribuenti, qualora non modificabile, dovrà essere modificato sia il Piano economico finanziario del servizio igiene urbana 2019-2021, che il redigendo bilancio di previsione 2019-2021 approvato dalla giunta comunale con delibera n° 73 del 14 marzo scorso al fine di ripristinare gli equilibri».
Quanto comunicato da Pedone allungherà inevitabilmente le procedure di approvazione del bilancio di previsione, già in ritardo rispetto alla scadenza "naturale" del 31 marzo fissato dalle normative (comunque prorogabile per decisione della Prefettura competente). Una brutta gatta da pelare per l'amministrazione, in ogni caso.
«Avevamo chiesto le carte che ancora non arrivano, ma dalla nota consegnataci si evince che chi ha calcolato la base d'asta della fantomatica gara con i costi prevedibili non è lo stesso che ha fatto il calcolo ai fini del Piano economico finanziario che si discuterà venerdì» ha rilevato Spina.
«Morale della favola. Il dirigente della ripartizione finanziaria ha mandato indietro la delibera di indizione gara perché altrimenti bisognerebbe rifare tutto il bilancio. Delle due l'una: Angarano scelga di rifare il bilancio daccapo con i calcoli esatti o di firmare l'ordinanza con l'undicesima proroga! Intanto, visti gli errori e le gravi discordanze che risultano nei conti dell'igiene urbana, in attesa che qualcuno... prenda una calcolatrice, nessuno tocchi le aliquote e si confermino quelle ridotte grazie alla lungimiranza degli anni precedenti» ha concluso.
Una tegola pesantissima per l'ente, che potrebbe avere ripercussioni sull'approvazione del bilancio di previsione, prevista fra alcuni giorni.
«Per tramite del Segretario generale, si restituisce la proposta perché risulta priva di copertura finanziaria al capitolo 6391 del bilancio in esercizio provvisorio e successivi 2020 e 2021» ha scritto Pedone, specificando che «dalla proposta di provvedimento consiliare si rileva un importo complessivo da porre a base di gara di 13.36 milioni di euro - privo di copertura finanziaria per 261954.02 euro».
Il dirigente della ripartizione ha evidenziato che «trattandosi di servizio a totale copertura della tariffa (Tari) a carico dei contribuenti, qualora non modificabile, dovrà essere modificato sia il Piano economico finanziario del servizio igiene urbana 2019-2021, che il redigendo bilancio di previsione 2019-2021 approvato dalla giunta comunale con delibera n° 73 del 14 marzo scorso al fine di ripristinare gli equilibri».
Quanto comunicato da Pedone allungherà inevitabilmente le procedure di approvazione del bilancio di previsione, già in ritardo rispetto alla scadenza "naturale" del 31 marzo fissato dalle normative (comunque prorogabile per decisione della Prefettura competente). Una brutta gatta da pelare per l'amministrazione, in ogni caso.
SPINA: «IL BILANCIO È SBAGLIATO MA NESSUNO TOCCHI LE ALIQUOTE»
«Bilancio sbagliato. Il dirigente boccia la gara ponte dell'igiene urbana» ha commentato l'ex sindaco Francesco Spina. «L'aumento Tari che volevano fare potrebbe essere invalido. L'avevamo detto: il Piano economico finanziario che si porterà venerdì consiglio, convocato con motivo di urgenza in forme non regolamentari, non è coerente con i costi del servizio» ha aggiunto, pubblicando la nota di Pedone consegnata giovedì mattina in conferenza capigruppo (venerdì è in programma la riunione della massima assise cittadina con all'ordine del giorno l'approvazione del Documento unico di programmazione).«Avevamo chiesto le carte che ancora non arrivano, ma dalla nota consegnataci si evince che chi ha calcolato la base d'asta della fantomatica gara con i costi prevedibili non è lo stesso che ha fatto il calcolo ai fini del Piano economico finanziario che si discuterà venerdì» ha rilevato Spina.
«Morale della favola. Il dirigente della ripartizione finanziaria ha mandato indietro la delibera di indizione gara perché altrimenti bisognerebbe rifare tutto il bilancio. Delle due l'una: Angarano scelga di rifare il bilancio daccapo con i calcoli esatti o di firmare l'ordinanza con l'undicesima proroga! Intanto, visti gli errori e le gravi discordanze che risultano nei conti dell'igiene urbana, in attesa che qualcuno... prenda una calcolatrice, nessuno tocchi le aliquote e si confermino quelle ridotte grazie alla lungimiranza degli anni precedenti» ha concluso.