Attualità
Gestori degli shop H24 all'attacco: «Chiusi per colpa del sindaco»
Cartello emblematico all'esterno di un'attività. Chiesta la revisione dell'ultima ordinanza
Bisceglie - domenica 10 maggio 2020
10.24
I gestori degli shop H24 continuano a esprimere tutta la loro costernazione nei confronti del sindaco di Bisceglie Angelantonio Angarano, cui addossano la responsabilità delle mancate riaperture delle attività a causa dei contenuti, ritenuti troppo stringenti, dell'ordinanza n° 65 di venerdì 8 maggio.
«Siamo d'accordo con lei: i cittadini vanno tutelati da un'eventuale trasmissione del Coronavirus e riteniamo, nell'ultimo incontro tenutosi proprio con lei e i componenti del suo entourage a Palazzo San Domenico, di avere assicurato il massimo impegno a fare in modo che nelle nostre attività non si creassero situazioni di rischio. Non condividiamo molte delle sue restrizioni e, anzi, le riteniamo assurde». Questo è quanto affidato a una nota firmata da Nicola Caggianelli in rappresentanza di tutti i colleghi, anche se è doveroso precisare che nel tardo pomeriggio di sabato era stato diffuso un altro comunicato, sottoscritto da Pasquale Soldani (link).
«Non è possibile che un esercizio che ha un suo codice Ateco, che distribuisce prodotti direttamente al consumatore tramite macchine, all'interno del quale buon senso del cittadino dovrebbe prevalere su tutto, debba installare tornelli o porte automatizzate che non avrebbero senso perché eludere l'ingresso sarebbe un giochino da ragazzi. Queste disposizioni ci porterebbero via solo un bel po' di denaro per l'installazione. Quanto ai dispenser e al distributore di guanti monouso, non durerebbero più di qualche ora» ha affermato Caggianelli.
«Riteniamo altrettanto assurdo l'obbligo di presidiare l'attività per tutta la durata dell'apertura, indossando la pettorina. Il sindaco forse ci ha scambiati per qualche altra categoria, in quanto i nostri locali sono arieggiati e volendo fare un confronto con farmacie, tabaccherie, bar e altre attività con mini-assembramenti (volendo possiamo mostrarle decine di foto), non ci sembra che davanti alle nostre attività potrebbero venirsi a creare situazioni diverse» ha aggiunto il rappresentante dei gestori degli shop H24.
L'invito al sindaco è a un confronto in tempi rapidi per «rivedere l'ordinanza e trovare insieme soluzioni adeguate per la riapertura, evitando di andare incontro a gravissime difficoltà economiche che già il settore del commercio sta vivendo, rischiando la chiusura delle nostre attività» ha concluso.
«Siamo d'accordo con lei: i cittadini vanno tutelati da un'eventuale trasmissione del Coronavirus e riteniamo, nell'ultimo incontro tenutosi proprio con lei e i componenti del suo entourage a Palazzo San Domenico, di avere assicurato il massimo impegno a fare in modo che nelle nostre attività non si creassero situazioni di rischio. Non condividiamo molte delle sue restrizioni e, anzi, le riteniamo assurde». Questo è quanto affidato a una nota firmata da Nicola Caggianelli in rappresentanza di tutti i colleghi, anche se è doveroso precisare che nel tardo pomeriggio di sabato era stato diffuso un altro comunicato, sottoscritto da Pasquale Soldani (link).
«Non è possibile che un esercizio che ha un suo codice Ateco, che distribuisce prodotti direttamente al consumatore tramite macchine, all'interno del quale buon senso del cittadino dovrebbe prevalere su tutto, debba installare tornelli o porte automatizzate che non avrebbero senso perché eludere l'ingresso sarebbe un giochino da ragazzi. Queste disposizioni ci porterebbero via solo un bel po' di denaro per l'installazione. Quanto ai dispenser e al distributore di guanti monouso, non durerebbero più di qualche ora» ha affermato Caggianelli.
«Riteniamo altrettanto assurdo l'obbligo di presidiare l'attività per tutta la durata dell'apertura, indossando la pettorina. Il sindaco forse ci ha scambiati per qualche altra categoria, in quanto i nostri locali sono arieggiati e volendo fare un confronto con farmacie, tabaccherie, bar e altre attività con mini-assembramenti (volendo possiamo mostrarle decine di foto), non ci sembra che davanti alle nostre attività potrebbero venirsi a creare situazioni diverse» ha aggiunto il rappresentante dei gestori degli shop H24.
L'invito al sindaco è a un confronto in tempi rapidi per «rivedere l'ordinanza e trovare insieme soluzioni adeguate per la riapertura, evitando di andare incontro a gravissime difficoltà economiche che già il settore del commercio sta vivendo, rischiando la chiusura delle nostre attività» ha concluso.