Religioni
Giornata diocesana del Malato alla Basilica di San Giuseppe
Un momento di preghiera e condivisione con la collaborazione delle Ancelle della Divina Provvidenza
Bisceglie - mercoledì 1 maggio 2019
La ventunesima Giornata diocesana del malato si terrà a Bisceglie. Sabato 4 maggio, nella Basilica di San Giuseppe, all'interno dell'Opera Don Uva, avranno luogo gli eventi organizzati dall'ufficio diocesano per la pastorale della salute, in collaborazione con le sorelle della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza.
L'evento vuol essere per tutti i credenti «un momento di forte preghiera, di condivisione, di offerta della sofferenza per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto del fratello infermo il Santo Volto di Cristo che, soffrendo, morendo e risorgendo ha operato la salvezza dell'umanità» (San Giovanni Paolo II).
La malattia, soprattutto quella grave, mette sempre in crisi l'esistenza umana e porta con sé interrogativi che scavano in profondità. Il primo momento può essere a volte di ribellione: perché è capitato proprio a me? Ci si potrebbe sentire disperati, pensare che tutto è perduto, che ormai niente ha più senso.
Il direttore dell'ufficio diocesano per la pastorale della salute, don Francesco Ferrante, citando un messaggio di Papa Francesco ai malati, ha sottolineato la potenzialità positiva della fede in queste situazioni: «Non perché la fede faccia sparire la malattia, il dolore, o le domande che ne derivano; ma perché offre una chiave con cui possiamo scoprire il senso più profondo di ciò che stiamo vivendo; una chiave che ci aiuta a vedere come la malattia può essere la via per arrivare ad una più stretta vicinanza con Gesù, che cammina al nostro fianco, caricato della Croce».
In programma, a partire dalle ore 15:30, l'accoglienza, cui seguirà, dalle 16:00, il rosario meditato animato. Un'ora più tardi, alle 17:00, la solenne celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Leonardo D'Ascenzo, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie. Dalle 18:30 momento conviviale di festa e animazione.
L'evento vuol essere per tutti i credenti «un momento di forte preghiera, di condivisione, di offerta della sofferenza per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto del fratello infermo il Santo Volto di Cristo che, soffrendo, morendo e risorgendo ha operato la salvezza dell'umanità» (San Giovanni Paolo II).
La malattia, soprattutto quella grave, mette sempre in crisi l'esistenza umana e porta con sé interrogativi che scavano in profondità. Il primo momento può essere a volte di ribellione: perché è capitato proprio a me? Ci si potrebbe sentire disperati, pensare che tutto è perduto, che ormai niente ha più senso.
Il direttore dell'ufficio diocesano per la pastorale della salute, don Francesco Ferrante, citando un messaggio di Papa Francesco ai malati, ha sottolineato la potenzialità positiva della fede in queste situazioni: «Non perché la fede faccia sparire la malattia, il dolore, o le domande che ne derivano; ma perché offre una chiave con cui possiamo scoprire il senso più profondo di ciò che stiamo vivendo; una chiave che ci aiuta a vedere come la malattia può essere la via per arrivare ad una più stretta vicinanza con Gesù, che cammina al nostro fianco, caricato della Croce».
In programma, a partire dalle ore 15:30, l'accoglienza, cui seguirà, dalle 16:00, il rosario meditato animato. Un'ora più tardi, alle 17:00, la solenne celebrazione eucaristica presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Leonardo D'Ascenzo, arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie. Dalle 18:30 momento conviviale di festa e animazione.