Cultura
Giornata mondiale di Riso, patate e cozze. La sfida accettata (e vinta) da chef Lorusso
L'idea per esaltare il piatto della tradizione: un percorso gastronomico al contrario
Bisceglie - lunedì 3 luglio 2017
Lanciare la celebrazione di un piatto tipico ha il sapore (è il caso di dire) di una sfida.
La "giornata mondiale di riso, patate e cozze" nasce da un'idea del giornalista gastronomo Sandro Romano che per questa rassegna si è avvalso del patrocinio dell'Accademia Italiana Gastronomia e Gastrosofia, del network aggregativo "Mordi la Puglia" e dall'Associazione culturale "La Compagnia Della Lunga Tavola", e ha stimolato lo chef Giovanni Lorusso e il suo staff, a misurare il proprio livello di eccellenza senza abbandonare la vena innovativa della cucina sempre più apprezzata e rinomata del Ristorante 31.10 di via Alceo Dossena, zona 167.
Come aggiungere e far convivere aromoniosamente quegli elementi innovativi tipici della cucina del 31.10 con un piatto tradizionale che più tradizionale non si può?
Difficile credere ci sia un segreto, forse bastano passione e grande professionalità.
E un'idea: quella di un percorso gastronomico che ha portato il cliente a ritrovarsi il piatto principe della serata, al termine di variegati assaggi deliziosi e sorprendenti.
La prima tappa significativa è stata quella del "vitello di mare". Un pesce palombo abbondantemente speziato con sapori orientali. Un piatto che si fa ricordare.
Altre portate di questo percorso si sono arricchite dei migliori ingredienti della tradizione culinaria pugliese, non solo offerti dal mare.
Alla fine arriva il tanto atteso "riso, patate e cozze" e qui lo chef Lorusso ha saputo coniugare il fattore della sorpresa con la migliore combinazione degli ingredienti. Un tortino su una base di crema di stracciatella per un piatto sublime. Non solo un piatto da ricordare, ma da pretendere ogni volta che si ha la buona idea di passare dal 3110 per un viaggio nell'eccellenza del gusto.
Ha chiuso la serata il dolce con l'immancabile sospiro, presentato anch'esso nella forma innovativa diventata sempre più il marchio di fabbrica di una giovane impresa che accetta ed affronta la sfida della tradizione e del futuro.
La "giornata mondiale di riso, patate e cozze" nasce da un'idea del giornalista gastronomo Sandro Romano che per questa rassegna si è avvalso del patrocinio dell'Accademia Italiana Gastronomia e Gastrosofia, del network aggregativo "Mordi la Puglia" e dall'Associazione culturale "La Compagnia Della Lunga Tavola", e ha stimolato lo chef Giovanni Lorusso e il suo staff, a misurare il proprio livello di eccellenza senza abbandonare la vena innovativa della cucina sempre più apprezzata e rinomata del Ristorante 31.10 di via Alceo Dossena, zona 167.
Come aggiungere e far convivere aromoniosamente quegli elementi innovativi tipici della cucina del 31.10 con un piatto tradizionale che più tradizionale non si può?
Difficile credere ci sia un segreto, forse bastano passione e grande professionalità.
E un'idea: quella di un percorso gastronomico che ha portato il cliente a ritrovarsi il piatto principe della serata, al termine di variegati assaggi deliziosi e sorprendenti.
La prima tappa significativa è stata quella del "vitello di mare". Un pesce palombo abbondantemente speziato con sapori orientali. Un piatto che si fa ricordare.
Altre portate di questo percorso si sono arricchite dei migliori ingredienti della tradizione culinaria pugliese, non solo offerti dal mare.
Alla fine arriva il tanto atteso "riso, patate e cozze" e qui lo chef Lorusso ha saputo coniugare il fattore della sorpresa con la migliore combinazione degli ingredienti. Un tortino su una base di crema di stracciatella per un piatto sublime. Non solo un piatto da ricordare, ma da pretendere ogni volta che si ha la buona idea di passare dal 3110 per un viaggio nell'eccellenza del gusto.
Ha chiuso la serata il dolce con l'immancabile sospiro, presentato anch'esso nella forma innovativa diventata sempre più il marchio di fabbrica di una giovane impresa che accetta ed affronta la sfida della tradizione e del futuro.