Giornata nazionale Aido, il messaggio dell'Arcivescovo
«Auspico che tanti possano vivere quella solidarietà che è capace di andare persino oltre la morte»
La campagna di sensibilizzazione prosegue, pur nell'impossibilità di svolgere attività nelle piazze.
"La vita è un dono ricevuto che tende per natura sua a divenire bene donato".
Questa affermazione, che lessi nel documento finale del Congresso europeo delle vocazioni, tenutosi in Roma nel 1997, mi ritorna alla mente a seguito del Suo invito.
Dobbiamo riconoscere, semplicemente, questa evidenza: nessuno è all'origine di se stesso, nessuno mai ha chiesto di nascere. La vita è un dono-ricevuto originato dall'atto di amore di qualcuno, o di Qualcuno, questa è la sua verità. E allora non possiamo non vivere la vita come dono, questa volta da ri-donare nell'attenzione all'altro, nel prenderci cura soprattutto del più debole, fragile, malato, di chi domanda la nostra vicinanza, il nostro affetto, il nostro tempo, i nostri beni materiali e, infine, i nostri organi.
Quando doniamo noi stessi, esprimiamo e concretizziamo la verità che ci caratterizza come esseri umani. Nella misura in cui viviamo come un dono da "spendere" per gli altri, realizziamo noi stessi e sperimentiamo pienezza e gioia profonda. In questo momento di emergenza stiamo sperimentando ancor più l'importanza di essere un'unica grande famiglia, capaci di creare reti di solidarietà, che approdano fino al dono totale di sé, sull'esempio di Colui che per primo ha dato la vita per noi.
Papa Francesco, nel discorso del 13 aprile 2019, incoraggiava a inquadrare la donazione come un "guardare e andare oltre se stessi". È così che dobbiamo vivere questa offerta, come offerta al Signore, che si identifica nei piccoli, in coloro che soffrono.
Esprimo gratitudine all'Aido, impegnata nella campagna di sensibilizzazione in vista della 23esima edizione della Giornata nazionale per la donazione e il trapianto di organi e tessuti e auspico che tanti, stimolati dal vostro servizio, possano vivere quella solidarietà che è capace di andare persino oltre la morte. Augurando ogni bene, cordialmente La saluto».