Cultura
Giornate europee del patrimonio, quando la cultura educa alla bellezza e alla tutela del bene comune
Iniziative all’interno della Torre Normanna, patrimonio identitario della città
Bisceglie - venerdì 27 settembre 2019
11.34
"Ind'o córe de la Tòrra Mèste" è uno degli eventi proposti durante le Giornate europee del patrimonio e promossi dal Club UNESCO di Bisceglie, presieduto da Pina Catino. L'iniziativa congiunta di Consiglio d'Europa e Commissione europea ha come scopo far apprezzare e conoscere, a tutti i cittadini, il patrimonio culturale condiviso, valorizzando e promuovendo all'educazione del bene e alla sua tutela come comune elemento identitario.
Il 21 settembre scorso il museo etnografico "Francesco Prelorenzo" nella Torre Normanna di Bisceglie ha accolto tutti coloro, che dietro prenotazione, hanno aderito all'iniziativa, che si è svolta in partnership con la sezione di Bisceglie dell'Archeoclub d'Italia e il patrocinio del comune di Bisceglie.
Il titolo all'iniziativa "Ind'o córe de la Tòrra Mèste" è stato ispirato dai versi del poeta biscegliese Demetrio Rigante che è intervenuto per declamare la sua ode "A Vescègghia mèa bèlle". Durante l'evento sono state messe in mostra opere sul patrimonio intangibile a cura degli artisti Giacinto Galantino (miniature di monumenti in pietra biscegliesi) e Giacomo Gesmundo (statue in argilla, cartapesta, legno e stoffa) che rappresentano la donna, i mestieri di una volta, i volti segnati dal duro lavoro. Un'occasione per vivere, con consapevolezza, un luogo conservato come se fosse un'opera d'arte.
Il 21 settembre scorso il museo etnografico "Francesco Prelorenzo" nella Torre Normanna di Bisceglie ha accolto tutti coloro, che dietro prenotazione, hanno aderito all'iniziativa, che si è svolta in partnership con la sezione di Bisceglie dell'Archeoclub d'Italia e il patrocinio del comune di Bisceglie.
Il titolo all'iniziativa "Ind'o córe de la Tòrra Mèste" è stato ispirato dai versi del poeta biscegliese Demetrio Rigante che è intervenuto per declamare la sua ode "A Vescègghia mèa bèlle". Durante l'evento sono state messe in mostra opere sul patrimonio intangibile a cura degli artisti Giacinto Galantino (miniature di monumenti in pietra biscegliesi) e Giacomo Gesmundo (statue in argilla, cartapesta, legno e stoffa) che rappresentano la donna, i mestieri di una volta, i volti segnati dal duro lavoro. Un'occasione per vivere, con consapevolezza, un luogo conservato come se fosse un'opera d'arte.