.jpg)
Attualità
Giorno del Ricordo, Bisceglie commemora Antonio Papagni e le vittime delle foibe
Il Vicesindaco: «Non è solo un atto di giustizia storica, ma un impegno per il futuro»
Bisceglie - lunedì 10 febbraio 2025
11.01 Comunicato Stampa
Anche quest'anno la Città di Bisceglie ha celebrato il Giorno del Ricordo, rendendo solenne omaggio ad Antonio Papagni, giovane biscegliese vittima delle foibe.
Guardia di Pubblica Sicurezza presso la Questura di Trieste, Antonio fu ucciso a soli 27 anni e gettato nella foiba dell'Abisso di Plutone a Basovizza. Dichiarato disperso il 1° maggio 1945, il suo nome è stato ufficialmente riconosciuto dallo Stato tra le vittime del "massacro delle foibe, dell'esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale".
La cerimonia, organizzata dall'Amministrazione Comunale, si è svolta in corrispondenza della targa commemorativa apposta al civico 55 di via San Lorenzo, dove Antonio Papagni visse prima della sua partenza. Qui è stata deposta una corona d'alloro benedetta da Don Ferdinando Cascella, parroco di San Lorenzo. Presenti alla cerimonia il Vicesindaco Angelo Consiglio, assessori e consiglieri comunali, autorità civili e militari, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma, e una delegazione di studenti delle scuole cittadine.
«Ricordare Antonio Papagni e tutte le vittime delle foibe non è solo un atto di giustizia storica, ma un impegno per il futuro», ha detto il Vicesindaco di Bisceglie Angelo Consiglio. «Il sacrificio di Papagni rappresenta il destino di tanti italiani che subirono violenze e persecuzioni in quel drammatico periodo. L'odio ideologico e il nazionalismo estremo portarono a queste atrocità: il nostro compito è lavorare per la pace e il rispetto tra i popoli. Ricordarlo oggi significa anche difendere quei valori di libertà e democrazia per i quali ha sacrificato la vita».
Guardia di Pubblica Sicurezza presso la Questura di Trieste, Antonio fu ucciso a soli 27 anni e gettato nella foiba dell'Abisso di Plutone a Basovizza. Dichiarato disperso il 1° maggio 1945, il suo nome è stato ufficialmente riconosciuto dallo Stato tra le vittime del "massacro delle foibe, dell'esodo Giuliano-Dalmata e delle vicende del confine orientale".
La cerimonia, organizzata dall'Amministrazione Comunale, si è svolta in corrispondenza della targa commemorativa apposta al civico 55 di via San Lorenzo, dove Antonio Papagni visse prima della sua partenza. Qui è stata deposta una corona d'alloro benedetta da Don Ferdinando Cascella, parroco di San Lorenzo. Presenti alla cerimonia il Vicesindaco Angelo Consiglio, assessori e consiglieri comunali, autorità civili e militari, rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d'arma, e una delegazione di studenti delle scuole cittadine.
«Ricordare Antonio Papagni e tutte le vittime delle foibe non è solo un atto di giustizia storica, ma un impegno per il futuro», ha detto il Vicesindaco di Bisceglie Angelo Consiglio. «Il sacrificio di Papagni rappresenta il destino di tanti italiani che subirono violenze e persecuzioni in quel drammatico periodo. L'odio ideologico e il nazionalismo estremo portarono a queste atrocità: il nostro compito è lavorare per la pace e il rispetto tra i popoli. Ricordarlo oggi significa anche difendere quei valori di libertà e democrazia per i quali ha sacrificato la vita».