Religioni
Giovedì pomeriggio le esequie di don Salvino Porcelli
La celebrazione sarà presieduta dall'Arcivescovo Leonardo D'Ascenzo
Bisceglie - giovedì 9 settembre 2021
9.40
Giovedì 9 settembre, alle ore 16, nel Tempio di San Giuseppe all'interno dell'ex Casa della Divina Provvidenza, si terranno i funerali di don Salvino Porcelli, scomparso improvvisamente nella tarda mattinata di mercoledì a causa di un malore. Il sacerdote avrebbe compiuto 70 anni il prossimo 31 ottobre.
Le esequie saranno presiedutde da Sua Eccellenza Monsignor Leonardo D'Ascenzo.
Ordinato presbitero il 4 settembre 1976, Porcelli ha svolto il suo ministero sacerdotale come collaboratore in diverse parrocchie di Bisceglie per alcuni anni e nel 1994 è stato nominato Rettore della Chiesa di San Michele Arcangelo e responsabile del Centro Giovanile Cappuccini. Tra i fondatori del periodico diocesano "In comunione", ha guidato l'Ufficio comunicazioni sociali, mentre nel 1995 è stato nominato vicedirettore dell'Ufficio Caritas e nel 2000 componente della Commissione diocesana cultura e comunicazioni sociali.
«Molti lo ricordano come uomo di grande fede, sobrio ed essenziale nelle sue espressioni, di cultura, esperto di cinema, molto disponibile al dialogo e all'ascolto, ma anche molto sensibile sul piano della carità e delle povertà. Il suo Centro Giovanile era luogo molto vivo di accoglienza e di confronto con tanti giovani e punto di riferimento di tanti poveri» è quanto sottolineato in una nota ufficiale dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.
Le esequie saranno presiedutde da Sua Eccellenza Monsignor Leonardo D'Ascenzo.
Ordinato presbitero il 4 settembre 1976, Porcelli ha svolto il suo ministero sacerdotale come collaboratore in diverse parrocchie di Bisceglie per alcuni anni e nel 1994 è stato nominato Rettore della Chiesa di San Michele Arcangelo e responsabile del Centro Giovanile Cappuccini. Tra i fondatori del periodico diocesano "In comunione", ha guidato l'Ufficio comunicazioni sociali, mentre nel 1995 è stato nominato vicedirettore dell'Ufficio Caritas e nel 2000 componente della Commissione diocesana cultura e comunicazioni sociali.
«Molti lo ricordano come uomo di grande fede, sobrio ed essenziale nelle sue espressioni, di cultura, esperto di cinema, molto disponibile al dialogo e all'ascolto, ma anche molto sensibile sul piano della carità e delle povertà. Il suo Centro Giovanile era luogo molto vivo di accoglienza e di confronto con tanti giovani e punto di riferimento di tanti poveri» è quanto sottolineato in una nota ufficiale dell'Arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie.