Attualità
Giovedì riaprono le scuole, non mancano le incognite
Toccherà alle famiglie scegliere se mandare i figli in classe oppure optare per la didattica a distanza
Bisceglie - mercoledì 11 novembre 2020
19.00
Le incognite non mancano e alimentano apprensioni talvolta giustificate, spesso immotivate. Giovedì 12 novembre, a Bisceglie, tutti gli istituti scolastici di competenza comunale riapriranno i battenti secondo quanto stabilito da un'ordinanza del Sindaco Angelantonio Angarano.
Gli edifici che ospitano le classi di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado sono stati sottopostii alle attività di sanificazione utili a consentire il rientro in sicurezza degli studenti, degli insegnanti e del personale delle strutture. Sarà perciò la prima opportunità concreta per testare, sul territorio biscegliese, gli effetti delle decisioni contrastanti assunte dalla Regione Puglia e dal Governo rispetto alla modalità di fruizione della didattica.
L'ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte martedì 3 novembre sancisce il diritto alle lezioni in classe per i cicli scolastici fino alla secondaria di primo grado mentre Michele Emiliano, che in una precedente ordinanza del 28 ottobre aveva sospeso la didattica in presenza, ha corretto il tiro a seguito delle decisioni del primo ministro, affermando che sarebbe toccato alle famiglie scegliere di quale metodo avvalersi, con ripercussioni facilmente immaginabili sull'organizzazione delle attività nei circoli.
Uno scenario troppo fluido e decisamente poco chiaro, sul quale si sono innestate le immancabili e incontrollate voci a proposito di veri o presunti casi di positività al Covid di insegnanti. Diversi genitori lamentano una scarsa o assente comunicazione da parte dei dirigenti scolastici e delle segreterie su questo aspetto, che incrocia la sacrosante esigenza di tutela della privacy dei singoli e il bisogno di informazioni e indicazioni corrette manifestato dalle famiglie.
Giovedì, intanto, chi vorrà mandare il proprio figlio o la propria figlia a scuola sul territorio biscegliese avrà piena facoltà di farlo. Discorso differente per le superiori, destinate dal Dpcm Conte allo svolgimento della didattica a distanza.
Gli edifici che ospitano le classi di scuola dell'infanzia, primaria e secondaria di primo grado sono stati sottopostii alle attività di sanificazione utili a consentire il rientro in sicurezza degli studenti, degli insegnanti e del personale delle strutture. Sarà perciò la prima opportunità concreta per testare, sul territorio biscegliese, gli effetti delle decisioni contrastanti assunte dalla Regione Puglia e dal Governo rispetto alla modalità di fruizione della didattica.
L'ultimo Dpcm firmato dal premier Giuseppe Conte martedì 3 novembre sancisce il diritto alle lezioni in classe per i cicli scolastici fino alla secondaria di primo grado mentre Michele Emiliano, che in una precedente ordinanza del 28 ottobre aveva sospeso la didattica in presenza, ha corretto il tiro a seguito delle decisioni del primo ministro, affermando che sarebbe toccato alle famiglie scegliere di quale metodo avvalersi, con ripercussioni facilmente immaginabili sull'organizzazione delle attività nei circoli.
Uno scenario troppo fluido e decisamente poco chiaro, sul quale si sono innestate le immancabili e incontrollate voci a proposito di veri o presunti casi di positività al Covid di insegnanti. Diversi genitori lamentano una scarsa o assente comunicazione da parte dei dirigenti scolastici e delle segreterie su questo aspetto, che incrocia la sacrosante esigenza di tutela della privacy dei singoli e il bisogno di informazioni e indicazioni corrette manifestato dalle famiglie.
Giovedì, intanto, chi vorrà mandare il proprio figlio o la propria figlia a scuola sul territorio biscegliese avrà piena facoltà di farlo. Discorso differente per le superiori, destinate dal Dpcm Conte allo svolgimento della didattica a distanza.