Politica
Giunta regionale: si dimette l'assessore ai trasporti Giannini, indagato
Rimpasto ormai inevitabile, per Emiliano è un rompicapo
Bisceglie - giovedì 13 luglio 2017
Ha rimesso il suo mandato al presidente Michele Emiliano. Gianni Giannini non è più un componente della giunta regionale pugliese.
L'assessore ai trasporti, cui è stata notificata un'informazione di garanzia in riferimento a un filone secondario di una delle due inchieste della Procura di Bari su un presunto giro di appalti truccati e tangenti, ha rassegnato le dimissioni. L'esponente politico, il cui ufficio è stato perquisito dalla Guardia di Finanza, sarebbe accusato di aver sollecitato la concessione di fondi pubblici in favore di alcuni imprenditori. I fatti sono comunque distinti rispetto a ciò che è stato contestato alle undici persone destinatarie dei provvedimenti, fra cui il sindaco di Altamura Giacinto Forte.
Le deleghe di Giannini sono tornate nella disponibilità di Emiliano, che ha rimarcato l'intenzione di tutelare l'amministrazione e al tempo stesso consentire una serena prosecuzione delle indagini. «Ringrazio Gianni Giannini per la sensibilità dimostrata, qualità lo contraddistingue da sempre. Conosco bene la sua competenza e la sua onestà e per questo sono fiducioso che egli saprà dimostrare la sua totale estraneità alle accuse contestate» ha aggiunto il presidente della regione.
Il già previsto rimpasto in giunta, con ogni probabilità, sarà chiuso in tempi rapidi: il nodo della rappresentanza del territorio tarantino potrebbe essere sciolto col subentro a Giannini da parte di un esponente del Pd jonico (Michele Mazzarano?), che sbloccherebbe una situazione in stallo da alcuni giorni a causa delle difficoltà nel reperire una figura femminile per rilevare Anna Maria Curcuruto, in uscita. Nelle ultime ore si è fatta strada, seppure timidamente, l'ipotesi Debora Ciliento ma l'esponente dell'area cattolica dem è già nella giunta Bottaro a Trani. Continua a circolare il nome dell'ex tennista tarantina Roberta Vinci ma non se ne farà nulla.
L'assessorato all'ambiente dovrebbe restare alla Bat, col passaggio di testimone tra Domenico Santorsola e Filippo Caracciolo. Il decimo e ultimo posto a disposizione (finora inutilizzato) sarà garantito ad Alfonso Pisicchio, malgrado Mdp-Articolo 1 chieda rappresentanza all'interno dell'esecutivo regionale. Emiliano, deciso a sanare la recente frattura col suo vice, l'ex prefetto Antonio Nunziante, sembra intenzionato ad accelerare sulla nuova composizione della giunta. La tessera mancante del puzzle è sempre la seconda donna da aggiungere a Loredana Capone.
L'assessore ai trasporti, cui è stata notificata un'informazione di garanzia in riferimento a un filone secondario di una delle due inchieste della Procura di Bari su un presunto giro di appalti truccati e tangenti, ha rassegnato le dimissioni. L'esponente politico, il cui ufficio è stato perquisito dalla Guardia di Finanza, sarebbe accusato di aver sollecitato la concessione di fondi pubblici in favore di alcuni imprenditori. I fatti sono comunque distinti rispetto a ciò che è stato contestato alle undici persone destinatarie dei provvedimenti, fra cui il sindaco di Altamura Giacinto Forte.
Le deleghe di Giannini sono tornate nella disponibilità di Emiliano, che ha rimarcato l'intenzione di tutelare l'amministrazione e al tempo stesso consentire una serena prosecuzione delle indagini. «Ringrazio Gianni Giannini per la sensibilità dimostrata, qualità lo contraddistingue da sempre. Conosco bene la sua competenza e la sua onestà e per questo sono fiducioso che egli saprà dimostrare la sua totale estraneità alle accuse contestate» ha aggiunto il presidente della regione.
Il già previsto rimpasto in giunta, con ogni probabilità, sarà chiuso in tempi rapidi: il nodo della rappresentanza del territorio tarantino potrebbe essere sciolto col subentro a Giannini da parte di un esponente del Pd jonico (Michele Mazzarano?), che sbloccherebbe una situazione in stallo da alcuni giorni a causa delle difficoltà nel reperire una figura femminile per rilevare Anna Maria Curcuruto, in uscita. Nelle ultime ore si è fatta strada, seppure timidamente, l'ipotesi Debora Ciliento ma l'esponente dell'area cattolica dem è già nella giunta Bottaro a Trani. Continua a circolare il nome dell'ex tennista tarantina Roberta Vinci ma non se ne farà nulla.
L'assessorato all'ambiente dovrebbe restare alla Bat, col passaggio di testimone tra Domenico Santorsola e Filippo Caracciolo. Il decimo e ultimo posto a disposizione (finora inutilizzato) sarà garantito ad Alfonso Pisicchio, malgrado Mdp-Articolo 1 chieda rappresentanza all'interno dell'esecutivo regionale. Emiliano, deciso a sanare la recente frattura col suo vice, l'ex prefetto Antonio Nunziante, sembra intenzionato ad accelerare sulla nuova composizione della giunta. La tessera mancante del puzzle è sempre la seconda donna da aggiungere a Loredana Capone.