Cultura
Giuseppina Di Leo, prosa e poesia per uno sguardo sul mondo
Un focus su una delle penne più vivaci del territorio
Bisceglie - mercoledì 14 febbraio 2024
14.52
Un focus su una delle penne più vivaci del territorio pugliese è rivolto alla scrittrice biscegliese Giuseppina Di Leo che negli anni ha prodotto opere disparate che spaziano tra poesia, lirica e prosa. Laureata in Lettere e presente negli Annali dell'Istituto di Scienze religiose, l'autrice ha pubblicato Pompeo Sarnelli: tra edificazione religiosa e letteratura (2007), a dimostrazione di un profondo radicamento alle proprie origini e alla città natale.
La volontà di registrare su carta l'importanza delle sue radici ha dato alla luce il racconto contenuto ne Le Bonhomme dal titolo Una storia sconosciuta, nell'ambito del numero unico dei Quaderni democratici (Limina Mentis, 2012).
La raccolta poetica Slowfeet. Percorsi dell'anima (Gelsorosso, 2010), con prefazione di Lino Angiuli, incrocia riferimenti letterari e vita vissuta: la silloge si dipana tra argomenti assai complessi legati all'esistenza, approfonditi attraverso la lente di una poesia chiara e accessibile, anche accompagnata da grafiche prodotte dalla stessa autrice, sovente impegnata nei panni di pittrice.
L'invito alla lentezza, a essere leggeri e a proseguire con serenità e meraviglia nel sentiero della vita, è proposto come motivo ricorrente anche in altre pubblicazioni apprezzate dai lettori: Navigo nelle parole (Libreria Editrice Urso, 2018) e Con l'inchiostro rosso (Sentieri Meridiani, 2012). Si tratta solo di alcuni titoli di una produzione amplissima che caratterizza l'impegno letterario e il lavoro di lima di una scrittrice e un'autrice biscegliese in grado di dipingere con le parole ritratti di bellezza.
La volontà di registrare su carta l'importanza delle sue radici ha dato alla luce il racconto contenuto ne Le Bonhomme dal titolo Una storia sconosciuta, nell'ambito del numero unico dei Quaderni democratici (Limina Mentis, 2012).
La raccolta poetica Slowfeet. Percorsi dell'anima (Gelsorosso, 2010), con prefazione di Lino Angiuli, incrocia riferimenti letterari e vita vissuta: la silloge si dipana tra argomenti assai complessi legati all'esistenza, approfonditi attraverso la lente di una poesia chiara e accessibile, anche accompagnata da grafiche prodotte dalla stessa autrice, sovente impegnata nei panni di pittrice.
L'invito alla lentezza, a essere leggeri e a proseguire con serenità e meraviglia nel sentiero della vita, è proposto come motivo ricorrente anche in altre pubblicazioni apprezzate dai lettori: Navigo nelle parole (Libreria Editrice Urso, 2018) e Con l'inchiostro rosso (Sentieri Meridiani, 2012). Si tratta solo di alcuni titoli di una produzione amplissima che caratterizza l'impegno letterario e il lavoro di lima di una scrittrice e un'autrice biscegliese in grado di dipingere con le parole ritratti di bellezza.