Cultura
Glenn Cooper a Bisceglie: «Mi piace riportare in vita il passato che a sua volta porta in vita il presente»
Scrittore, sceneggiatore e produttore cinematografico, ha presentato per Libri nel Borgo Antico 2024 il suo libro “L’ultimo conclave”
Bisceglie - martedì 25 giugno 2024
14.20
Si è aperta con largo anticipo la quindicesima edizione di Libri nel Borgo Antico, in occasione dell'arrivo di Glenn Cooper, autore statunitense da quasi quattro milioni di copie vendute solo nel nostro paese.
Archeologo laureato ad Harvard, medico presso la Tufts University, presidente di diverse compagnie di biotecnologie e in fine scrittore, Cooper ha presentato ieri il suo ultimo libro "L'ultimo conclave" a Bisceglie come unica tappa nel Sud Italia.
Durante l'incontro, rivela come l'essere umano sia l'unico a poter mettere in correlazione scelte così diverse, sostenendo rispetto al suo lavoro e al suo passato, che essere uno scrittore è tanto più efficace quante sono le esperienze dalle quali può attingere e il suo passato è un magazzino di idee.
"Ho attraversato diverse passioni nella mia vita, la scrittura è il terzo atto". Per questo, confessa: "Sono sorpreso quando una persona giovane scrive un libro di grande successo, poiché mi chiedo da quali esperienze attinga".
Cooper è un autore dalla prosa particolare e attentissima al dettaglio, mai superficiale e piatto nell'affrontare temi storici che tratta da vero sceneggiatore e produttore cinematografico. In Italia si è circondati da storia e per questo, si ha modo di apprezzarla di più. Ragione per cui, Cooper ambienta qui i suoi libri.
Afferma: "Mi piace riportare in vita il passato che a sua volta porta in vita il presente. È come un filo del tempo che viene intrecciato".
"L'ultimo conclave" ha come protagonista Cal Donovan, professore universitario e detective, che mette al centro la sua sensibilità per risolvere enigmi. Si tratta di una persona normale che attraverso il raziocinio e l'esperienza è in grado di affrontare eventi inaspettati. Attraverso i difetti di Donovan, Cooper riesce a identificarsi e gestire i propri demoni. "Più si mette di sé stessi in un personaggio, più lo si trova autentico".
Il tema della grande Chiesa Cattolica è messo in relazione a quello della donna, del femminismo. Tutto questo grazie alla figura di Suor Elisabetta Celestino, che nel tempo ha assunto maggior rilevanza, anche grazie all'amore provato da Donovan che si innamora dell'unica donna che sa di non poter avere. "La chiesa, dice Cooper, ha fatto un passo avanti con Francesco, ma siamo lontani anni luce da quello che dovrebbe essere". Il conflitto tra tradizione e progresso deriva da un equilibrio precario, da forze che si stanno ribellando, soprattutto per quanto riguarda l'emarginazione delle donne da parte della chiesa.
Lo stile di scrittura di Cooper, a metà tra Hemingway e Faulkner, non è troppo audace, né troppo essenziale, ma è capace di creare dialoghi in cui le persone comuni possono ritrovarsi, senza troppi giri di parole.
Archeologo laureato ad Harvard, medico presso la Tufts University, presidente di diverse compagnie di biotecnologie e in fine scrittore, Cooper ha presentato ieri il suo ultimo libro "L'ultimo conclave" a Bisceglie come unica tappa nel Sud Italia.
Durante l'incontro, rivela come l'essere umano sia l'unico a poter mettere in correlazione scelte così diverse, sostenendo rispetto al suo lavoro e al suo passato, che essere uno scrittore è tanto più efficace quante sono le esperienze dalle quali può attingere e il suo passato è un magazzino di idee.
"Ho attraversato diverse passioni nella mia vita, la scrittura è il terzo atto". Per questo, confessa: "Sono sorpreso quando una persona giovane scrive un libro di grande successo, poiché mi chiedo da quali esperienze attinga".
Cooper è un autore dalla prosa particolare e attentissima al dettaglio, mai superficiale e piatto nell'affrontare temi storici che tratta da vero sceneggiatore e produttore cinematografico. In Italia si è circondati da storia e per questo, si ha modo di apprezzarla di più. Ragione per cui, Cooper ambienta qui i suoi libri.
Afferma: "Mi piace riportare in vita il passato che a sua volta porta in vita il presente. È come un filo del tempo che viene intrecciato".
"L'ultimo conclave" ha come protagonista Cal Donovan, professore universitario e detective, che mette al centro la sua sensibilità per risolvere enigmi. Si tratta di una persona normale che attraverso il raziocinio e l'esperienza è in grado di affrontare eventi inaspettati. Attraverso i difetti di Donovan, Cooper riesce a identificarsi e gestire i propri demoni. "Più si mette di sé stessi in un personaggio, più lo si trova autentico".
Il tema della grande Chiesa Cattolica è messo in relazione a quello della donna, del femminismo. Tutto questo grazie alla figura di Suor Elisabetta Celestino, che nel tempo ha assunto maggior rilevanza, anche grazie all'amore provato da Donovan che si innamora dell'unica donna che sa di non poter avere. "La chiesa, dice Cooper, ha fatto un passo avanti con Francesco, ma siamo lontani anni luce da quello che dovrebbe essere". Il conflitto tra tradizione e progresso deriva da un equilibrio precario, da forze che si stanno ribellando, soprattutto per quanto riguarda l'emarginazione delle donne da parte della chiesa.
Lo stile di scrittura di Cooper, a metà tra Hemingway e Faulkner, non è troppo audace, né troppo essenziale, ma è capace di creare dialoghi in cui le persone comuni possono ritrovarsi, senza troppi giri di parole.