Scuola
Gli studenti tornano in classe: ecco come sarà la gestione dei casi Covid
Decisioni stabilite dall'ultimo decreto introdotto dal consiglio dei ministri
Italia - lunedì 10 gennaio 2022
Lunedì 10 gennaio sarà il giorno per tutti gli studenti pugliesi (eccetto coloro che sono costretti alla quarantena fiduciaria causa contatto stretto o positività al virus) di tornare fra i banchi di scuola per riprendere ufficialmente l'attività didattica. Attraverso l'ultimo decreto, il consiglio dei ministri ha disposto le misure per il rientro, soffermandosi soprattutto sulle regole da seguire nel caso si dovessero verificare dei casi Covid all'interno delle classi.
A riassumere il tutto una nota operativa del Miur, inviata anche agli istituti, che ha chiarito nel dettaglio le differenze fra i vari gradi.
Con almeno due contagi, si sospende l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per la durata di 10 giorni, con quarantena di pari durata e test in uscita.
Dai due positivi in classe in poi le misure previste sono differenziate in funzione dello stato vaccinale. I ragazzi che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario, che lo abbiano concluso da più di 120 giorni, che siano guariti da più di 120 giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, andranno in Dad per 10 giorni (con quarantena della durata di 10 giorni e test di uscita negativo per rientrare).
Gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, che siano guariti da meno di 120 giorni o che abbiano ricevuto la dose di richiamo, potranno proseguire in presenza con l'obbligo di indossare Ffp2 per almeno 10 giorni. La misura sanitaria è "l'auto-sorveglianza". In questo caso il Miur precisa che «alla luce della nuova normativa, i requisiti per poter frequentare in presenza devono essere dimostrati dall'alunno interessato» e che «l'istituzione scolastica, per effetto dell'intervento legislativo, è abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale».
Con almeno 3 casi di positività in classe, è sospesa l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per 10 giorni.
A riassumere il tutto una nota operativa del Miur, inviata anche agli istituti, che ha chiarito nel dettaglio le differenze fra i vari gradi.
Nidi e scuole dell'infanzia
Da 0 ai 6 anni: con un caso di positività si sospende l'attività didattica della classe per 10 giorni, con quarantena di pari durata e test di uscita, molecolare o antigenico, negativo.Elementari
Con un solo caso di positività nella classe i ragazzi restano in presenza ma nel decreto «si raccomanda di consumare il pasto a una distanza interpersonale di almeno 2 metri». In questo caso è prevista la sorveglianza con test antigienico rapido o molecolare da svolgersi prima possibile dal momento in cui si è stati informati del caso di positività, ripetendolo dopo cinque giorni.Con almeno due contagi, si sospende l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per la durata di 10 giorni, con quarantena di pari durata e test in uscita.
Medie e superiori
Alle medie e superiori, in presenza di un caso di positività nella classe, la didattica prosegue in presenza, con l'obbligo di indossare mascherine Ffp2 almeno per 10 giorni, ma «si raccomanda di non consumare pasti a scuola a meno che non possa essere mantenuta una distanza interpersonale di almeno due metri».Dai due positivi in classe in poi le misure previste sono differenziate in funzione dello stato vaccinale. I ragazzi che non abbiano concluso il ciclo vaccinale primario, che lo abbiano concluso da più di 120 giorni, che siano guariti da più di 120 giorni e ai quali non sia stata somministrata la dose di richiamo, andranno in Dad per 10 giorni (con quarantena della durata di 10 giorni e test di uscita negativo per rientrare).
Gli studenti che hanno concluso il ciclo vaccinale primario, che siano guariti da meno di 120 giorni o che abbiano ricevuto la dose di richiamo, potranno proseguire in presenza con l'obbligo di indossare Ffp2 per almeno 10 giorni. La misura sanitaria è "l'auto-sorveglianza". In questo caso il Miur precisa che «alla luce della nuova normativa, i requisiti per poter frequentare in presenza devono essere dimostrati dall'alunno interessato» e che «l'istituzione scolastica, per effetto dell'intervento legislativo, è abilitata a prendere conoscenza dello stato vaccinale».
Con almeno 3 casi di positività in classe, è sospesa l'attività in presenza e si applica la didattica a distanza per 10 giorni.