Territorio
Grande caldo, Coldiretti: «Frutta e verdura bruciate nei campi»
«Perso un intero anno di lavoro con un crollo della produzione del 30%»
Puglia - martedì 10 agosto 2021
«Il caldo torrido e la mancanza di precipitazioni in Puglia, con le temperature schizzate oltre i 40 gradi, sta facendo bruciare la frutta e la verdura nei campi, con la perdita di un intero anno di lavoro e un calo generalizzato della produzione di oltre il 30%». A denunciare l'attuale situazione è stata la Coldiretti sugli effetti del clima nella prima settimana di agosto, con meloni, angurie, peperoni, zucchine, melanzane e pomodori, uva e ulivi a farne le spese.
L'allarme caldo e siccità scatta in un 2021 che si classifica finora all'ottavo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta, con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0.77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo» ha analizzato l'associazione sui dati del Noaa.
«La siccità rappresenta l'evento climatico avverso più rilevante per l'agricoltura con un danni stimati in media dalla Coldiretti in 70 milioni di euro l'anno, soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. Per risparmiare l'acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie, abbiamo elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan: un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall'alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale» ha concluso il presidente Savino Muraglia.
L'allarme caldo e siccità scatta in un 2021 che si classifica finora all'ottavo posto tra i più caldi mai registrati nel pianeta, con la temperatura sulla superficie della terra e degli oceani addirittura superiore di 0.77 gradi rispetto alla media del ventesimo secolo» ha analizzato l'associazione sui dati del Noaa.
«La siccità rappresenta l'evento climatico avverso più rilevante per l'agricoltura con un danni stimati in media dalla Coldiretti in 70 milioni di euro l'anno, soprattutto per le quantità e la qualità dei raccolti. Per risparmiare l'acqua, aumentare la capacità di irrigazione e incrementare la disponibilità di cibo per le famiglie, abbiamo elaborato e proposto per tempo un progetto concreto immediatamente cantierabile nel Recovery plan: un intervento strutturale reso necessario dai cambiamenti climatici caratterizzati dall'alternarsi di precipitazioni violente a lunghi periodi di assenza di acqua, lungo tutto il territorio nazionale» ha concluso il presidente Savino Muraglia.