Politica
Galantino dichiara guerra alle liste civiche nelle elezioni amministrative
Proposta di legge del parlamentare biscegliese del Movimento 5 Stelle
Bisceglie - martedì 11 settembre 2018
16.05
Davide Galantino, parlamentare biscegliese del Movimento 5 Stelle, ha presentato una proposta di Legge tesa all'eliminazione delle coalizioni di liste civiche in occasione delle elezioni amministrative nei comuni delle quindici regioni a statuto ordinario. Secondo l'esponente pentastellato, eletto alla Camera nel listino proporzionale, la normativa, che avrebbe un forte impatto sulle dinamiche territoriali, bloccherebbe malaffare e alterazione del volere democratico.
«Nell'approssimarsi delle elezioni amministrative puntualmente spuntano nei comuni innumerevoli liste civiche fatte a tavolino che si propongono, con le sigle più variegate, come alternativa ai partiti tradizionali e ai politici di professione. Al contrario di quanto promesso però servono a portare un pacchetto di voti provenienti per lo più da amici o parenti al candidato politicante di turno, risultato che spesso altera il consenso popolare, garantendo l'ennesima vittoria per il politico professionista. Il contrario di quello che viene definito: voto d'opinione» ha spiegato Galantino.
«In altre situazioni, grazie alla creazioni di liste civiche, si alimenta il voto di scambio che, come disse l'allora presidente della Commissione permanente Antimafia, Rosy Bindi, nel 2016 "Apre un varco alle mafie". Spesso è proprio grazie alla maschera della lista civica che il malavitoso riesce ad "inquinare" la tornata elettorale.
La lista civica dovrebbe invece essere lo strumento democratico per permettere a qualunque cittadino di determinare la politica locale anche in alternativa al sistema partitico tradizionale» ha aggiunto il deputato biscegliese, entrando nel dettaglio: «Propongo alcune modifiche al decreto Legge n° 267 del 18 agosto 2000 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" Titolo 3 Capo III agli articoli 72 e 73. È un'occasione storica per porre fine ad un meccanismo di cui ci siamo lamentati più volte».
La proposta di legge è ora in discussione sulla piattaforma del MoVimento 5 Stelle Rousseau. L'obiettivo è presentare un pacchetto di variazioni che possa, se non cancellare del tutto la possibilità di presentare liste civiche, porre alcune limitazioni in termini di numero delle stesse per ciascuna coalizione a sostegno del candidato sindaco nei comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti.
«Nell'approssimarsi delle elezioni amministrative puntualmente spuntano nei comuni innumerevoli liste civiche fatte a tavolino che si propongono, con le sigle più variegate, come alternativa ai partiti tradizionali e ai politici di professione. Al contrario di quanto promesso però servono a portare un pacchetto di voti provenienti per lo più da amici o parenti al candidato politicante di turno, risultato che spesso altera il consenso popolare, garantendo l'ennesima vittoria per il politico professionista. Il contrario di quello che viene definito: voto d'opinione» ha spiegato Galantino.
«In altre situazioni, grazie alla creazioni di liste civiche, si alimenta il voto di scambio che, come disse l'allora presidente della Commissione permanente Antimafia, Rosy Bindi, nel 2016 "Apre un varco alle mafie". Spesso è proprio grazie alla maschera della lista civica che il malavitoso riesce ad "inquinare" la tornata elettorale.
La lista civica dovrebbe invece essere lo strumento democratico per permettere a qualunque cittadino di determinare la politica locale anche in alternativa al sistema partitico tradizionale» ha aggiunto il deputato biscegliese, entrando nel dettaglio: «Propongo alcune modifiche al decreto Legge n° 267 del 18 agosto 2000 "Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali" Titolo 3 Capo III agli articoli 72 e 73. È un'occasione storica per porre fine ad un meccanismo di cui ci siamo lamentati più volte».
La proposta di legge è ora in discussione sulla piattaforma del MoVimento 5 Stelle Rousseau. L'obiettivo è presentare un pacchetto di variazioni che possa, se non cancellare del tutto la possibilità di presentare liste civiche, porre alcune limitazioni in termini di numero delle stesse per ciascuna coalizione a sostegno del candidato sindaco nei comuni con popolazione superiore a 15mila abitanti.