Politica
"Ho imparato". Enrico Letta torna a Bisceglie con una riflessione sull'attualità politica
L'ex premier alle Vecchie Segherie Mastrototaro giovedì 21 febbraio
Italia - venerdì 15 febbraio 2019
11.56
Il 19 dicembre del 2017 ha spiegato a un pubblico numeroso, interessato, quasi "rapito" dalle sue argomentazioni, il motivo per cui si è definito "Contro venti e maree" e sostenitore convinto dell'ideale europeo. Poco più di un anno dopo Enrico Letta tornerà a Bisceglie, sul palco delle Vecchie Segherie Mastrototaro, per presentare il suo ultimo lavoro: "Ho imparato" è una riflessione eloquente e agrodolce sull'esplosione del fenomeno populista a partire dal titolo.
L'ex primo ministro, a pochi mesi dalle elezioni del 4 marzo scorso, ha ritratto l'Italia da un punto di vista esterno e forse per questo privilegiato, seppure non distaccato. E ne parlerà giovedì 21 febbraio, alle ore 19:30, nel corso di una conversazione col giornalista Lino Patruno.
«Quando soffia impetuoso il vento del cambiamento c'è chi alza muri e chi, guardando avanti, costruisce mulini a vento. La strada che ha preso l'Italia non mi piace. Vorrei che si cambiasse direzione. In questo libro provo a elaborare idee e lanciare proposte concrete. Per interrompere una sequenza fatta di errori e illusioni, tra sovranismi e rottamazioni, che ha portato a un'Italia sempre più ripiegata su se stessa. Per affrontare le sfide dell'immigrazione, del declino economico e culturale, della sostenibilità ambientale, e per un'Italia davvero protagonista di una nuova Europa» ha scritto Letta.
«Le mie riflessioni si fondano su tre convinzioni. La prima è che per superare questo presente bisogna innanzitutto capire come ci si è arrivati. La seconda è che si deve superarlo andando avanti e non indietro. La terza, la più importante, è che non c'è niente di più bello che imparare» ha aggiunto il già presidente del consiglio dei ministri, ora impegnato a Parigi alla Scuola affari internazionali dell'Università SciencesPo. Varrà davvero la pena ascoltarlo nel corso del suo nuovo passaggio biscegliese nel Bookstore Mondadori della famiglia Mastrototaro.
L'ex primo ministro, a pochi mesi dalle elezioni del 4 marzo scorso, ha ritratto l'Italia da un punto di vista esterno e forse per questo privilegiato, seppure non distaccato. E ne parlerà giovedì 21 febbraio, alle ore 19:30, nel corso di una conversazione col giornalista Lino Patruno.
«Quando soffia impetuoso il vento del cambiamento c'è chi alza muri e chi, guardando avanti, costruisce mulini a vento. La strada che ha preso l'Italia non mi piace. Vorrei che si cambiasse direzione. In questo libro provo a elaborare idee e lanciare proposte concrete. Per interrompere una sequenza fatta di errori e illusioni, tra sovranismi e rottamazioni, che ha portato a un'Italia sempre più ripiegata su se stessa. Per affrontare le sfide dell'immigrazione, del declino economico e culturale, della sostenibilità ambientale, e per un'Italia davvero protagonista di una nuova Europa» ha scritto Letta.
«Le mie riflessioni si fondano su tre convinzioni. La prima è che per superare questo presente bisogna innanzitutto capire come ci si è arrivati. La seconda è che si deve superarlo andando avanti e non indietro. La terza, la più importante, è che non c'è niente di più bello che imparare» ha aggiunto il già presidente del consiglio dei ministri, ora impegnato a Parigi alla Scuola affari internazionali dell'Università SciencesPo. Varrà davvero la pena ascoltarlo nel corso del suo nuovo passaggio biscegliese nel Bookstore Mondadori della famiglia Mastrototaro.