Politica
I 5 Stelle: «Bastione San Martino è una discarica a cielo aperto»
«Cordoli dismessi dalla pista ciclabile, inerti, mobili, buste contenenti chissà cosa, “chianche” accatastate alla rinfusa»
Bisceglie - martedì 30 aprile 2019
8.20
«Lascia esterrefatti il degrado che si percepisce in uno di quei luoghi che dovrebbero rappresentare il connubio, l'anello di congiunzione tra presente e passato della nostra storia. Il punto di confine tra quella che un tempo era la fortezza della nostra città , le mura di cinta, e il mare: il bastione San Martino. Ieri simbolo di possanza, oggi trasformato in una discarica a cielo aperto». Questa la riflessione del Movimento 5 Stelle Bisceglie alla luce di quanto riscontrabile dalle immagini diffuse.
«Quale spettacolo stiamo offrendo ai potenziali visitatori? Chi investirebbe mai in un centro storico abbandonato? Quali progetti a medio e lungo termine ci sono per la culla della nostra cultura medievale e rinascimentale? È vergognoso vedere sullo sfondo antichi e secolari archi illuminati e sul davanti accatastati rifiuti di ogni genere, a cominciare dai cordoli dismessi (soldi pubblici buttati) dalla martoriata pista ciclabile di ponente. E ancora inerti, mobili, buste contenenti chissà cosa, "chianche" accatastate alla rinfusa» hanno aggiunto i pentastellati.
«Ma l'amministrazione, l'ufficio tecnico, sanno di questa situazione? Quale giustificazione vi potrà mai essere a questa scellerata scelta di deturpare un paesaggio che invece è soggetto a vincoli archeologici e paesaggistici?
O anche questa nostra rimostranza sarà da qualcuno additata come populista?» hanno concluso gli attivisti del Movimento 5 Stelle.
«Quale spettacolo stiamo offrendo ai potenziali visitatori? Chi investirebbe mai in un centro storico abbandonato? Quali progetti a medio e lungo termine ci sono per la culla della nostra cultura medievale e rinascimentale? È vergognoso vedere sullo sfondo antichi e secolari archi illuminati e sul davanti accatastati rifiuti di ogni genere, a cominciare dai cordoli dismessi (soldi pubblici buttati) dalla martoriata pista ciclabile di ponente. E ancora inerti, mobili, buste contenenti chissà cosa, "chianche" accatastate alla rinfusa» hanno aggiunto i pentastellati.
«Ma l'amministrazione, l'ufficio tecnico, sanno di questa situazione? Quale giustificazione vi potrà mai essere a questa scellerata scelta di deturpare un paesaggio che invece è soggetto a vincoli archeologici e paesaggistici?
O anche questa nostra rimostranza sarà da qualcuno additata come populista?» hanno concluso gli attivisti del Movimento 5 Stelle.