Politica
I 5 Stelle: «Piano regolatore non adeguato al Piano paesaggistico regionale»
«La documentazione aggiuntiva richiesta al comune è stata trasmessa agli uffici competenti?»
Bisceglie - lunedì 25 marzo 2019
12.15
Il Movimento 5 Stelle sostiene l'inadeguatezza del Piano regolatore di Bisceglie al Piano paesaggistico regionale.
«Con deliberazione n° 1072 del 19 giugno 2018, la giunta regionale ha approvato definitivamente la variante di adeguamento del Prg (Piano regolatore generale) di Bisceglie al Putt/p (Piano urbanistico territoriale tematico/paesaggio).
Da una lettura più approfondita del provvedimento si desume che tale approvazione è sì avvenuta ma "con le precisazioni, prescrizioni e modifiche riportate in narrativa", in particolare in coerenza con le determinazioni assunte con la delibera di giunta regionale n° 381 del 2017.
Una specifica attenzione è stata rivolta alla perimetrazione dei cosiddetti "territori costruiti", che sono costituiti da quelle porzioni del territorio che sono sottratte, secondo le norme tecniche del Putt, alla tutela paesaggistica.
A riguardo la regione, con la delibera di giunta suddetta ha precisato che "essendo decorso un anno dall'approvazione del Pptr (Piano paesaggistico territoriale regionale) sono decadute le disposizioni transitorie di cui al comma 6 dell'articolo 106 e in detti territori si applicano le disposizioni di cui al titolo VI delle norme tecniche di attuazione del Pptr come previsto al comma 7 del medesimo articolo".
In sostanza, al netto del linguaggio burocratese, ciò significherebbe che si devono applicare le norme tecniche del Pptr e non più quelle del Putt. Il Putt è stato abrogato e sostituito dal nuovo Piano paesaggistico, il Pptr, approvato definitivamente il 16 febbraio 2015.
Ritornando alla delibera di giunta regionale di approvazione della variante di adeguamento del Prg al Putt essa precisa che il comune di Bisceglie ha sì approvato un nuovo elaborato grafico relativo alla perimetrazione dei "territori costruiti", ma "non ha trasmesso la documentazione richiesta per la verifica di sussistenza della suddetta condizione di esclusione".
La regione ha richiesto con nota protocollata n° 2323 del 21 marzo 2018 di integrare la documentazione relativa alle aree suddette, cioè ai territori costruiti (ovvero quelli da escludere dalla tutela paesaggistica secondo il Putt) con i documenti indicati nella delibera di giunta regionale n° 2331 del 2017.
Il Movimento 5 Stelle di Bisceglie è entrato in possesso della suddetta nota dalla quale si evince che sono stati richiesti, al comune di Bisceglie, i seguenti documenti a integrazione: relazione tecnico descrittiva a supporto della proposta di delimitazione; perimetrazione in formato di shape files su carta tecnica regionale delle aree oggetto di esclusione; piano urbanistico comunale approvato e vigente al 6 Settembre 1985; piani e programmi pluriennali di attuazione approvati e vigenti al 6 settembre 1985, comprensivi di relazione programmatica; cartografie del territorio comunale coeve al 6 settembre 1985; eventuali cartografie accessorie per verifiche necessarie in caso di trasposizione del dato da cartografia originaria e Ctr attuale, quali cartografia Igm storica, ortofoto coeve, cartografia catastale storica e attuale.
Tale documentazione richiesta sarà comunque verificata in un apposito tavolo tecnico a cui partecipano il comune, il Mibact (ministero dei beni culturali) e la regione.
Ci chiediamo: tutta la documentazione richiesta al comune, dalla regione, è stata trasmessa agli uffici competenti come richiesto nella nota n° 2323?
Le verifiche dei requisiti e delle condizioni per l'esclusione delle aree dalla tutela del Piano Paesaggistico possono essere considerate concluse?
Ed infine: come si concilia l'adeguamento approvato del Prg al Putt, che è ora abrogato, con l'adeguamento da farsi al Pptr, tuttora in vigore, vista la profonda diversità (anche da un punto di vista filosofico) dei 2 piani paesaggistici regionali, vecchio e nuovo?
Per rispondere a quest'ultima domanda potrebbe essere utile segnalare che, ai sensi dell'articolo 100 delle norme tecniche di attuazione del Pptr ("Valutazione di conformità dei piani adeguati al Putt/p), il Prg, adeguato al Putt, non può intendersi adeguato automaticamente al Pptr, in quanto sono ormai trascorsi i 120 giorni dall'approvazione dell'adeguamento del Prg al Putt da parte della giunta regionale (19 giugno 2018), senza che il consiglio comunale di Bisceglie abbia approvato la delibera di accertamento e dichiarazione di conformità al Pptr (articolo 100, comma 1). Ciò fa presumere la non conformità del Piano rispetto al Pptr che determinerebbe il conseguente obbligo di attivazione delle procedure di adeguamento al Pptr (si veda il comma 4 dell'articolo 100 delle norme tecniche di attuazione del Pptr).
L'amministrazione Comunale faccia chiarezza, rispondendo ai legittimi nostri quesiti».
«Con deliberazione n° 1072 del 19 giugno 2018, la giunta regionale ha approvato definitivamente la variante di adeguamento del Prg (Piano regolatore generale) di Bisceglie al Putt/p (Piano urbanistico territoriale tematico/paesaggio).
Da una lettura più approfondita del provvedimento si desume che tale approvazione è sì avvenuta ma "con le precisazioni, prescrizioni e modifiche riportate in narrativa", in particolare in coerenza con le determinazioni assunte con la delibera di giunta regionale n° 381 del 2017.
Una specifica attenzione è stata rivolta alla perimetrazione dei cosiddetti "territori costruiti", che sono costituiti da quelle porzioni del territorio che sono sottratte, secondo le norme tecniche del Putt, alla tutela paesaggistica.
A riguardo la regione, con la delibera di giunta suddetta ha precisato che "essendo decorso un anno dall'approvazione del Pptr (Piano paesaggistico territoriale regionale) sono decadute le disposizioni transitorie di cui al comma 6 dell'articolo 106 e in detti territori si applicano le disposizioni di cui al titolo VI delle norme tecniche di attuazione del Pptr come previsto al comma 7 del medesimo articolo".
In sostanza, al netto del linguaggio burocratese, ciò significherebbe che si devono applicare le norme tecniche del Pptr e non più quelle del Putt. Il Putt è stato abrogato e sostituito dal nuovo Piano paesaggistico, il Pptr, approvato definitivamente il 16 febbraio 2015.
Ritornando alla delibera di giunta regionale di approvazione della variante di adeguamento del Prg al Putt essa precisa che il comune di Bisceglie ha sì approvato un nuovo elaborato grafico relativo alla perimetrazione dei "territori costruiti", ma "non ha trasmesso la documentazione richiesta per la verifica di sussistenza della suddetta condizione di esclusione".
La regione ha richiesto con nota protocollata n° 2323 del 21 marzo 2018 di integrare la documentazione relativa alle aree suddette, cioè ai territori costruiti (ovvero quelli da escludere dalla tutela paesaggistica secondo il Putt) con i documenti indicati nella delibera di giunta regionale n° 2331 del 2017.
Il Movimento 5 Stelle di Bisceglie è entrato in possesso della suddetta nota dalla quale si evince che sono stati richiesti, al comune di Bisceglie, i seguenti documenti a integrazione: relazione tecnico descrittiva a supporto della proposta di delimitazione; perimetrazione in formato di shape files su carta tecnica regionale delle aree oggetto di esclusione; piano urbanistico comunale approvato e vigente al 6 Settembre 1985; piani e programmi pluriennali di attuazione approvati e vigenti al 6 settembre 1985, comprensivi di relazione programmatica; cartografie del territorio comunale coeve al 6 settembre 1985; eventuali cartografie accessorie per verifiche necessarie in caso di trasposizione del dato da cartografia originaria e Ctr attuale, quali cartografia Igm storica, ortofoto coeve, cartografia catastale storica e attuale.
Tale documentazione richiesta sarà comunque verificata in un apposito tavolo tecnico a cui partecipano il comune, il Mibact (ministero dei beni culturali) e la regione.
Ci chiediamo: tutta la documentazione richiesta al comune, dalla regione, è stata trasmessa agli uffici competenti come richiesto nella nota n° 2323?
Le verifiche dei requisiti e delle condizioni per l'esclusione delle aree dalla tutela del Piano Paesaggistico possono essere considerate concluse?
Ed infine: come si concilia l'adeguamento approvato del Prg al Putt, che è ora abrogato, con l'adeguamento da farsi al Pptr, tuttora in vigore, vista la profonda diversità (anche da un punto di vista filosofico) dei 2 piani paesaggistici regionali, vecchio e nuovo?
Per rispondere a quest'ultima domanda potrebbe essere utile segnalare che, ai sensi dell'articolo 100 delle norme tecniche di attuazione del Pptr ("Valutazione di conformità dei piani adeguati al Putt/p), il Prg, adeguato al Putt, non può intendersi adeguato automaticamente al Pptr, in quanto sono ormai trascorsi i 120 giorni dall'approvazione dell'adeguamento del Prg al Putt da parte della giunta regionale (19 giugno 2018), senza che il consiglio comunale di Bisceglie abbia approvato la delibera di accertamento e dichiarazione di conformità al Pptr (articolo 100, comma 1). Ciò fa presumere la non conformità del Piano rispetto al Pptr che determinerebbe il conseguente obbligo di attivazione delle procedure di adeguamento al Pptr (si veda il comma 4 dell'articolo 100 delle norme tecniche di attuazione del Pptr).
L'amministrazione Comunale faccia chiarezza, rispondendo ai legittimi nostri quesiti».