Politica
I candidati di Liberi e Uguali si presentano agli elettori: «Non siamo un cartello elettorale ma un progetto che vuole durare»
Nico Bavaro punta il dito contro Francesco Spina
Bisceglie - domenica 11 febbraio 2018
10.46
Non un cartello elettorale, ma un progetto da attuarsi a partire dal 5 marzo, giorno successivo alle elezioni.
Obiettivo: dare alla sinistra una opportunità di ritrovarsi in quei valori che ha perso per strada negli anni. Liberi e Uguali, la squadra di sinistra guidata dal presidente del Senato Pietro Grasso, pare convinta che una possibilità ci sia.
I candidati Bari e Bat alla Camera e al Senato lo hanno dimostrato a Bisceglie, nell'incontro che sabato 10 febbraio hanno organizzato per presentarsi agli elettori e rilanciare la loro nuova idea di "resistenza".
Al centro del programma i temi dell'istruzione, del lavoro, del welfare, della lotta ai neofascismi e dell'ambiente: tutti argomenti che altre forze politiche considerano "fragili" per una campagna elettorale, ma che fanno parte del patrimonio genetico della sinistra e non andavano persi.
Stanno difatti a cuore a Filomena Trizio, segretario generale Cgil Foggia, da trent'anni nei sindacati; ad Michele Di Lorenzo, ambientalista, già segretario regionale dei Verdi; ad Annamaria Candela, dirigente regionale del dipartimento di promozione della salute da sempre interessata alle materie del welfare e dei diritti delle persone deboli; a Nico Bavaro, 35enne di Giovinazzo candidato nel collegio uninominale di cui fa parte anche Bisceglie; a Michele Laforgia, avvocato barese capolista alla Camera nel collegio plurinominale Puglia 1 e ad Annalisa Pannarale, segretario di presidenza della Camera dei deputati, capolista del plurinominale al Senato nel collegio Puglia 1, convinta sostenitrice di una improrogabile necessità di riformare la scuola, «piegata all'utilità economica e basata sulle differenze».
«Quarant'anni fa» ha spiegato Trizio in risposta alla domanda: ma perché siete scesi in campo?' «militavo in un partito che si chiamava partito comunista se c'era un problema entro 24 ore si scendeva a riempire le piazze. Così abbiamo sconfitto il separatismo. Oggi accade qualcosa di grave nella sinistra: che per la prima volta chi scende in piazza per una manifestazione antifascista come quella di macerata, viene osteggiato dai compagni di un tempo. A Macerata, non essendo riusciti a bloccare la manifestazione, sono state chiuse scuole e negozi . Quando si arriva a questo punto non si può fare altro che ripartire. E questo simbolo, il cerchio rosso di Liberi e Uguali, è per noi la speranza di riuscire a ripartire».
Di Lorenzo ha affermato di volerci mettere la faccia perché ci sono questioni in Puglia, come l'emergenza rifiuti e la siccità, di cui nessuno si occupa con cognizione di causa: «Serve un nuovo paradigma ecologico, ma che non sia ecologico e basta. In Puglia abbiamo tutti i mezzi e anche gli strumenti legali per chiudere il ciclo dei rifiuti in modo virtuoso. È necessario che qualcuno di buona volontà inizi ad occuparsene».
Di welfare vorrebbe occuparsi Annamaria Candela, che ha le idee ben chiare sul da farsi: «Il sostegno al reddito non basta se non stabiliamo i livelli essenziali delle le prestazioni. Se parliamo di sanità, oggi lo facciamo solo in termini di posti letto, mentre ci sono migliaia di famiglie che rinunciano alle cure perché non hanno come pagarle. E ci sono migliaia di mamme che preferiscono non lavorare e accudire i figli, perché quanto guadagnerebbero non basterebbe per pagare l'asilo ai bambini».
A Nico Bavaro è toccato invece puntare il dito sulla situazione locale: «Ci sono candidati, in questo nuovo centrosinistra che non ci appartiene, che nei 'giorni delle promesse' dimenticano di aver già governato per oltre un decennio, condannando il territorio ad una progressiva perdita di servizi. Dov'erano Francesco Spina e gli altri come lui, quando è stato fatto il nuovo piano ospedaliero? E quando è stato fatto il piano per la gestione dei rifiuti in Puglia? Questi, per loro, sono anche 'i giorni dell'arroganza', si permettono di parlare di voto utile... ma quali interessi rappresentano? Vanno sui palchi a dire che votando Liberi e Uguali si fa un favore alla destra... perché sanno bene come si fanno i favori alla destra. Visto che hanno già attraversato tutto l'arco costituzionale, ho intenzione di proporre loro anche la nostra tessera. Poi, dopo i 5 Stelle, avrebbero chiuso.
Al contrario di persone come il vostro ex sindaco, non non promettiamo nulla. Quello che possiamo promettervi è di restare quello che siamo sempre stati, ovvero gente che lotta. E ancora possiamo promettervi che tutto non finisce qui: ci aspettano - a Bisceglie in particolar modo - altre battaglie già in primavera. E siamo pronti a combatterle».
Obiettivo: dare alla sinistra una opportunità di ritrovarsi in quei valori che ha perso per strada negli anni. Liberi e Uguali, la squadra di sinistra guidata dal presidente del Senato Pietro Grasso, pare convinta che una possibilità ci sia.
I candidati Bari e Bat alla Camera e al Senato lo hanno dimostrato a Bisceglie, nell'incontro che sabato 10 febbraio hanno organizzato per presentarsi agli elettori e rilanciare la loro nuova idea di "resistenza".
Al centro del programma i temi dell'istruzione, del lavoro, del welfare, della lotta ai neofascismi e dell'ambiente: tutti argomenti che altre forze politiche considerano "fragili" per una campagna elettorale, ma che fanno parte del patrimonio genetico della sinistra e non andavano persi.
Stanno difatti a cuore a Filomena Trizio, segretario generale Cgil Foggia, da trent'anni nei sindacati; ad Michele Di Lorenzo, ambientalista, già segretario regionale dei Verdi; ad Annamaria Candela, dirigente regionale del dipartimento di promozione della salute da sempre interessata alle materie del welfare e dei diritti delle persone deboli; a Nico Bavaro, 35enne di Giovinazzo candidato nel collegio uninominale di cui fa parte anche Bisceglie; a Michele Laforgia, avvocato barese capolista alla Camera nel collegio plurinominale Puglia 1 e ad Annalisa Pannarale, segretario di presidenza della Camera dei deputati, capolista del plurinominale al Senato nel collegio Puglia 1, convinta sostenitrice di una improrogabile necessità di riformare la scuola, «piegata all'utilità economica e basata sulle differenze».
«Quarant'anni fa» ha spiegato Trizio in risposta alla domanda: ma perché siete scesi in campo?' «militavo in un partito che si chiamava partito comunista se c'era un problema entro 24 ore si scendeva a riempire le piazze. Così abbiamo sconfitto il separatismo. Oggi accade qualcosa di grave nella sinistra: che per la prima volta chi scende in piazza per una manifestazione antifascista come quella di macerata, viene osteggiato dai compagni di un tempo. A Macerata, non essendo riusciti a bloccare la manifestazione, sono state chiuse scuole e negozi . Quando si arriva a questo punto non si può fare altro che ripartire. E questo simbolo, il cerchio rosso di Liberi e Uguali, è per noi la speranza di riuscire a ripartire».
Di Lorenzo ha affermato di volerci mettere la faccia perché ci sono questioni in Puglia, come l'emergenza rifiuti e la siccità, di cui nessuno si occupa con cognizione di causa: «Serve un nuovo paradigma ecologico, ma che non sia ecologico e basta. In Puglia abbiamo tutti i mezzi e anche gli strumenti legali per chiudere il ciclo dei rifiuti in modo virtuoso. È necessario che qualcuno di buona volontà inizi ad occuparsene».
Di welfare vorrebbe occuparsi Annamaria Candela, che ha le idee ben chiare sul da farsi: «Il sostegno al reddito non basta se non stabiliamo i livelli essenziali delle le prestazioni. Se parliamo di sanità, oggi lo facciamo solo in termini di posti letto, mentre ci sono migliaia di famiglie che rinunciano alle cure perché non hanno come pagarle. E ci sono migliaia di mamme che preferiscono non lavorare e accudire i figli, perché quanto guadagnerebbero non basterebbe per pagare l'asilo ai bambini».
A Nico Bavaro è toccato invece puntare il dito sulla situazione locale: «Ci sono candidati, in questo nuovo centrosinistra che non ci appartiene, che nei 'giorni delle promesse' dimenticano di aver già governato per oltre un decennio, condannando il territorio ad una progressiva perdita di servizi. Dov'erano Francesco Spina e gli altri come lui, quando è stato fatto il nuovo piano ospedaliero? E quando è stato fatto il piano per la gestione dei rifiuti in Puglia? Questi, per loro, sono anche 'i giorni dell'arroganza', si permettono di parlare di voto utile... ma quali interessi rappresentano? Vanno sui palchi a dire che votando Liberi e Uguali si fa un favore alla destra... perché sanno bene come si fanno i favori alla destra. Visto che hanno già attraversato tutto l'arco costituzionale, ho intenzione di proporre loro anche la nostra tessera. Poi, dopo i 5 Stelle, avrebbero chiuso.
Al contrario di persone come il vostro ex sindaco, non non promettiamo nulla. Quello che possiamo promettervi è di restare quello che siamo sempre stati, ovvero gente che lotta. E ancora possiamo promettervi che tutto non finisce qui: ci aspettano - a Bisceglie in particolar modo - altre battaglie già in primavera. E siamo pronti a combatterle».