Attualità
Igiene urbana: entro febbraio si metterà il punto alla battaglia tra i gestori
La saga frattanto prosegue: Ambiente 2.0 fa ricorso al Consiglio di Stato e il comune si costituisce in giudizio
Bisceglie - domenica 1 ottobre 2017
La sospensiva è stata fissata il 19 ottobre, il merito nelle prime settimane del 2018.
Non ci vorranno molti mesi ancora per venire finalmente a capo della questione "ditte" in merito all'appalto per l'igiene urbana a Bisceglie.
La battaglia legale che coinvolge, in contenziosi diversi, comune di Bisceglie, ditta Ambiente 2.0, Sangalli e Camassa, sta procedendo secondo le previsioni.
Da un lato c'è la CamassAmbiente di Bari, che ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo al comune un risarcimento danni di 9000000 euro, dall'altro la querelle tra Ambiente 2.0 e Sangalli, rispettivamente seconda e terza classificata nella gara d'appalto bandita dal comune di Bisceglie.
L'attuale gestore del servizio igiene urbana del comune di Bisceglie, ha presentato ricorso in Consiglio contro la sentenza del Tar Bari, pronunciata a seguito del ricorso di Sangalli. L'impresa di Monza aveva chiesto l'annullamento, previa sospensione, di tutti gli atti inerenti l'aggiudicazione definitiva del servizio al consorzio Ambiente 2.0, avendo il comune autorizzato, nel corso della gara, il subentro nel consorzio di una nuova ditta (Energeticambiente srl ad Aineri Ambiente srl) con un "provvedimento, di estremi e data non conosciuti".
Accertando l'insussistenza di alcuni requisiti formali del consorzio milanese, il Tar sanciva il diritto della Sangalli a prendere il posto di Ambiente 2.0.
Come da previsioni, il consorzio Ambiente 2.0 ha presentato ricorso in Consiglio di Stato mentre il comune ha scelto di difendere il provvedimento di secondo grado. Al posto di proporre però un appello autonomo, che sarebbe costato all'ente locale 9000 di solo contributo unificato, ha deciso però di "costituirsi nell'appello proposto dal cointeressato Ambiente 2.0".
A seguire la causa, ancora una volta, sarà l'avvocato Massimo Ingravalle.
Non ci vorranno molti mesi ancora per venire finalmente a capo della questione "ditte" in merito all'appalto per l'igiene urbana a Bisceglie.
La battaglia legale che coinvolge, in contenziosi diversi, comune di Bisceglie, ditta Ambiente 2.0, Sangalli e Camassa, sta procedendo secondo le previsioni.
Da un lato c'è la CamassAmbiente di Bari, che ha fatto ricorso al Consiglio di Stato, chiedendo al comune un risarcimento danni di 9000000 euro, dall'altro la querelle tra Ambiente 2.0 e Sangalli, rispettivamente seconda e terza classificata nella gara d'appalto bandita dal comune di Bisceglie.
L'attuale gestore del servizio igiene urbana del comune di Bisceglie, ha presentato ricorso in Consiglio contro la sentenza del Tar Bari, pronunciata a seguito del ricorso di Sangalli. L'impresa di Monza aveva chiesto l'annullamento, previa sospensione, di tutti gli atti inerenti l'aggiudicazione definitiva del servizio al consorzio Ambiente 2.0, avendo il comune autorizzato, nel corso della gara, il subentro nel consorzio di una nuova ditta (Energeticambiente srl ad Aineri Ambiente srl) con un "provvedimento, di estremi e data non conosciuti".
Accertando l'insussistenza di alcuni requisiti formali del consorzio milanese, il Tar sanciva il diritto della Sangalli a prendere il posto di Ambiente 2.0.
Come da previsioni, il consorzio Ambiente 2.0 ha presentato ricorso in Consiglio di Stato mentre il comune ha scelto di difendere il provvedimento di secondo grado. Al posto di proporre però un appello autonomo, che sarebbe costato all'ente locale 9000 di solo contributo unificato, ha deciso però di "costituirsi nell'appello proposto dal cointeressato Ambiente 2.0".
A seguire la causa, ancora una volta, sarà l'avvocato Massimo Ingravalle.