
Attualità
Il biscegliese Arcangelo Ficco rieletto nel Comitato Nazionale di Inarcassa
Si imposto col 98% delle preferenze tra gli architetti
Bisceglie - giovedì 24 aprile 2025
12.21 Comunicato Stampa
Il biscegliese Arcangelo Ficco e l'andriese Sabino Mansi sono stati rieletti quali delegati territoriali, rispettivamente per gli architetti e gli ingegneri, nel Comitato Nazionale di Inarcassa, la Cassa nazionale di previdenza e assistenza per gli ingegneri e gli architetti liberi professionisti. Le votazioni, riservate ai 330 architetti e ai 460 ingegneri iscritti ai rispettivi Ordini professionali della Bat, si sono tenute on line dal 03 al 07 marzo scorsi. Lo scrutinio, in diretta streaming è avvenuto il 28 marzo al raggiungimento del quorum di tutte le Province. I due eletti saranno in carica per il quinquennio 2025-2030. Arcangelo Ficco si è imposto col 98% delle preferenze tra gli architetti superando Nicola Barracchia, mentre Sabino Mansi ha avuto la meglio su Antonio Sasso con il 72% dei voti.
Arcangelo Ficco, già componente uscente del Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa per il quinquennio 2015-2020, 2020-2025, si è laureato in architettura nel 1999 presso l'Università di Chieti-Pescara "Gabriele D'Annunzio". Libero professionista, svolge attività di progettazione e direzione lavori nel campo dell'architettura e dell'urbanistica.
Sabino Mansi, laureato in ingegneria civile sezione edile al Politecnico di Bari, esercita la libera professione dal 1996, occupandosi di progettazione nel campo civile ed industriale. Già consigliere e vice presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Barletta - Andria - Trani nonché componente uscente del Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa per il quinquennio 2020-25.
L'elezione della rappresentanza nel CND di Inarcassa è solo il primo passo per cominciare a pensare al futuro con un miglioramento della riforma del 2012, nel senso di un'effettiva equità delle prestazioni, dignità di vita dei professionisti e sostenibilità della Cassa; una gestione del patrimonio trasparente, coerente a quanto stabilito dalle leggi nazionali che regolano tale obbligo per le pubbliche amministrazioni, così come previsto dallo statuto e dal regolamento interno di Inarcassa; orientare politiche di sostegno strutturale al lavoro professionale di architetti ed ingegneri promuovendo l'aggregazione degli studi, oggi poco competitivi, e la qualità delle prestazioni; mantenere un ruolo coerente agli scopi statutari e alle finalità previdenziali ed assistenziali della Cassa; consolidare i rapporti tra il sistema ordinistico e la cassa finalizzato ad operare in sinergia e non in concorrenza.
Arcangelo Ficco, già componente uscente del Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa per il quinquennio 2015-2020, 2020-2025, si è laureato in architettura nel 1999 presso l'Università di Chieti-Pescara "Gabriele D'Annunzio". Libero professionista, svolge attività di progettazione e direzione lavori nel campo dell'architettura e dell'urbanistica.
Sabino Mansi, laureato in ingegneria civile sezione edile al Politecnico di Bari, esercita la libera professione dal 1996, occupandosi di progettazione nel campo civile ed industriale. Già consigliere e vice presidente dell'Ordine degli Ingegneri della provincia di Barletta - Andria - Trani nonché componente uscente del Comitato Nazionale dei Delegati di Inarcassa per il quinquennio 2020-25.
L'elezione della rappresentanza nel CND di Inarcassa è solo il primo passo per cominciare a pensare al futuro con un miglioramento della riforma del 2012, nel senso di un'effettiva equità delle prestazioni, dignità di vita dei professionisti e sostenibilità della Cassa; una gestione del patrimonio trasparente, coerente a quanto stabilito dalle leggi nazionali che regolano tale obbligo per le pubbliche amministrazioni, così come previsto dallo statuto e dal regolamento interno di Inarcassa; orientare politiche di sostegno strutturale al lavoro professionale di architetti ed ingegneri promuovendo l'aggregazione degli studi, oggi poco competitivi, e la qualità delle prestazioni; mantenere un ruolo coerente agli scopi statutari e alle finalità previdenziali ed assistenziali della Cassa; consolidare i rapporti tra il sistema ordinistico e la cassa finalizzato ad operare in sinergia e non in concorrenza.