Spettacoli
Il biscegliese Mattia Galantino vincitore della prestigiosa borsa teatrale Anna Pancirolli 2024
Premiato lo spettacolo "Come un angelo in tutto questo bordello"
Bisceglie - lunedì 13 maggio 2024
15.21 Comunicato Stampa
Il biscegliese Mattia Galantino è l'attore protagonista, nonché co-ideatore, dello spettacolo teatrale "Come un angelo in tutto questo bordello": progetto vincitore della prestigiosa Borsa Teatrale Anna Pancirolli 2024, che da più di vent'anni individua le migliori opere prime di giovani autori e attori italiani. Lo spettacolo premiato come migliore opera under 40, per la regia e l'adattamento di Jacopo Bottani, è uno studio-omaggio dell'atto unico "La notte poco prima della foresta", del geniale drammaturgo e regista francese Bernard-Marie Koltès.
Si tratta di un significativo riconoscimento per il giovane artista pugliese, formatosi alla Civica Accademia d'Arte Drammatica "Nico Pepe" di Udine e alla Escuela Internacional de Circo y Teatro CAU di Granada, da anni impegnato tra l'Italia e la Spagna per il cinema e il teatro, oltre che come circense. Lo spettacolo nasce per volontà dello stesso Galantino, che quattro anni fa, dopo essere tornato a casa dall'Accademia, si ritrova ad assistere a uno spettacolo diretto da Bottani, da cui rimane immediatamente colpito.
«L'ho voluto subito conoscere perché mi ero innamorato della regia di un suo spettacolo e, davanti a una bottiglia di vino, ci siamo ritrovati, esattamente come accade anche nel testo, a parlare della vita, dei nostri sogni, di ciò che volevamo diventare. A quel punto, dopo ben quattro ore di conversazione, ho tirato fuori il libro di Koltès che avevo nello zaino e dal quale non mi separavo mai e gli ho detto: tu puoi essere la persona giusta per dare vita a queste parole», spiega Galantino.
Dal 2021, mossi da una grande tenacia e motivazione, Galantino e Bottani cominciano a limare il testo e a provare incessantemente, muovendosi tra Milano e Bisceglie, dove per un periodo sono ospiti della compagnia Kuziba, che permette ai due di utilizzare i loro spazi per le prove. Nel 2022 arriva poi la vittoria di una residenza artistica a Gorizia, con il Centro di produzione teatrale "Artisti Associati", e l'anno successivo la notizia della selezione per la Borsa Teatrale Anna Pancirolli.
«Abbiamo lavorato tantissimo su improvvisazione e composizione, rispettando l'impostazione fluviale dell'opera originale», spiega Galantino. «Mentre eravamo insieme e sistemavamo gli oggetti nello spazio, io cominciavo a parlare, a riflettere ad alta voce su alcuni argomenti. È in quel momento che ci siamo domandati se riproporre fedelmente il testo di Koltès o se invece omaggiarlo, restituirne l'essenza, scrivendo qualcosa di nostro. Abbiamo optato per quest'ultima strada e alla fine il testo è diventato anche molto autobiografico».
Il risultato è un vero e proprio "one man show" che passa dal comico al tragico, in cui Mattia Galantino sul palco dà sfoggio di tutte le sue numerose abilità di interprete: ballando, cantando, cimentandosi con il mimo e le acrobazie circensi. A partire da alcuni punti fermi, l'attore biscegliese improvvisa costantemente, con la complicità dello stesso regista Bottani, che appare in scena e come un deus ex machina plasma e modifica lo spettacolo davanti agli occhi dello spettatore.
Adesso "Come un angelo in tutto questo bordello" comincerà a girare per i teatri italiani, anche con il supporto della stessa associazione dedicata ad Anna Pancirolli, che si impegna ad agevolare il percorso professionale dei vincitori, cercando di fornire loro una visibilità reale. La prima tappa è prevista per una residenza artistica nell'ambito del festival organizzato in Toscana dalla Fondazione Armunia, tra le più importanti realtà teatrali del nostro Paese, che da oltre tre decenni promuove e sostiene gli artisti e i progetti più interessanti del panorama
Si tratta di un significativo riconoscimento per il giovane artista pugliese, formatosi alla Civica Accademia d'Arte Drammatica "Nico Pepe" di Udine e alla Escuela Internacional de Circo y Teatro CAU di Granada, da anni impegnato tra l'Italia e la Spagna per il cinema e il teatro, oltre che come circense. Lo spettacolo nasce per volontà dello stesso Galantino, che quattro anni fa, dopo essere tornato a casa dall'Accademia, si ritrova ad assistere a uno spettacolo diretto da Bottani, da cui rimane immediatamente colpito.
«L'ho voluto subito conoscere perché mi ero innamorato della regia di un suo spettacolo e, davanti a una bottiglia di vino, ci siamo ritrovati, esattamente come accade anche nel testo, a parlare della vita, dei nostri sogni, di ciò che volevamo diventare. A quel punto, dopo ben quattro ore di conversazione, ho tirato fuori il libro di Koltès che avevo nello zaino e dal quale non mi separavo mai e gli ho detto: tu puoi essere la persona giusta per dare vita a queste parole», spiega Galantino.
Dal 2021, mossi da una grande tenacia e motivazione, Galantino e Bottani cominciano a limare il testo e a provare incessantemente, muovendosi tra Milano e Bisceglie, dove per un periodo sono ospiti della compagnia Kuziba, che permette ai due di utilizzare i loro spazi per le prove. Nel 2022 arriva poi la vittoria di una residenza artistica a Gorizia, con il Centro di produzione teatrale "Artisti Associati", e l'anno successivo la notizia della selezione per la Borsa Teatrale Anna Pancirolli.
«Abbiamo lavorato tantissimo su improvvisazione e composizione, rispettando l'impostazione fluviale dell'opera originale», spiega Galantino. «Mentre eravamo insieme e sistemavamo gli oggetti nello spazio, io cominciavo a parlare, a riflettere ad alta voce su alcuni argomenti. È in quel momento che ci siamo domandati se riproporre fedelmente il testo di Koltès o se invece omaggiarlo, restituirne l'essenza, scrivendo qualcosa di nostro. Abbiamo optato per quest'ultima strada e alla fine il testo è diventato anche molto autobiografico».
Il risultato è un vero e proprio "one man show" che passa dal comico al tragico, in cui Mattia Galantino sul palco dà sfoggio di tutte le sue numerose abilità di interprete: ballando, cantando, cimentandosi con il mimo e le acrobazie circensi. A partire da alcuni punti fermi, l'attore biscegliese improvvisa costantemente, con la complicità dello stesso regista Bottani, che appare in scena e come un deus ex machina plasma e modifica lo spettacolo davanti agli occhi dello spettatore.
Adesso "Come un angelo in tutto questo bordello" comincerà a girare per i teatri italiani, anche con il supporto della stessa associazione dedicata ad Anna Pancirolli, che si impegna ad agevolare il percorso professionale dei vincitori, cercando di fornire loro una visibilità reale. La prima tappa è prevista per una residenza artistica nell'ambito del festival organizzato in Toscana dalla Fondazione Armunia, tra le più importanti realtà teatrali del nostro Paese, che da oltre tre decenni promuove e sostiene gli artisti e i progetti più interessanti del panorama