Attualità
Il gruppo scacchi di Bisceglie costretto a sgomberare Palazzo Tupputi
Cercasi nuova sede per gli scritti, allontanati senza una motivazione reale
Bisceglie - giovedì 21 settembre 2017
Sono diverse decine, hanno bisogno solo di una base d'appoggio, un riparo per l'inverno e, anche se operano silenziosamente, hanno un ruolo sociale da non sottovalutare. Prova ne sia il progressivo aumento del numero degli iscritti tra biscegliesi di tutte le età e il crescente interesse delle scolaresche, che accolgono volentieri lezioni di scacchi tra i banchi di scuola.
Il Gruppo scacchi di Bisceglie, dal 2016 con sede al piano nobile di Palazzo Tupputi, non essendo ancora entrato nelle grazie di nessuno, ha un destino già segnato.
Prima, il 16 luglio, un torneo dedicato a Dino Abascià è saltato per motivi esterni alle volontà del presidente Ezio Spina e degli iscritti.
Poi è stato chiesto al gruppo l'abbandono forzato della sede al primo piano del palazzo nobiliare, presso cui gli iscritti s'incontravano settimanalmente per allenarsi a tornei regionali e nazionali.
Motivazione fornita dal comune, che aveva concesso gli spazi: le stanze servivano al GAL per un evento della durata di sei mesi.
L'evento – un congresso sulle filiere sostenibili in agricoltura organizzato non dal Gruppo di Azione Locale Ponte Lama ma da Università di Foggia, SIEA e SIDEA – in realtà si è già tenuto. Dal 13 al 16 settembre: quattro giorni, di cui l'ultimo alla Fiera del Levante di Bari.
Quale sia dunque il motivo reale dello "sgombero" forzato, non è noto.
In rete il presidente sta facendo circolare un appello, urgente in vista delle preparazioni per i giochi studenteschi 2018. «Se volete supportarci, sensibilizzate i dirigenti scolastici e i genitori a scegliere il corso di scacchi in alternativa ad altre attività extra scuola i campionati di scacchi per squadre. Noi non molliamo».
Il Gruppo scacchi di Bisceglie, dal 2016 con sede al piano nobile di Palazzo Tupputi, non essendo ancora entrato nelle grazie di nessuno, ha un destino già segnato.
Prima, il 16 luglio, un torneo dedicato a Dino Abascià è saltato per motivi esterni alle volontà del presidente Ezio Spina e degli iscritti.
Poi è stato chiesto al gruppo l'abbandono forzato della sede al primo piano del palazzo nobiliare, presso cui gli iscritti s'incontravano settimanalmente per allenarsi a tornei regionali e nazionali.
Motivazione fornita dal comune, che aveva concesso gli spazi: le stanze servivano al GAL per un evento della durata di sei mesi.
L'evento – un congresso sulle filiere sostenibili in agricoltura organizzato non dal Gruppo di Azione Locale Ponte Lama ma da Università di Foggia, SIEA e SIDEA – in realtà si è già tenuto. Dal 13 al 16 settembre: quattro giorni, di cui l'ultimo alla Fiera del Levante di Bari.
Quale sia dunque il motivo reale dello "sgombero" forzato, non è noto.
In rete il presidente sta facendo circolare un appello, urgente in vista delle preparazioni per i giochi studenteschi 2018. «Se volete supportarci, sensibilizzate i dirigenti scolastici e i genitori a scegliere il corso di scacchi in alternativa ad altre attività extra scuola i campionati di scacchi per squadre. Noi non molliamo».