Religioni
Il libro postumo di padre Leonardo Di Pinto sarà presentato al monastero di San Luigi
Sabato 12 gennaio, nel sesto anniversario della morte del frate biscegliese
Bisceglie - mercoledì 9 gennaio 2019
9.09
Padre Leonardo Di Pinto (1937-2013), biscegliese, ha lasciato un'impronta indelebile col suo ministero, spendendosi per la causa di beatificazioni di 40 martiri cattolici albanesi.
Sabato 12 gennaio, alle ore 19:00, al monastero di San Luigi a Bisceglie, sarà presentato il suo ultimo lavoro "Quasi diario. Ritratti dei Frati Minori di Puglia e Molise dal 1955 al 2010" edito nelle scorse settimane da Posa edizioni.
«In un lavoro durato circa sette anni, tra il 2005 e il 2012, padre Leonardo Di Pinto, amato frate biscegliese, ci ha lasciato un quadro simpatico e pittoresco della nostra fraternità provinciale attraverso una serie di profili che ritraggono ben 140 frati (sacerdoti e non) che hanno segnato la storia della provincia, arricchendo non solo l'Ordine dei Frati Minori, ma la Chiesa tutta» hanno spiegato i referenti della provincia dei Frati Minori di Puglia e Molise.
Prevista la partecipazione del ministro provinciale Alessandro Mastromatteo, di suor Ludovica Loconte e fra Giammaria Apollonio.
Sabato 12 gennaio, alle ore 19:00, al monastero di San Luigi a Bisceglie, sarà presentato il suo ultimo lavoro "Quasi diario. Ritratti dei Frati Minori di Puglia e Molise dal 1955 al 2010" edito nelle scorse settimane da Posa edizioni.
«In un lavoro durato circa sette anni, tra il 2005 e il 2012, padre Leonardo Di Pinto, amato frate biscegliese, ci ha lasciato un quadro simpatico e pittoresco della nostra fraternità provinciale attraverso una serie di profili che ritraggono ben 140 frati (sacerdoti e non) che hanno segnato la storia della provincia, arricchendo non solo l'Ordine dei Frati Minori, ma la Chiesa tutta» hanno spiegato i referenti della provincia dei Frati Minori di Puglia e Molise.
Prevista la partecipazione del ministro provinciale Alessandro Mastromatteo, di suor Ludovica Loconte e fra Giammaria Apollonio.