Economia e lavoro
Il mercato delle uve da vino non va
Registrate diminuzioni di prezzi secondo gli agricoltori
BAT - martedì 2 ottobre 2018
8.17
La "denuncia" è dei componenti del consiglio direttivo del comitato liberi agricoltori andriesi, che sostengono di aver registrato diminuzioni sostanziali di prezzi delle uve da vino, in particolare delle uve bianche, su tutto il territorio della provincia Bat.
«Abbiamo stimato un calo notevole del prezzo delle uve bianche da vino nel nostro territorio rispetto agli anni precedenti. Questo calo esponenziale dei prezzi di cessione deriva da una eccessiva trasformazione di uve da tavola in uve destinate alla vinificazione» hanno sostenuto i referenti del comitato. «Questo non è plausibile in quanto le uve da tavola non possono essere utilizzate e trasformate in vino. Allora perché è accaduto? Chi doveva controllare questo anomalo utilizzo di uva da tavola?
Le avverse condizioni meteo hanno causato un aumento di costi per la produzione. A ciò si aggiungano gli alti costi di gestione per i trattamenti fitosanitari e per combattere le diverse malattie. Il risultato è che oggi ci ritroviamo con imprenditori disperati per il prezzo di mercato che è assolutamente distruttivo. Di chi è la colpa? Ogni anno si spera che altre regioni non abbiano prodotto per far impennare il prezzo delle uve locali ma oggi ci ritroviamo con una maggiore produzione di altre regioni e una diminuzione dal prezzo delle uve della zona. Possiamo anche giustificare la tanta uva da tavola che viene trasformata con le stesse tecniche di vinificazione in vino di colore bianco e quindi la sovrapproduzione e la diminuzione dei prezzi di uve bianche» hanno sottolineato.
«L'agricoltura nella Bat è allo stremo e non sappiamo che altre sorprese ci riserva la prossima, imminente campagna olivicola con tutti i danni subiti dalle piante a causa del gelo e della neve e con il settore praticamente ancora paralizzato» hanno concluso.
«Abbiamo stimato un calo notevole del prezzo delle uve bianche da vino nel nostro territorio rispetto agli anni precedenti. Questo calo esponenziale dei prezzi di cessione deriva da una eccessiva trasformazione di uve da tavola in uve destinate alla vinificazione» hanno sostenuto i referenti del comitato. «Questo non è plausibile in quanto le uve da tavola non possono essere utilizzate e trasformate in vino. Allora perché è accaduto? Chi doveva controllare questo anomalo utilizzo di uva da tavola?
Le avverse condizioni meteo hanno causato un aumento di costi per la produzione. A ciò si aggiungano gli alti costi di gestione per i trattamenti fitosanitari e per combattere le diverse malattie. Il risultato è che oggi ci ritroviamo con imprenditori disperati per il prezzo di mercato che è assolutamente distruttivo. Di chi è la colpa? Ogni anno si spera che altre regioni non abbiano prodotto per far impennare il prezzo delle uve locali ma oggi ci ritroviamo con una maggiore produzione di altre regioni e una diminuzione dal prezzo delle uve della zona. Possiamo anche giustificare la tanta uva da tavola che viene trasformata con le stesse tecniche di vinificazione in vino di colore bianco e quindi la sovrapproduzione e la diminuzione dei prezzi di uve bianche» hanno sottolineato.
«L'agricoltura nella Bat è allo stremo e non sappiamo che altre sorprese ci riserva la prossima, imminente campagna olivicola con tutti i danni subiti dalle piante a causa del gelo e della neve e con il settore praticamente ancora paralizzato» hanno concluso.