Politica
Il Movimento 5 Stelle Bisceglie prende le distanze da Galantino
Totale divergenza di vedute rispetto alla vicenda De Vito
Bisceglie - venerdì 22 marzo 2019
La scomposizione del Movimento 5 Stelle di Bisceglie in vari gruppi e l'incompatibilità fra di essi sono da tempo note ai più attenti. La vicenda dell'arresto di Marcello De Vito, ormai ex presidente del consiglio comunale di Roma, è divenuta pretesto per una lacerazione ulteriore dei rapporti precari (se non addirittura inesistenti) tra coloro che hanno espresso la candidatura a sindaco di Enzo Amendolagine, primo esponente pentastellato a centrare l'ingresso in consiglio comunale e i sostenitori del parlamentare biscegliese Davide Galantino, eletto nel listino proporzionale alle politiche del 4 marzo 2018.
«Le Istituzioni nazionali e locali devono essere lontane da qualsiasi ombra di compromesso e malaffare» è riportato sulla pagina facebook Movimento 5 Stelle Bisceglie.«De Vito potrà difendersi dalle accuse che gli sono state rivolte e che ora l'hanno portato all'arresto. Ma lo farà fuori dal Movimento perché come recita il codice etico "gli organi associativi indicati nello Statuto, quando hanno notizia dell'esistenza di un procedimento penale che coinvolge un candidato o portavoce del Movimento 5 Stelle, hanno facoltà di compiere le loro valutazioni in totale autonomia, in virtù e nell'ambito delle funzioni attribuite dallo Statuto, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura".
E Luigi Di Maio, capo politico del MoVimento, quale organo associativo, ha ritenuto di procedere in autonomia all'espulsione di De Vito, ritenendo politicamente grave la vicenda. Condividiamo la sua decisione perché in linea con i valori che ispirano la nostra iniziativa politica, anche sul territorio» hanno aggiunto gli attivisti, sferrando l'attacco al neppure nominato Galantino (che ha espresso la sua contrarietà alla decisione assunta dal vicepresidente del consiglio): «Spiace constatare, da biscegliesi, che l'onorevole biscegliese Movimento 5 Stelle non sia sulla nostra stessa barca. Ci sarebbe piaciuto fosse così. Una volta in più!».
«Le Istituzioni nazionali e locali devono essere lontane da qualsiasi ombra di compromesso e malaffare» è riportato sulla pagina facebook Movimento 5 Stelle Bisceglie.«De Vito potrà difendersi dalle accuse che gli sono state rivolte e che ora l'hanno portato all'arresto. Ma lo farà fuori dal Movimento perché come recita il codice etico "gli organi associativi indicati nello Statuto, quando hanno notizia dell'esistenza di un procedimento penale che coinvolge un candidato o portavoce del Movimento 5 Stelle, hanno facoltà di compiere le loro valutazioni in totale autonomia, in virtù e nell'ambito delle funzioni attribuite dallo Statuto, nel pieno rispetto del lavoro della magistratura".
E Luigi Di Maio, capo politico del MoVimento, quale organo associativo, ha ritenuto di procedere in autonomia all'espulsione di De Vito, ritenendo politicamente grave la vicenda. Condividiamo la sua decisione perché in linea con i valori che ispirano la nostra iniziativa politica, anche sul territorio» hanno aggiunto gli attivisti, sferrando l'attacco al neppure nominato Galantino (che ha espresso la sua contrarietà alla decisione assunta dal vicepresidente del consiglio): «Spiace constatare, da biscegliesi, che l'onorevole biscegliese Movimento 5 Stelle non sia sulla nostra stessa barca. Ci sarebbe piaciuto fosse così. Una volta in più!».