Territorio
Le proposte del Pci per la sicurezza sul Ponte Lama
Una perizia tecnica, la rimozione di 20 alberi e la realizzazione di un nuovo progetto
Bisceglie - venerdì 31 agosto 2018
16.02
«La tragica caduta del Ponte Morandi di Genova ha acceso nuovamente i fari sulla sicurezza del Ponte Lama. Rifuggiamo dalle psicosi, ma non dalle fondate preoccupazioni». Così la sezione "Antonio Gramsci" di via Cialdini del Pci a proposito della situazione della struttura che da oltre duecento anni collega Bisceglie e Trani.
«I comunisti di Bisceglie hanno sollevato da tanti anni il problema, da soli ed inascoltati, attraverso le numerose iniziative del compagno Franco Napoletano. Da sindaco (con l'inserimento del Ponte nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche da realizzare), da deputato (con un ordine del giorno del 2007 per il finanziamento del progetto esistente), da consigliere comunale (con l'interrogazione del luglio 2011), da presidente del Consiglio Comunale (con un intervento nel gennaio 2016), da candidato sindaco (nei programmi elettorali del 2011-2013-2018), oltre che in interventi pubblici e comizi vari» hanno ricordato.
«I cittadini, com'è noto, hanno deciso diversamente e del Ponte Lama non se n'è più parlato.
Nel frattempo, gli alberi di fichi e le erbacce sono cresciuti rigogliosi, i piloni mostrano i segni del tempo, con serie preoccupazioni per la tenuta strutturale di un ponte di oltre 200 anni, realizzato quando non esistevano mezzi di trasporto con carichi pesanti.
Chiediamo con forza al sindaco di attivarsi con urgenza e senza ulteriori indugi affinché si faccia una perizia tecnica che verifichi la sicurezza del Ponte; si rimuovano gli oltre 20 alberi di fichi che crescono tra le pietre del Ponte, oltre alle numerose sterpaglie, mettendo in sicurezza anche i passaggi pedonali laterali; ci si adoperi per la realizzazione del progetto del nuovo Ponte Lama, già in possesso degli uffici da molti anni, attraverso finanziamenti statali o anche attraverso un mutuo a tasso agevolato con la Cassa Depositi e Prestiti (il comune ha un bilancio sano e può contrarre mutui per le opere pubbliche)» hanno sottolineato i comunisti, pur non avendo mai votato a favore di alcun bilancio, che fosse di previsione o consuntivo, coi suoi rappresentanti in consiglio comunale nelle amministrazioni Spina e Fata dal 2006 in poi.
«Ricordiamo ad Angarano che fare il sindaco significa anche decidere ed assumersi le proprie responsabilità. Il cielo non voglia che si debbano verificare eventi tragici per muoversi! Far finta di nulla, sarebbe colpevole» hanno concluso.
«I comunisti di Bisceglie hanno sollevato da tanti anni il problema, da soli ed inascoltati, attraverso le numerose iniziative del compagno Franco Napoletano. Da sindaco (con l'inserimento del Ponte nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche da realizzare), da deputato (con un ordine del giorno del 2007 per il finanziamento del progetto esistente), da consigliere comunale (con l'interrogazione del luglio 2011), da presidente del Consiglio Comunale (con un intervento nel gennaio 2016), da candidato sindaco (nei programmi elettorali del 2011-2013-2018), oltre che in interventi pubblici e comizi vari» hanno ricordato.
«I cittadini, com'è noto, hanno deciso diversamente e del Ponte Lama non se n'è più parlato.
Nel frattempo, gli alberi di fichi e le erbacce sono cresciuti rigogliosi, i piloni mostrano i segni del tempo, con serie preoccupazioni per la tenuta strutturale di un ponte di oltre 200 anni, realizzato quando non esistevano mezzi di trasporto con carichi pesanti.
Chiediamo con forza al sindaco di attivarsi con urgenza e senza ulteriori indugi affinché si faccia una perizia tecnica che verifichi la sicurezza del Ponte; si rimuovano gli oltre 20 alberi di fichi che crescono tra le pietre del Ponte, oltre alle numerose sterpaglie, mettendo in sicurezza anche i passaggi pedonali laterali; ci si adoperi per la realizzazione del progetto del nuovo Ponte Lama, già in possesso degli uffici da molti anni, attraverso finanziamenti statali o anche attraverso un mutuo a tasso agevolato con la Cassa Depositi e Prestiti (il comune ha un bilancio sano e può contrarre mutui per le opere pubbliche)» hanno sottolineato i comunisti, pur non avendo mai votato a favore di alcun bilancio, che fosse di previsione o consuntivo, coi suoi rappresentanti in consiglio comunale nelle amministrazioni Spina e Fata dal 2006 in poi.
«Ricordiamo ad Angarano che fare il sindaco significa anche decidere ed assumersi le proprie responsabilità. Il cielo non voglia che si debbano verificare eventi tragici per muoversi! Far finta di nulla, sarebbe colpevole» hanno concluso.