Politica
Il Pci: «Ma abbiamo il sindaco a Bisceglie?»
Valutazione negativa a sette mesi dall'insediamento dell'amministrazione comunale
Bisceglie - sabato 19 gennaio 2019
8.52
Una valutazione secca e negativa, quella dei componenti della sezione "Antonio Gramsci" di via Cialdini del Partito Comunista Italiano di Bisceglie, a proposito dei primi sette mesi trascorsi dall'insediamento dell'amministrazione comunale. «La situazione della nostra città è decisamente peggiorata» è la sintesi del manifesto murario affisso nelle ultime ore.
«La situazione igienica resta critica, con immondizia e deiezioni canine diffuse in ogni angolo della città. Vige un rapporto non contrattualizzato, con numerose proroghe, con il gestore del servizio dei rifiuti; la percentuale della raccolta differenziata non viene più resa nota; molti rifiuti indifferenziati permangono per diversi giorni in container, presso il garage del gestore, e non vengono sempre conferiti in discarica con prontezza; i mezzi adoperati non sono tutti quelli previsti nel progetto di raccolta; la Tari potrebbe subire ulteriori aumenti» hanno rimarcato i comunisti.
«L'asfalto risulta sconnesso in larghi tratti delle strade urbane ed extraurbane e si aprono buche pericolose, oltre agli ormai tipici allagamenti anche per piogge esigue; alcune strutture sportive comunali sono state chiuse o l'accesso risulta fortemente limitato; il Teatro Garibaldi è chiuso o aperto a corrente alternata, in base a criteri poco chiari; il Teatro Mediterraneo è rimasto inutilizzato e l'estate biscegliese, per la prima volta, non ha avuto una programmazione; gli addobbi natalizi cittadini sono stati tristi e scarni» hanno aggiunto gli esponenti del Pci.
«Il promesso taglio delle indennità del sindaco e degli amministratori non è stato realizzato; dei 5.000 nuovi posti di lavoro promessi non se ne intravvede neppure l'ombra; le famiglie bisognose non trovano ascolto ed i cittadini spesso non vengono neppure ricevuti sul Palazzo di città; la grave crisi del comparto agricolo colpito dalla gelata dello scorso anno e dall'avanzare del virus Xylella viene utilizzata strumentalmente dall'amministrazione solo per lanciare la campagna elettorale di qualche esponente suo alleato in odore di candidatura alle prossime elezioni europee. Il sindaco rifugge da qualsiasi assunzione di responsabilità e non sembra in grado di prendere nessuna decisione senza il supporto di altri» hanno rilevato.
«La città attendeva una "svolta", ma ora versa nello sbando totale! I comunisti continueranno nella loro opposizione, ferma e propositiva, sui concreti problemi dei cittadini, mentre chi ieri urlava, oggi è diventato muto.
Rispettiamo le scelte degli elettori, che oggi appaiono fortemente delusi, ma bisogna impedire che l'inesperienza e l'incapacità al potere possano arrecare gravi danni ad una città che vuole continuare a crescere, pure nelle difficoltà del periodo» hanno concluso.
«La situazione igienica resta critica, con immondizia e deiezioni canine diffuse in ogni angolo della città. Vige un rapporto non contrattualizzato, con numerose proroghe, con il gestore del servizio dei rifiuti; la percentuale della raccolta differenziata non viene più resa nota; molti rifiuti indifferenziati permangono per diversi giorni in container, presso il garage del gestore, e non vengono sempre conferiti in discarica con prontezza; i mezzi adoperati non sono tutti quelli previsti nel progetto di raccolta; la Tari potrebbe subire ulteriori aumenti» hanno rimarcato i comunisti.
«L'asfalto risulta sconnesso in larghi tratti delle strade urbane ed extraurbane e si aprono buche pericolose, oltre agli ormai tipici allagamenti anche per piogge esigue; alcune strutture sportive comunali sono state chiuse o l'accesso risulta fortemente limitato; il Teatro Garibaldi è chiuso o aperto a corrente alternata, in base a criteri poco chiari; il Teatro Mediterraneo è rimasto inutilizzato e l'estate biscegliese, per la prima volta, non ha avuto una programmazione; gli addobbi natalizi cittadini sono stati tristi e scarni» hanno aggiunto gli esponenti del Pci.
«Il promesso taglio delle indennità del sindaco e degli amministratori non è stato realizzato; dei 5.000 nuovi posti di lavoro promessi non se ne intravvede neppure l'ombra; le famiglie bisognose non trovano ascolto ed i cittadini spesso non vengono neppure ricevuti sul Palazzo di città; la grave crisi del comparto agricolo colpito dalla gelata dello scorso anno e dall'avanzare del virus Xylella viene utilizzata strumentalmente dall'amministrazione solo per lanciare la campagna elettorale di qualche esponente suo alleato in odore di candidatura alle prossime elezioni europee. Il sindaco rifugge da qualsiasi assunzione di responsabilità e non sembra in grado di prendere nessuna decisione senza il supporto di altri» hanno rilevato.
«La città attendeva una "svolta", ma ora versa nello sbando totale! I comunisti continueranno nella loro opposizione, ferma e propositiva, sui concreti problemi dei cittadini, mentre chi ieri urlava, oggi è diventato muto.
Rispettiamo le scelte degli elettori, che oggi appaiono fortemente delusi, ma bisogna impedire che l'inesperienza e l'incapacità al potere possano arrecare gravi danni ad una città che vuole continuare a crescere, pure nelle difficoltà del periodo» hanno concluso.