Il saluto dell'Arcivescovo agli studenti
«Chiesa, scuola e famiglie camminino insieme in un rapporto di fiducia reciproca per il bene dei nostri figli»
«Carissimi, dirigenti scolastici e docenti, personale tecnico, amministrativo e ausiliario, alunni e genitori, il nuovo anno scolastico 2021-2022 riprende il cammino di formazione personale e culturale.
Sentiamo, quanto mai la necessità, di incontrare "in presenza" i nostri bambini e ragazzi, i nostri colleghi e amici, dopo un anno trascorso, nella maggior parte dei casi, di fronte a uno schermo piatto e, a volte, senza emozioni. La didattica in presenza, che mi auguro vi accompagni per tutto l'anno scolastico, dipenderà dall'attenzione che ognuno avrà nel contrastare l'ancora presente virus. Se da una parte il tanto discusso vaccino ci rassicura, dall'altra siamo invitati a non abbassare la guardia e non dirci "usciti" dall'emergenza sanitaria.
Quest'anno l'intera Chiesa Diocesana, in tutte le sue esperienze formative e spirituali, sarà chiamata a vivere due temi molto belli e affascinanti. In continuità con gli orientamenti pastorali, che l'anno scorso ci ha fatto riflettere sul tema della povertà, quest'anno saremo chiamati a volgere l'attenzione alle famiglie e ai giovani. Sappiamo bene come la prima cellula di educazione e di evangelizzazione sia proprio la famiglia, fucina di formazione alla vita quotidiana nel rispetto dell'altro e della società.
Partendo dalla famiglia saremo chiamati a spronare i giovani a non lasciarsi invadere dalla noia e dalla passività (durante questi mesi scorsi abbiamo vissuto, a causa del virus, "l'appiattimento delle relazioni"), ma ad essere sempre sentinelle che guardano la realtà con l'occhio vigile e attento ai bisogni dell'altro. Sì, la sentinella, nel suo compito di vigilare, deve pensare al bene che lo circonda per poter evitare il peggio. Ed è l'immagine della sentinella che ci apre al secondo tema che accompagnerà la nostra vita ecclesiale a servizio del mondo: lo stare insieme, il camminare insieme, in altre parole vivere la sinodalità: tema del prossimo Sinodo dei Vescovi indetto da Papa Francesco per l'anno 2023. La sinodalità dovrebbe essere lo stile di vita di ogni persona umana, non soltanto della Chiesa, nella consapevolezza che non possiamo vivere da soli, ma dobbiamo camminare sempre con e per i nostri fratelli e sorelle.
Mi auguro che, come è accaduto nell'anno appena concluso, possiamo camminare insieme, Chiesa e scuola e famiglie, in un rapporto di fiducia reciproca per il bene dei nostri figli.
Vi auguro, unitamente al direttore dell'Ufficio scuola diocesano don Nicola Grosso, un felice anno scolastico, pieno di serenità e di soddisfazione.
Mi dichiaro, come sempre, disponibile ad incontrarvi sul campo di lavoro per stabilire con voi un dialogo fraterno e sincero».