Attualità
In piazza a Bisceglie per l'immediato cessate il fuoco su Gaza
L'iniziativa della Rete dei Diritti si è svolta nella serata di domenica 19 novembre
Bisceglie - lunedì 20 novembre 2023
Un corteo per la pace in Palestina. Questa l'iniziativa promossa da "La rete dei diritti" di Bisceglie, gruppo informale composto dalle diverse associazioni di cittadinanza attiva site sul territorio e da singoli cittadini, che instancabilmente continua a scendere in piazza per condannare fermamente la guerra come mezzo di risoluzione dei conflitti e il massacro che si sta compiendo nella Striscia di Gaza in danno della popolazione civile.
Il corteo è partito alle 19.30 da Piazza Diaz, nei pressi della stazione di Bisceglie per terminare in piazza Vittorio Emanuele II (lato Palazzuolo), dopo aver attraversato via Aldo Moro.
Ciò che si chiede è l'approvazione di uno specifico Ordine del giorno in sede di Consiglio Comunale con cui anche gli amministratori locali possano chiedere il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi senza condizioni.
«Quanto sta accadendo a Gaza è qualcosa che avremmo sperato non accadesse mai più. È assurdo pensare che nel 2023 la guerra possa essere ancora considerata l'opzione migliore per risolvere i conflitti. Si tratta di un conflitto, che ormai si trascina da anni, di cui la popolazione civile continua a pagare la spesa più alta. Se ci pensate, in questi giorni, a Gaza scorre più sangue di vittime innocenti che acqua. Questi sono gli effetti della guerra. Non possiamo restare indifferenti davanti a questa barbarie» le parole del sindaco Angelantonio Angarano.
«Stasera abbiamo camminato per il centro della nostra città in segno di vicinanza verso le tante vittime innocenti in Palestina e Israele e per esprimere il nostro dissenso verso le azioni portate avanti dai nostri rappresentanti istituzionali, che troppo poco stanno facendo per fermare l'escalation di violenza e la catastrofe umanitaria a cui stiamo assistendo» hanno spiegato alcune delle persone che hanno organizzato la manifestazione.
«Chiediamo che vengano avviate delle indagini indipendenti e trasparenti per accertare i crimini di guerra che impediscono l'operato del personale sanitario. Assoluta priorità per l'immediato cessate il fuoco e per un tempestivo sostegno umanitario, che non venga ostacolato dalle forze militari israeliane e che garantisca alla popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza il necessario cibo, acqua, medicine e la protezione delle Nazioni Unite per l'intera popolazione palestinese».
Al concludersi della manifestazione una richiesta ben precisa: l'invio da parte di tutte le persone che vogliano abbracciare l'iniziativa di una e-mail ai 40 parlamentari eletti in Puglia, per esprimere il loro dissenso rispetto all'astensione espressa dal Governo Italiano alla Risoluzione Onu, chiedendo sostegno umanitario alla popolazione nella Striscia di Gaza.
Il corteo è partito alle 19.30 da Piazza Diaz, nei pressi della stazione di Bisceglie per terminare in piazza Vittorio Emanuele II (lato Palazzuolo), dopo aver attraversato via Aldo Moro.
Ciò che si chiede è l'approvazione di uno specifico Ordine del giorno in sede di Consiglio Comunale con cui anche gli amministratori locali possano chiedere il cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi senza condizioni.
«Quanto sta accadendo a Gaza è qualcosa che avremmo sperato non accadesse mai più. È assurdo pensare che nel 2023 la guerra possa essere ancora considerata l'opzione migliore per risolvere i conflitti. Si tratta di un conflitto, che ormai si trascina da anni, di cui la popolazione civile continua a pagare la spesa più alta. Se ci pensate, in questi giorni, a Gaza scorre più sangue di vittime innocenti che acqua. Questi sono gli effetti della guerra. Non possiamo restare indifferenti davanti a questa barbarie» le parole del sindaco Angelantonio Angarano.
«Stasera abbiamo camminato per il centro della nostra città in segno di vicinanza verso le tante vittime innocenti in Palestina e Israele e per esprimere il nostro dissenso verso le azioni portate avanti dai nostri rappresentanti istituzionali, che troppo poco stanno facendo per fermare l'escalation di violenza e la catastrofe umanitaria a cui stiamo assistendo» hanno spiegato alcune delle persone che hanno organizzato la manifestazione.
«Chiediamo che vengano avviate delle indagini indipendenti e trasparenti per accertare i crimini di guerra che impediscono l'operato del personale sanitario. Assoluta priorità per l'immediato cessate il fuoco e per un tempestivo sostegno umanitario, che non venga ostacolato dalle forze militari israeliane e che garantisca alla popolazione civile palestinese nella Striscia di Gaza il necessario cibo, acqua, medicine e la protezione delle Nazioni Unite per l'intera popolazione palestinese».
Al concludersi della manifestazione una richiesta ben precisa: l'invio da parte di tutte le persone che vogliano abbracciare l'iniziativa di una e-mail ai 40 parlamentari eletti in Puglia, per esprimere il loro dissenso rispetto all'astensione espressa dal Governo Italiano alla Risoluzione Onu, chiedendo sostegno umanitario alla popolazione nella Striscia di Gaza.